tag:blogger.com,1999:blog-72750388946070560962024-02-07T11:40:14.437+01:00a sinistraTENTATIVO DI UN PUNTO DI INCONTRO PER UNA RICOSTRUZIONE POLITICA E CULTURALE DELLA SINISTRAlorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.comBlogger763125tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-3118166946706589352016-03-08T23:51:00.000+01:002016-03-08T23:51:48.036+01:008 MARZO ricordando Inessa Armand<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9Ax8tHHyZBjQBfPBpx3M7Wu5pFcErRPPsHNOnfiPPmZYkBpBI1gkUGe60djp6nm5nVTbzLiVWjGJXNpIXkfSKqZ5cdmhWtyUeLVHmqEhJj_0as0bFqUx1kuLXZucx-U9mCisghOEhy98/s1600/Inessa_Armand.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig9Ax8tHHyZBjQBfPBpx3M7Wu5pFcErRPPsHNOnfiPPmZYkBpBI1gkUGe60djp6nm5nVTbzLiVWjGJXNpIXkfSKqZ5cdmhWtyUeLVHmqEhJj_0as0bFqUx1kuLXZucx-U9mCisghOEhy98/s320/Inessa_Armand.jpg" width="227" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sono molte le donne che possono incarnare lo spirito dell'8 marzo nel suo reale significato di giornata di lotta per l'emancipazione e rivendicazione di diritti delle donne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Camilla Ravera, Rosa Luxemburg, Malala Yousufzai, le partigiane di Kobane o le nostre Partigiane durante la Resistenza. Ricordarle tutte sarebbe impossibile e inevitabile sarebbe il torto di ometterne qualcuna.</div>
<div style="text-align: justify;">
Solo per condividere una conoscenza, quindi, voglio soffermarmi sulla figura di Inessa Armand. Sconosciuta ai più, ma donna emblematica di una volontà emancipativa e protagonista in quei momenti in cui il mondo subisce profondi cambiamenti destinati a modificare i rapporti politici, sociali e relazionali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con questa premessa il mio pensiero questo 8 marzo va a Inessa Armand.</div>
<i>Loris</i><br />
<i><br /></i>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Inessa_Armand" target="_blank">INESSA ARMAND-(Wikipedia)</a></b></span></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-63607975425146974442016-02-24T21:53:00.000+01:002016-02-24T21:53:59.057+01:0017 Aprile vota SI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i.giphy.com/3o6gb7l8rMiMumTZpm.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i.giphy.com/3o6gb7l8rMiMumTZpm.gif" height="320" width="314" /></a></div>
<br />lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-29040511190153660592015-08-12T08:00:00.001+02:002015-08-12T08:00:00.325+02:00a sinistra: e poi venne il silenzio - Sant'Anna di Stazzema 12...<a href="http://a-sinistra.blogspot.com/2013/08/e-poi-venne-il-silenzio-santanna-di_12.html?spref=bl">a sinistra: e poi venne il silenzio - Sant'Anna di Stazzema 12...</a>: L 'eccidio di S.Anna di Stazzema fu un crimine di guerra commesso dai soldati tedeschi della 16esima SS Panzergrenadier Divis...lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-65630245700954767062015-06-25T12:07:00.000+02:002015-06-25T12:07:32.984+02:00La nostra storia – 30 giugno 1960 - L'appello<a href="https://atsinistra.files.wordpress.com/2014/01/8f60c-30giugnosei.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img src="https://atsinistra.files.wordpress.com/2014/01/8f60c-30giugnosei.jpg?w=479" /></a><br />
<br /><br /><br /><br />Venerdì 24 giugno 1960<br /><br />L’APPELLO<br />DEL CONSIGLIO FEDERATIVO<br />DELLA RESISTENZA<br /><br /> <br /><br />Il Consiglio Federativo Ligure della Resistenza si è in questi giorni riunito più volte per considerare gli sviluppi della situazione in rapporto al deprecato progetto del MSI di tenere a Genova il prossimo congresso nazionale.<br /><br />Il Consiglio federativo della Resistenza ha preso atto delle unanimi reazioni della cittadinanza; essa non può infatti dimenticare tutte le distruzioni ed i lutti che furono conseguenza della nefasta politica fascista di cui il MSI raccoglie, vantandosene, l’eredità.<br /><br />In particolare si compiace della ferma posizione assunta dal Consiglio provinciale di Genova, dalle organizzazioni sindacali delle diverse tendenze, dai vecchi dirigenti del CLN, dagli ambienti giovanili e dai circoli intellettuali, che sono tutti un fervore di iniziative per riaffermare l’anima antifascista di Genova.<br /><br />Tale stato d’animo è stato riconfermato al suo più alto grado nelle numerose riunioni di ex partigiani di tutte le fedi politiche e dalla parola fervida di esponenti e associati delle diverse organizzazioni di ex combattenti della libertà, dall’ANPI alla FIVL e alla FIAP.<br /><br />Messaggi da ogni parte d’Italia, giunti al Consiglio Federatìvo Ligure della Resistenza attestano che il progettato raduno dei neo-fascisti a Genova non è soltanto un motivo di turbamento della opinione pubblica locale, ma di tutti gli ambienti nazionali per i quali i principi della Costituzione repubblicana non sonoparole vane, ma imperativi inderogabili all’azione. Basta in proposito citare il nobile messaggio che, fedele al suo passato di membro del CLNAI, è stato inviato ai dirigenti della Resistenza genovese dal Senatore Giorgio Bo.<br /><br />Sono parole alte e responsabili che significano come le file della democrazia italiana si stanno oggi rinsaldando come nei giorni più duri della lotta di Liberazione.<br /><br />E questo ripetono con vari accenti ma con eguale spirito i molti messaggi delle città decorate al valormilitare, del Comitato “Cuneo brucia ancora”, nonché di coloro che come il parroco del montano paesello ligure di<br />Barbagelata hanno vissuto le giornate tragiche dei rastrellamenti delle SS naziste e dei loro complici italiani in camicia nera.<br /><br />Stupisce pertanto come, di fronte a questa unanime mobilitazione degli spiriti, le Autorità non ricorrano al solo provvedimento che in simile caso parrebbe logico, quello cioè di contenere le velleità degli squallidi continuatori delle gesta del nazifascismo, e si accaniscono invece contro coloro che, non tradendo i valori della Resistenza, si dimostrano i più fedeli cittadini dello Stato. Sequestri di manifesti, divieti di manifestazioni, protestando la necessità dell’osservanza di norme mai prima di oggi applicate, dicono di una singolare incomprensione da parte di chi è preposto alla tutela dell’ordine pubblico, dello stato d’animo e dei diritti stessi di una popolazione, che non può tradire se stessa e venire meno ad una secolare tradizione di libertà.<br /><br />Constatando questi fatti, il Consiglio federativo ligure della Resistenza richiama ancora una volta chi di dovere a considerare la situazione nella sua concreta realtà, ricordando che con la forza non si può contenere la cosciente espressione dello spirito di democrazia e di libertà, il solo in grado di assicurare ai popoli il loro pacifico divenire.<br /><br />fonte “Le giornate di Genova” di Anton Gaetano Parodilorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-70951477923163985632015-05-29T16:14:00.000+02:002015-05-30T16:50:12.033+02:0031 maggio in Liguria vai a votare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW4Cb31d36VEnS5LoqoLGLz4Q4VSJMI6eBrwJzI7wLZt-gDxcz_AOeIP4Vdf4NEhQW2uDFQjMoANbsxOOh7R9FbQ8w7Uqfs3q-qIgT6gSDqfoR8p5V5PWeNYqAdhut_dE0dwUSMUWjopqX/s1600/enrico-loris.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW4Cb31d36VEnS5LoqoLGLz4Q4VSJMI6eBrwJzI7wLZt-gDxcz_AOeIP4Vdf4NEhQW2uDFQjMoANbsxOOh7R9FbQ8w7Uqfs3q-qIgT6gSDqfoR8p5V5PWeNYqAdhut_dE0dwUSMUWjopqX/s200/enrico-loris.png" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">…Avere oggi la volontà di fare politica riscoprendo il senso
etico di tale azione non è una cosa scontata. Riscoprire i concetti di Comunità
e intercettare quelli che sono i bisogni collettivi per migliorare le
condizioni di vita e dello stare insieme, ritengo sia quanto il singolo dovrebbe
richiedere alla politica e a quanti partecipano alla pubblica amministrazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Con queste premesse in questa campagna elettorale per l’elezione
del Governatore e del nuovo Consiglio Regionale Ligure ho sostenuto la
candidatura come consigliere di <b><span style="color: orange;">ENRICO PIGNONE</span></b> nella lista di <span style="color: orange;">rete a sinistra</span> e
a sostegno di LUCA PASTORINO Governatore.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il 31 maggio pertanto voterò e invito a votare </span><b style="font-size: x-large;"><span style="color: orange;">ENRICO
PIGNONE</span></b><span style="font-size: large;"> con la modalità descritta nel fac-simile allegato.</span></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Loris</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio-M0i5dSMllnTXb1wpRKwwhN7s_0kHFNBqNklGPrBYAKxQSUOKUW98I6dcH0huBtKKz2fBjEBUT-MvNWx0MgL0rpLozmvjWQzSvqJSjsZcB0nyv6efWAr3EB3nSIcYUEFv7aA3fzMOfhk/s1600/scheda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio-M0i5dSMllnTXb1wpRKwwhN7s_0kHFNBqNklGPrBYAKxQSUOKUW98I6dcH0huBtKKz2fBjEBUT-MvNWx0MgL0rpLozmvjWQzSvqJSjsZcB0nyv6efWAr3EB3nSIcYUEFv7aA3fzMOfhk/s400/scheda.jpg" width="400" /></a></div>
<o:p></o:p>lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-2534061495099912015-05-24T01:22:00.000+02:002015-05-24T01:23:18.693+02:00APPELLO - i “giovani” della FGCI genovese anni ’70, ma non solo.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUgJ99SUy8r1AOuqbt7EthnmN9EioUB0rqYM0Hc8BtSz3mzZ8Q2eaasRNW6mQwBs6W4fwjzY4tbQ76V8iOG4RRIQUlrA4rL3AdZRx-5OHBk37U1XXO01anSkVnZWOSTmP35RcnUZbBGSdx/s1600/fgci4.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUgJ99SUy8r1AOuqbt7EthnmN9EioUB0rqYM0Hc8BtSz3mzZ8Q2eaasRNW6mQwBs6W4fwjzY4tbQ76V8iOG4RRIQUlrA4rL3AdZRx-5OHBk37U1XXO01anSkVnZWOSTmP35RcnUZbBGSdx/s320/fgci4.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo appello è di un gruppo di persone che è stata iscritta alla FGCI ed è rivolto a chi è stato iscritto alla FGCI, Federazione Giovanile Comunista Italiana, negli anni ’70, persone che oggi hanno 50-60 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo a loro, però: alle loro figlie e figli e ai tanti che sono cresciuti in una cultura politica, quella della tradizione comunista e democratica italiana.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono alcuni i valori che, propri di quel mondo, sono ancora fondanti una visione del far politica: la solidarietà, l’attenzione ai problemi delle persone più sfruttate e svantaggiate, la tensione ideale che guarda ad un mondo più giusto e a lottare per ottenerlo, l’internazionalismo, l’antifascismo, il rispetto della Costituzione nata dalla Resistenza, della Repubblica e delle sue Istituzioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi sono i valori che a vent’anni hanno caratterizzato l’agire dei firmatari e che, con modi e coinvolgimenti differenti, hanno caratterizzato il loro agire sino ad oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C’è un elemento di unità significativo in questi percorsi differenti, quello di considerare la politica con uno spirito di servizio per la collettività, senza tornaconti e arricchimenti personali, un modo per interrogare e cambiare sé stessi e il mondo attorno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pensiamo che oggi il mondo lo si debba cambiare partendo da valori quali il rispetto del territorio, la tutela dei beni comuni e dei servizi essenziali che devono essere e rimanere pubblici, la difesa del pluralismo e l’ampliamento della democrazia partecipativa. Valori propri della sinistra e ripresi fortemente dai movimenti giovanili e no global contemporanei.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo coscienti che le grandi trasformazioni hanno tempi lunghi e che richiedono movimenti e coinvolgimenti ampi, ma pensiamo anche che il nostro vivere quotidiano e la quotidiana amministrazione pubblica, espressa nei suoi livelli istituzionali debba cambiare profondamente, riportando i cittadini al centro del discorso amministrativo e politico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco perché ci sentiamo coinvolti e ci sentiamo “partigiani” di fronte all’imminente scadenza elettorale per l’elezione del Presidente della Regione Liguria.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro coinvolgimento, che non può che essere anche nell’espressione di voto e nel contributo alle discussioni ed elaborazioni di linee di buona politica, si indirizzerà a sostenere Luca Pastorino e le liste a lui collegate che attualizzano e rendono contemporanei quei valori che negli anni ’70 condividemmo e che ancora oggi sono fondamentali per lasciare ai nostri figli un mondo più giusto, equo e solidale di quello che si sta delineando e che si prova a imporre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Primi firmatari</div>
<div style="text-align: justify;">
Nello Agosta, Pietro Alfano, Liviana Benedetti, Patrizia Bigatti, Massimo Bisca, Mariuccia Cadenasso, Angelo Casali, Marzia Chiantore, Paolo Cortigiani, Pasquale Costa, Danilo Costanzo, Gian Paolo Di Salvo, Giuseppe Fragalà, Monica Gatti, Adriana Gazzola, Agostino Gianelli, Roberto Grassi, Mara Lai, Nello Locci, Gianluca Lombardi, Edmea Mariotti, Paola Marsullo, Giovanni Massone, Fulvio Moscatelli, Iole Murruni, Massimo Orsi, Lucio Ottino, Alberto Panetta, Domenico Parisi, Bice Parodi, G.B. Pastorino, Sandro Pederzolli, Enrico Pedrazzi, Ernesto Podeschi, Benedetto Portale, Maurizio Pozzobon, Paola Repetto, Wilma Ricci, Patrizia Salvan, Patrizia Salvatori, Roberto Tafuro, Vittoria Traverso, Daniele Turatti, Carlo Viano, Loris Viari, Rita Zuccolini<br />
<br />
L'appello si firma a questo link : <a href="http://buonacausa.org/cause/appello-figiciotti-genovesi" target="_blank">APPELLO</a></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-65323722836409621702015-05-22T01:27:00.000+02:002015-05-22T01:27:19.642+02:00Elezioni regionali liguri e compagni in direzione ostinata e contraria<br /><br /><div style="text-align: justify;">
<i>...Da un pò di tempo il blog segna il passo. Non mancano sicuramente gli elementi su cui intervenire, anzi, forse è il sovrannumero di avvenimenti e di evoluzioni politiche che creano problemi sulla riflessione. Dal Jobs-act all'Italicum, dalla "buona scuola" ai rimborsi ai pensionati, dalle primarie agli impresentabili. E' la politica renziana della "velocità" che sembrerebbe dettare l'agenda, quasi non si volesse dar modo alle persone dei cambiamenti sostanziali che ci vengono imposti.</i></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Mi soffermerò pertanto, sulle cose che sono a me più vicine, con sentimento di partigianeria, per non lasciare adito ad equivoci e con l'intento di riattivare pure attraverso il blog la "missione" del blog stesso, ovvero il tentativo di ricostruzione di uno spazio a sinistra.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Inizio con una lettera aperta di una coppia di compagni con i quali in epoca giovanile condivisi parte del mio percorso politico e che a circa quarant’anni di distanza ci ritroviamo a condividere una ipotesi di futuro politico a sinistra</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Loris</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGlJ_6g01U2SlUBGLvb5b4IjWVOx2V1MymqLFiSgAonIJddGKQl_yBdt6yfxDogOzhRfSEJjSB2J8vzVZsCbHv_GC0-rOkk2GLQx1Qotc-FNYe4uCStqvbdRnWCvX1nS9uUB706lMmCjLR/s1600/Immagine2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGlJ_6g01U2SlUBGLvb5b4IjWVOx2V1MymqLFiSgAonIJddGKQl_yBdt6yfxDogOzhRfSEJjSB2J8vzVZsCbHv_GC0-rOkk2GLQx1Qotc-FNYe4uCStqvbdRnWCvX1nS9uUB706lMmCjLR/s200/Immagine2.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
</i><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">S</span></b>ono un semplice elettore di sinistra, non sono un personaggio di rilievo, ma vista la discussione in atto nella sinistra chiedo un po’ di spazio in considerazione del fatto che noi elettori diventiamo importanti e contesi solo al momento del voto. Vorrei allora poter esprimere la mia modesta opinione se me lo consentite.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Nel P.D. Ligure volano gli stracci e la colpa di chi è? Di chi dissente, di chi non nasconde la testa sotto la sabbia? Di chi non si vuole turare il naso?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anch’io, come Gambolato e Macaluso, ero migliorista ma non sono mai stato iscritto né ai D.S. né al P.D.. Avevo pensato di aderire al P.D. ma quando Rutelli, opponendosi alla richiesta di D’Alema di far aderire il Partito al gruppo del P.S. Europeo, ha liquidato l’ipotesi con uno sferzante:” non voglio morire socialista” ho pensato bene di lasciar perdere. Io non sarei morto Democristiano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non venite a dirmi che mi sbagliavo perché il P.D. è altra cosa!</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Parole come “tradimento”, “cosa incredibile” e frasi del tipo “ votando Pastorino si aiuta Toti” o peggio “per votare Pastorino tanto vale votare Toti” segnano un livello del dibattito politico sceso a livelli infimi, a proposito, mai raggiunto nella D.C..</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’unica frase che mi sento di condividere è: “si usano le elezioni regionali sulla testa dei Liguri”. La condivido perché è vera, vera non per Pastorino, ma per tutti coloro che usano le elezioni per propri scopi di potere e non per tutelare gli interessi dei cittadini dei quali, appunto, ci si ricorda solo al momento delle campagne elettorali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda poi il “salvarsi la coscienza” mi fa piacere che qualcuno si ricordi di avere una coscienza, ma mi preferirei che avessero anche un po’ di memoria. Soprattutto coloro che un attimo prima erano Bersaniani e subito dopo sono diventati Renziani. I malevoli potrebbero interpretare questo come trasformismo, ma io, riconoscendo la folgorazione sulla via di Damasco, voglio credere all’adesione ad un progetto di tipo riformista.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei solo capire di quale progetto si sta parlando e, soprattutto, di quale riformismo: quello dell’Italia che cambia verso? Ecco il verso che ha preso proprio non mi piace! E’ una direzione contraria a quella nella quale ho sempre creduto e per la quale ho lottato. I più ( mi sembrano un po’ meno) la sembrano condividere, io no! Sbaglierò, mi è già successo, ma voterò Pastorino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non ritengo che se la sig.ra Paita ed il P.D. dovessero perdere la responsabilità debba essere scaricata su quanti la pensano come me. Forse farebbero meglio ad interrogarsi sulle proprie responsabilità, ai tanti errori commessi, al livello di dibattito e di democrazia del P.D. – di cui il “modello” di primarie è figlio – al tipo di democrazia che si sta per dare al Paese, dove i corpi sociali (tranne Confindustria) sono ignorati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b><div style="text-align: justify;">
<b>Cari compagni io non sono un traditore piuttosto mi sento un tradito!</b></div>
</b><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Silvio Fassone</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S. Questa lettera è sottoscritta anche da mia moglie che pur essendo stata iscritta al PCI-PDS-DS e fino al 2009 al PD, ne condivide i contenuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Laura Ceravolo</div>
</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-15716262754610543312015-03-28T22:53:00.001+01:002015-03-28T22:53:52.224+01:00Non siamo nel 1956, ma soprattutto il segretario non è Togliatti.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgzOnNlY5dhD3NJiC1O5T1ubb0SJ3I5_kGflpefbd0DQ0f5e_p-xyBy_o6SfNbXwaZMLfuKNks2y1GJCAtwKtGnGdABMcAldtpx-2tAn3K5xkN_N-ul4OdHp7kdkuumoQVeeDos1EB7eTX/s1600/Palmiro_Togliatti_Official.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgzOnNlY5dhD3NJiC1O5T1ubb0SJ3I5_kGflpefbd0DQ0f5e_p-xyBy_o6SfNbXwaZMLfuKNks2y1GJCAtwKtGnGdABMcAldtpx-2tAn3K5xkN_N-ul4OdHp7kdkuumoQVeeDos1EB7eTX/s1600/Palmiro_Togliatti_Official.jpg" height="200" width="152" /></a></div>
<br /><div style="text-align: justify;">
...è stato con un certo stupore che ho appreso a mezzo stampa <a href="http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/03/25/news/la_diffida_del_pd_sanzioni_per_gli_iscritti_che_non_sostengono_la_candidata_ufficiale_-110472697/" target="_blank">dell’anatema</a> lanciato dal presidente della commissione di garanzia del PD nei confronti degli iscritti che non appoggiano la candidatura di Raffaella Paita o “ancor peggio” sono intenzionati ad appoggiare candidati alternativi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da non iscritto la cosa potrebbe anche non interessarmi, ma un’osservazione, da vecchio militante del PCI non posso esimermi dal farla: in un partito “leggero”, dove le diverse anime dovrebbero poter coesistere, richiamarsi a un “centralismo democratico bulgaro” non rappresenta forse una contraddizione, nonché un fallimento di una politica che nella regia delle correnti o zefiri ne esalta la modernità e l’adeguatezza nei tempi?</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei ricordare a codesti notabili piddini, che non siamo nel 1956, ma soprattutto che il segretario non è Togliatti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da non iscritto del PD, ma come votante nelle primarie e quindi iscritto al registro dei votanti alle primarie del centro-sinistra, considerando che il presidente del comitato di garanzia, in questo ruolo mi coinvolge al pari di un iscritto, qualche osservazione mi permetto e anche se non fosse concesso la faccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come vi siete permessi di accumunare il mio voto dando pari dignità al voto di esponenti della destra, estranei non solo alla cultura di sinistra, ma anche del centro-sinistra?</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non cacciate con infamia chi ha permesso questo tipo di commistione, che non è evidentemente solo un incidente ligure, avendo partecipato e vinto alle <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/23/agrigento-alle-primarie-bipartisan-candidato-forza-italia-straccia-pd/1529720/" target="_blank">primarie di Agrigento</a> un esponente di Forza Italia allievo politico di Dell’Utri?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non voglio entrare nel merito delle polemiche in cui in 13 seggi per irregolarità è stato annullato il voto delle primarie in Liguria, perché il problema non risiede nella conta degli abusi consumati nel corso delle primarie, ma nella più evidente indecente disinvoltura con cui il PD ritiene di doversi rivolgere al proprio elettorato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se nella nostra Carta Costituzionale « Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato » (art 67) al fine di garantire la libertà di espressione ai parlamentari, ancor di più la libertà di espressione va garantita all’elettore iscritto o no a un partito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rigetto pertanto ogni tipo di anatema, invitando a rifiutare sciocchi e arroganti ricatti al fine di garantire chi ha deciso di rinnegare, pur nelle diversità, una storia comune che proviene da lontano e che un qualsiasi “presidente di commissione di garanzia” del PD non potrà cancellare con la caccia alle streghe e conseguenti roghi.<br />Loris<br /></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-67217377850754304382014-12-28T00:12:00.001+01:002014-12-28T01:01:11.272+01:00“Voi ci uccidete, ma noi non morremo mai” urlò Gelindo di fronte al plotone d’esecuzione…<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOSYHlR_tvE24yAAkj6v1-klbJCE-hNM-MpqxDoqNKHdrUfgIEk5C5l7cBhmY_cwWXbp9YKqYYg0_ebDcM4mHZhAcUzVCHS6XP-DBphKPkqPMfpQ03zdqsplYhdNMkXCuvHeKf3YdFC8Gj/s1600/sette+fratellicervi.jpg"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOSYHlR_tvE24yAAkj6v1-klbJCE-hNM-MpqxDoqNKHdrUfgIEk5C5l7cBhmY_cwWXbp9YKqYYg0_ebDcM4mHZhAcUzVCHS6XP-DBphKPkqPMfpQ03zdqsplYhdNMkXCuvHeKf3YdFC8Gj/s1600/sette+fratellicervi.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<b><i>“Avevo 4 mucche, e adesso sono 54 capi di bestiame, con la produzione del grano che è salita a 5 volte quella del ’35. Eravamo mezzadri, pieni di debiti, e adesso abbiamo ancora debiti da scontare per 30 anni, ma il fondo è dei nipoti e delle nuore (…) in più abbiamo dato sette vite alla Patria. Se c’è bisogno di dare ancora la vita, i Cervi sono pronti, e qualcuno pure sopravviverà, e rimetterà tutto in piedi, meglio di prima. Ecco perché non ci fermeranno più” (Alcide Cervi)</i></b><br />
<br />
Il 28 Dicembre 1943 al poligono di tiro di Reggio Emilia venivano fucilati i sette fratelli Cervi per rappresaglia.<br />
Il significato nella storia del nostro Paese di questo ulteriore crimine fascista, assume un valore particolare per ciò che la famiglia Cervi rappresentava nella realtà contadina Emiliana e di fatto in quella di tutto un paese ancora legato a quel tipo di cultura.<br />
Passarono dalla mezzadria ad essere affittuari e quindi liberi di decidere cosa e come coltivare la terra, rimanendo comunque sempre legati a quel sistema contadino della cooperazione e delle leghe contadine in quanto solo “assieme” era possibile emancipare se stessi emancipando anche gli altri. Cultura del Lavoro che inesorabilmente si accompagnava alla cultura socialista, la dove il Lavoro significava emancipazione.<br />
Paradigmatico è l’episodio Di Aldo Cervi che sul trattore acquistato per modernizzare il lavoro nei campi porta il mappamondo, a significare che serve guardare fuori del proprio campo per poter migliorare le condizioni di lavoro e di vita.<br />
La scelta antifascista è quindi naturale, intrinseca nella storia della famiglia stessa. Alla caduta del fascismo il 25 luglio i Cervi distribuiscono pasta in piazza per festeggiare e, dopo l’8 settembre, la cascina Cervi diventerà rifugio per sbandati, partigiani e prigionieri sfuggiti ai nazifascisti.<br />
Verso la fine di novembre un rastrellamento, probabilmente una delazione, i sette fratelli e Alcide Cervi vengono catturati insieme a dei fuggiaschi russi e ad altri antifascisti.<br />
Torturati e separati dal padre saranno uccisi la mattina del 28 dicembre.<br />
<br />
<b><i> “Abbiamo dato asilo ai perseguitati, da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, abbiamo conservato i figli alle madri, gli uomini alle spose. Abbiamo predicato la giustizia contro i prepotenti fascisti e ladri, contro i ricchi carnivori di fatica e di sangue” (Alcide Cervi)</i></b><br />
<div>
<b><i><br /></i></b></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/Mvtbz9_srG8?rel=0" width="420"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro</span></div>
<div style="text-align: justify;">
...e quel concetto di Lavoro, molto chiaro alla famiglia Cervi ancor prima che fosse sancito sulla nostra Costituzione, non può essere disatteso da nessun governo.<br />
<br />
Loris<br />
<br />
Link utili :<a href="http://www.instoria.it/home/i_miei_sette_figli.htm" target="_blank"> i miei sette figli</a></div>
<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F3.bp.blogspot.com%2F-oacO7RXAa9c%2FUrtjsJNg2lI%2FAAAAAAAAH7Q%2FLhZfWIdMtzk%2Fs1600%2Fsette%252Bfratellicervi.jpg&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOSYHlR_tvE24yAAkj6v1-klbJCE-hNM-MpqxDoqNKHdrUfgIEk5C5l7cBhmY_cwWXbp9YKqYYg0_ebDcM4mHZhAcUzVCHS6XP-DBphKPkqPMfpQ03zdqsplYhdNMkXCuvHeKf3YdFC8Gj/s1600/sette+fratellicervi.jpg" -->lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-32144478531751401792014-12-25T00:14:00.000+01:002014-12-25T01:58:52.767+01:00Auguri Antifascisti<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKzTI-a6i9v-VN8Ksq8kSaj7q4Cnvsii3J7x9R2k8QINwJPwq13np2Ptx2qjRD9WPt5B6palzR5saMkGwRaBFmJOcBZoG4O0oebCGap8aoFTSHsPpSY3A-YFxZbizI1WW2-ECuxj-2KnR/s1600/Allegato6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKzTI-a6i9v-VN8Ksq8kSaj7q4Cnvsii3J7x9R2k8QINwJPwq13np2Ptx2qjRD9WPt5B6palzR5saMkGwRaBFmJOcBZoG4O0oebCGap8aoFTSHsPpSY3A-YFxZbizI1WW2-ECuxj-2KnR/s1600/Allegato6.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
…All’uscita della messa di Natale del 1943 , in frazione
Curenna, sui monti a ridosso tra Albenga e Imperia un gruppo di Partigiani guidati
dal Comandante Felice Cascione salutarono i contadini e montanari che si erano
recati alla funzione, intonando per la prima volta un canto che raccontava la
vita dei Partigiani, le loro aspirazioni, le loro emozioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quell’inusuale canto di Natale era stato scritto dal comandante Cascione (Megu) stesso, sulle note di un celebre canto
russo. </div>
<div>
Cascione sarebbe caduto sotto il fuoco fascista poche settimane più tardi, ma
quella canzone di fatto rappresentò un testamento politico del movimento
Partigiano.<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h4 style="text-align: center;">
« Fischia il vento e infuria la bufera<br />scarpe rotte e pur bisogna andar<br />a conquistare la rossa primavera<br />dove sorge il sol dell'avvenir »</h4>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/rqOG4gkgaiw?rel=0" width="420"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Auguri a tutti gli antifascisti, auguri a tutti coloro che oggi continuano a difendere quei "diritti" che il sacrificio di Cascione e di tanti altri giovani come Lui ci hanno lasciato in custodia affinchè li possiamo a nostra volta trasmettere alle generazioni future. Custodiamo, rispettiamo e salvaguardiamo la Nostra Costituzione<br />
<br />
Loris<br />
<br />
Se ne parla anche : <a href="https://atsinistra.wordpress.com/2014/07/21/fischia-il-vento-felice-cascione-e-il-canto-dei-ribelli/" target="_blank">fischia il vento - felice cascione e il canto dei ribelli </a></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-31780829832254821392014-11-16T00:52:00.000+01:002014-11-16T00:52:46.729+01:00Alluvioni e politica : da dove si riparte?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIUaX1eVYg1l1ruYUcfw4PydvvSFqvsGEpJJQzxc5ce9ntj1UI0QrvexXfEWb4uhr9SYP0liTy3L51hI6XDha_rWoLCJR-0YJCPRgY9Anm4zGaZKOf2dl0ZkswHwDpTw56qK6F7VaQurK/s1600/Alluvione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNIUaX1eVYg1l1ruYUcfw4PydvvSFqvsGEpJJQzxc5ce9ntj1UI0QrvexXfEWb4uhr9SYP0liTy3L51hI6XDha_rWoLCJR-0YJCPRgY9Anm4zGaZKOf2dl0ZkswHwDpTw56qK6F7VaQurK/s1600/Alluvione.jpg" height="112" width="200" /></a></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Gli
eventi di ieri in Liguria credo che impongano più di una
riflessione. Mai, credo, ci siamo sentiti così fragili e rassegnati
all'evolversi dei capricci degli Dei falsi e bugiardi.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
A
sera resta la lettura del bollettino di guerra che parla di un morto,
di sfollati, di famiglie isolate di miriadi di smottamenti e frane,
nonché della paura che resta nei confronti di rivi e torrenti dal
comportamento imprevedibile.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Se
la pioggia c'é sempre stata nella storia dell'umanità, compresi gli
eventi alluvionali, è anche vero che l'uomo ha imparato la
convivenza con questi eventi curando argini e rispettando le aree in
cui le acque sfogavano la loro irruenza.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />Da
un po troppi anni in virtù di una cultura “sviluppista” si è
preteso di costruire in modo indiscriminato su un territorio
sicuramente difficile come quello Ligure, tombando, deviando ma
soprattutto impermeabilizzando con colate di cemento praticamente
pressoché tutto il territorio regionale.<br />L'effetto di questa
politica sono che in presenza di eventi a volte eccezionali, ma in
virtù anche delle evidenti mutazioni climatiche, sempre più
frequenti, il territorio Ligure reagisce con immancabili disastri con
conseguente conta dei danni e purtroppo anche di vite umane.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />E'
evidente che questo sistema non regge più.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
La
risposta viene affidata alla politica, perché è la politica che
determina come rapportarsi col territorio: se spremerlo come un
limone sino alle estreme conseguenze o se, considerando che è un
bene comune, risanarlo e utilizzarlo rispettosi delle sue dinamiche e
delle sue esigenze.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
La
politica delle “Grandi opere” e della cementificazione selvaggia ha miseramente fallito e
sicuramente serve un cambio di passo, una inversione di tendenza se
l'obbiettivo è quello di restituire alle generazioni future un
territorio in cui vivere, crescere, studiare e lavorare in sicurezza.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Nei
giorni scorsi la novità che si è presentata nel quadro politico
ligure è la candidatura di Sergio Cofferati. Novità in quanto dalle
sue dichiarazioni la Liguria è in una situazione emergenziale a cui
vanno date risposte che chi ha governato sino ad ora è
impossibilitato a dare, risposte che ci riportino a “sicurezze”
che oggi non ci sono evidentemente più.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Non
essendo contenute all'interno di un “programma politico” le
considerazioni di Cofferati restano sul piano delle enunciazioni che,
per quanto significative, restano al momento attuale prive dei
contenuti specifici sui quali confrontarsi, sui quali dissentire o
condividere.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Penso
che oggi esprimerci nei confronti di questa candidatura in termini di
tifoseria, favorevoli o contrari, sarebbe un cattivo servizio al
territorio al quale teniamo e a cui vorremmo dare un futuro diverso
dal presente attuale, e, credo che ad oggi, la candidatura Cofferati
possa rappresentare una risorsa nel momento in cui dipanati i
contenuti, la visione futura possa indirizzarsi al riassetto
idrogeologico, la messa in sicurezza e il rilancio del lavoro su
tutto il territorio Ligure. Un patto sul territorio.</div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Questi
sono gli elementi su cui oggi abbiamo il potere di ragionare e che
come “Sinistra” dobbiamo avere il coraggio di affrontare
“laicamente” senza preconcetti e senza interessate
accondiscendenze.<br />Loris</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-87069117363761923132014-10-17T01:12:00.000+02:002014-10-17T01:12:18.577+02:00Quegli schizzi di fango...dettati dal partito del cemento<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ad oggi non esiste nessuna candidatura Sansa per le Regionali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sicuramente il gerundio presente (Burlando) in maniera preventiva cerca di spianare il campo spruzzando fango a possibili concorrenti alla candidata Raffaella Paita designata alla successione dell'attuale governatore.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'ignobile attacco all'ex sindaco di Genova Adriano Sansa, addossandogli responsabilità sulla mancata realizzazione dello scolmatore del Fareggiano e conseguentemente la responsabilità delle vittime causate dalla sua esondazione è la coda di paglia di chi ha governato una regione cementificando selvaggiamente prediligendo le "grandi opere" a discapito delle tante "piccole opere" atte a risanare il territorio e a mettere in sicurezza rivi e torrenti in modo sistematico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non a caso l'amministrazione Sansa è ricordata come una esperienza non piegata ai "poteri forti" e ai condizionamenti di quello che allora era il precursore del PD, ne a quelle di autentici venti di cementificazioni di quando soffia il "Maestrale" , intesa come quella fondazione alla quale partecipano sia Burlando che Scajola. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sull'eventualità poi di una eventuale candidatura di Ferruccio Sansa penso sarebbe una ventata di novità ma con radici profonde non intaccabile dagli schizzi di fango da qualunque parte provengano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/alluvione-genova-ferruccio-sansa-candidato-claudio-burlando-vs-adriano-sansa-1996346/" target="_blank">vai al link</a></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/alluvione-genova-ferruccio-sansa-candidato-claudio-burlando-vs-adriano-sansa-1996346/" target="_blank"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWExgMz6RHsijQgUfM_RyoEkrET2eN6I54bxLQP3bmGMEPGJWuR3FNZV18_8DE_6hCFLLVvB9Ds-twPDGVSA0TtdOoz2ioCHaFAluCqU-pazuE7xUJuwpMfGRq3IiAJEb2m3syGFllbGJn/s1600/senza+titolo2.png" /></a></div>
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<br />
<div align="JUSTIFY">
<a href="https://atsinistra.files.wordpress.com/2014/07/fischia-il-vento.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="FISCHIA IL VENTO:layout" class="alignleft wp-image-1666" src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/07/fischia-il-vento.jpg" height="377" width="256" /></a>… Un sapiente doppio binario viene percorso, da Donatella Alfonso nel suo libro “FISCHIA IL VENTO – Felice Cascione e il canto dei Ribelli” : uno che percorre la parte aneddottica legata al canto Partigiano l'altro legato all'autore di quelle parole “Felice Cascione” prima figlio, poi studente, sportivo, medico e comandante Partigiano.</div>
<div align="JUSTIFY">
Se viene accostato alla figura di “Che Guevara” per le peculiarità di essere medico per tutti, soprattutto per chi in quegli anni il medico non se lo poteva permettere e nel contempo comandante partigiano, ho sentito molto l'accostamento tra i due in quel valore che è la coerenza, nel momento delle scelte di vita, sino alle estreme conseguenze.</div>
<div align="JUSTIFY">
L'aver descritto, attraverso il rapporto con la madre, un percorso formativo di integrità morale e politica, rende la figura di Felice Cascione un autentico esempio di quella gioventù che seppe scegliere con risolutezza da quale parte bisognava stare, per affermare quei valori di libertà e giustizia di cui era privata l'Italia.</div>
<div align="JUSTIFY">
Risulta quindi più semplice interpretare le parole e il contenuto della canzone partigiana “Fischia il vento”, con le condizioni di vita ambientali vissute dai giovani partigiani, e con le loro aspettative, dopo aver vinto contro il fascismo (a conquistare la rossa primavera) .</div>
<div align="JUSTIFY">
E' la notte di Natale del 43 quando viene cantata per la prima volta all'uscita della messa di mezzanotte nella frazione di Curenna nell'estremo ponente ligure, e ad ascoltarla c'erano quegli stessi contadini e boscaioli che sostenevano i partigiani .</div>
<div align="JUSTIFY">
Il testo subirà durante la sua diffusione adattamenti a secondo delle zone e della collocazione politica delle diverse formazioni partigiane, trovando nella madre di Felice, Maria Baiardo, una ferma difenditrice, anche dopo la fine della guerra, dello spirito e contenuto espresso nel testo originario del figlio.</div>
<div align="JUSTIFY">
Sono trascorsi settant'anni dalla morte di Cascione, la Resistenza ha vinto, è stata scritta una Costituzione che si rifaceva ai valori della Resistenza ed oggi ci ritroviamo di fronte al tentativo di riscrivere quel patto tra Stato e cittadini, incuranti di chi diede tutto affinché fossimo in grado di scegliere.</div>
<div align="JUSTIFY">
Non nascondo che nella lettura è insorto spesso un senso di fastidio e rabbia considerando quanto lontani siamo nella nostra quotidianità politica da quelle aspettative che per molti di quei ragazzi significò la morte e risulta pertanto inaccettabile ogni forma di revisionismo di quella storia.</div>
<div align="JUSTIFY">
Loris</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-78146503620688874142014-06-30T22:01:00.000+02:002014-06-30T22:01:51.543+02:00“Signore Presidente vi voglio scrivere questa lettera, che può essere che leggerete se ne avrete il tempo…”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz9RwHfz9Ol7M7jpIl0s5b8YDZyY07QcwxnLLM1KW5chEw3B4j5SrBX1FqdmXSRFELtkAKtU1cq1NnNKiViZoNL16pNPs2BBoKReN7LA1yOiQ1am6YVV7I8-RiQDWY060kI_jimbwYaRwp/s1600/Almirante.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz9RwHfz9Ol7M7jpIl0s5b8YDZyY07QcwxnLLM1KW5chEw3B4j5SrBX1FqdmXSRFELtkAKtU1cq1NnNKiViZoNL16pNPs2BBoKReN7LA1yOiQ1am6YVV7I8-RiQDWY060kI_jimbwYaRwp/s1600/Almirante.png" height="171" width="320" /></a></div>
<br /><div style="text-align: justify;">
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - "Giorgio Almirante è stata espressione di una generazione di leader di partito che, pur da posizioni ideologiche profondamente diverse, hanno saputo confrontarsi mantenendo reciproco rispetto, a dimostrazione di un superiore senso dello Stato che ancora oggi rappresenta un esempio".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Genova 30 giugno</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Signore Presidente vi voglio scrivere questa lettera, che può essere che leggerete se ne avrete il tempo…”**</div>
<div style="text-align: justify;">
…Gli uomini col senso dello Stato che non ho potuto conoscere per ragioni anagrafiche sono coloro che al bando firmato da Almirante fecero la scelta, per dignità , di opporsi, guadagnandosi la qualifica di disertori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono i ragazzi della Benedicta, del Turchino… di tutti quei luoghi che hanno bevuto il sangue della meglio gioventù che un Paese poteva sperare: i Cascione, i Pieragostini, gli Alpron i Fillak le Cecilie Doganutti, le Irma Bandiera. I loro nomi sono scolpiti nelle lapidi di tutta Italia sino ad arrivare alla quota orribile di 45 mila.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un numero talmente elevato da non poter essere citati come meriterebbero uno ad uno per rendergli un doveroso omaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
In Loro nome e per non vanificare il Loro sacrificio il 30 giugno del 1960 altri uomini di con il senso dello Stato, anonimi, insorsero per non consentire lo svolgimento a Genova del congresso dell’MSI, il partito di Almirante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se oggi, considerati col senso dello Stato vengono definiti coloro che erano “dall’altra parte” evidentemente qualcosa nella scala dei valori non torna. Non torna quando un delinquente diventa interlocutore politico per modificare la Carta Costituzionale nata dalla Resistenza, o quando si danno accelerazioni alla modifica rabberciata di quel patto fondante dello Stato Repubblicano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se, avessero vinto gli Almirante, avrebbe vinto la cultura delle leggi razziali, della soppressione degli avversari politici, la soppressione delle libertà individuali. Forse Lei non sarebbe diventato Presidente eletto da un Parlamento Democratico (pur nelle contraddizioni).</div>
<div style="text-align: justify;">
Arriva un momento in cui le scelte da che parte stare non possono essere eluse : io sto dalla parte di quei disertori che divennero Partigiani, che fecero la Resistenza e che pagarono per questo un elevato contributo di sangue .</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno Stato dove Almirante è considerato uomo col senso dello Stato non può essere il mio Stato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Loris </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
**"Monsieur le Président Je vous fais une lettre. Que vous lirez peut-être. Si vous avez le temps" (Boris Vian)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-18992676894144973822014-06-25T10:06:00.000+02:002014-06-25T10:06:45.848+02:00Prandelli e l'art.49 della Costituzione Repubblicana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCNEwq_bK4VoiWZWMAyUxN2bjRZUzCQzb_drQeIR_uSO9RBiET5XU2xaDy9uLp42Ny1JXAqqRziqVCi-9l7qIBRHHliS-Cy2QXzYFqP780NXdN7HETTnE83Hp4f5zi_vEgkKOOOxFxeLCr/s1600/fuori.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCNEwq_bK4VoiWZWMAyUxN2bjRZUzCQzb_drQeIR_uSO9RBiET5XU2xaDy9uLp42Ny1JXAqqRziqVCi-9l7qIBRHHliS-Cy2QXzYFqP780NXdN7HETTnE83Hp4f5zi_vEgkKOOOxFxeLCr/s1600/fuori.png" height="127" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Nel momento in cui ho rinnovato è cambiato qualcosa — aggiunge l’ormai ex c.t. —. Non so perché, ma siamo stati considerati come un partito politico, quando sappiamo che la federazione non prende esclusivamente i soldi dallo stato. Io non rubo i soldi dei contribuenti, mi prendo però le responsabilità tecniche di quanto è successo qui." (conferenza stampa 24-06-2014)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="font-size: large;">Costituzione della Repubblica Italiana</span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="font-style: italic;">
<b>Art. 49 </b></div>
<div style="font-style: italic;">
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con <i><div style="display: inline !important;">
metodo democratico a determinare la politica nazionale</div>
</i></div>
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<i><div style="display: inline !important;">
***</div>
</i></div>
<div style="font-style: italic;">
<i><div style="display: inline !important;">
<br /></div>
</i></div>
<div>
<div style="display: inline !important;">
...Ho ascoltato allibito la conferenza stampa dell' ex c.t. della nazionale di calcio Cesare Prandelli, quando si è addentrato in una comparazione tra la nazionale di calcio e i "partiti".<br />Evidentemente da "autorevole" esponente da sempre "nel pallone" ha scarsa dimestichezza con la nostra Carta Costituzionale che assegna ai partiti il ruolo all'interno dello Stato Democratico di rappresentanza e mediazione tra Cittadini e Stato.<br />Avrei potuto comprendere maggiormente se avesse citato per nome e cognome uno o più partiti, ma per fare questo ci vogliono le palle.<br />...Meglio che sia terminata così l'avventura brasiliana, in caso di vittoria avremmo potuto assistere ad una ennesima ingiuria per il nostro Stato con un ct ed una squadra omaggiati dal Capo dello Stato pur essendo portatori di una cultura e concetti indice di profonda ignoraza. C'è bastata la presenza per consultazioni di un noto delinquente qualche mese fa.<br />Viene richiesto per gli immigrati nel nostro Paese il test della lingua, sarebbe opportuno che per chi a vario titolo rappresenta l'Italia nel mondo il test fosse sulla conoscenza e il valore della nostra Costituzione.<br />Loris</div>
</div>
</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-31509213729090823392014-06-11T02:06:00.000+02:002014-06-11T22:50:50.779+02:0011 giugno 1984 Ci manchi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlmNRx8SPHjlP10APPxyJcNlyH8p2gaGHKsX0BDydWf0fGA6dOlho302qpWCAnU9GwyQyOs0mRMKtdlE-VDLJceAaqT0v2nVrwOt5TgOKhIl465mZpvpalTBoA1tRJqy-phcqB3PQn7Hf5/s1600/berlinguer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlmNRx8SPHjlP10APPxyJcNlyH8p2gaGHKsX0BDydWf0fGA6dOlho302qpWCAnU9GwyQyOs0mRMKtdlE-VDLJceAaqT0v2nVrwOt5TgOKhIl465mZpvpalTBoA1tRJqy-phcqB3PQn7Hf5/s1600/berlinguer.jpg" height="400" width="288" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWT4v4pZA-jcnmW6VA7NCuSz2HqvTELODHPxOpQVILqVHkjgxCod2GC99KXltP5kYv1UrwYh2z8ii9utNRThoqmsSik5dPqnyAqjELe4O9QSqwTCTgNkKMpGEA1lEqTi9b29oBegkwS-Eh/s1600/berlinguer-pertini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWT4v4pZA-jcnmW6VA7NCuSz2HqvTELODHPxOpQVILqVHkjgxCod2GC99KXltP5kYv1UrwYh2z8ii9utNRThoqmsSik5dPqnyAqjELe4O9QSqwTCTgNkKMpGEA1lEqTi9b29oBegkwS-Eh/s1600/berlinguer-pertini.jpg" height="320" width="242" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
non credo sia necessario aggiungere altro alle due fotografie: la dignità di un uomo e il dolore di un Popolo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«E ora compagne e compagni, vi invito a impegnarvi tutti, in questi pochi giorni che ci separano dal voto, con lo slancio che sempre i comunisti hanno dimostrato nei momenti cruciali. Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo… è possibile conquistare nuovi e più vasti consensi alle nostre liste, alla nostra causa, che è la causa della pace, della libertà, del lavoro, del progresso della nostra civiltà»</div>
<div style="text-align: justify;">
Padova 7 giugno 1984</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-91948800958064373592014-05-02T19:19:00.001+02:002014-05-02T19:19:28.039+02:00Da dove vengono gli 80 euro di Renzi<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5aCccuWF94doEo5oaOanVKQKMJ35OYzsuywbMT7SFN-J6hymFXvKniMzHhjnAgjcfureh1mUBEqTOBu1DzXktkxRSvSPJWfkenb_bZJ7gct1EchSUwfbLpG_HMyduASYw8R0ItlPtLpn4/s1600/80.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5aCccuWF94doEo5oaOanVKQKMJ35OYzsuywbMT7SFN-J6hymFXvKniMzHhjnAgjcfureh1mUBEqTOBu1DzXktkxRSvSPJWfkenb_bZJ7gct1EchSUwfbLpG_HMyduASYw8R0ItlPtLpn4/s1600/80.png" height="171" width="320" /></a></div>
<br />
La copertura degli 80 euro ce la
mettono i precari.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Banalmente ma inesorabilmente
quel bonus di 80 euro destinato a una parte di lavoratori lo sborseranno quelli
che come me il lavoro lo hanno precario e generosamente definito atipico.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ad oggi ogni centesimo che andrà a coprire la cifra degli 80 euro e che
verrà prelevato dai servizi, sanità per prima, vorrà dire prelevarla come
mancato servizio o come rincaro del servizio, a quelle centinaia di migliaia di
partite iva o a tutte quelle figure contrattuali che fanno riferimento alla
“gestione cassa separata dell’INPS”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oltre a continuare ed alimentare
la precarizzazione del lavoro si colpisce quindi chi è già debole e paga il
prezzo più alto della crisi in atto.</div>
<span style="font-size: 11pt;">Al coraggio di una vera patrimoniale che colpisca chi ha accumulato
senza investire nel futuro di questo nostro Paese, si preferisce la vigliaccata
del prelievo indiscriminato attraverso i tagli dei servizi.<br />Vogliamo lavoro e che non sia precario. Vogliamo che sia data piena attuazione alla nostra Costituzione e non che sia stravolta affidando il tutto a "la ruota della fortuna" . Vogliamo che le riforme istituzionali non vengano concordate con un delinquente!<br /><i>Loris</i></span><br />
<span style="font-size: 11pt;"><i><br /></i></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/8orQiMgXiVA?rel=0" width="480"></iframe></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-42096145755793665602014-04-30T19:39:00.002+02:002014-04-30T19:40:49.840+02:00Buon Primo Maggio<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>PRINCIPI FONDAMENTALI</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Art. 1</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul <span style="font-size: x-large;">lavoro.</span></h3>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h4 style="text-align: center;">
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.<br />...<br /><br /><div style="text-align: justify;">
Non è una giornata di festa, ma una giornata di lotta. Lotta per chi il lavoro l'ha e rivendica condizioni migliori, e di lotta per chi il lavoro non ce l'ha e vede disatteso dallo stesso Stato, forse l'articolo più importante della Nostra Costituzione. in cui si dice che il nostro Stato è fondato sul lavoro.<br />
Era di lotta quando a Portella delle Ginestre cercarono attraverso le congiure mafiose di impedire le rivendicazioni contadine sulla terra, sparando sugli inermi cittadini, ed è di lotta in tutti quegli anni di diritti offesi e negati dove solo la lotta ha portato dignità la dove la dignità era negata.<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
Buon primo maggio</h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.archiviolavoro.it/galleria-immagini/immagini-progetti/primo-maggio" target="_blank"><img alt=" galleria di immagini" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHtRYk3BtVEfYRpbEz2pqItuuXq6B6Hv7bFVgLKgSwDDEIy2xCPge0MmK-LIsPFY3eecHXu_LYt6RtVIM4LlWwS7EcmeQS-OXpXSRNDoStgENmHblZw4Ru8gcbh3AZsrv75o9PiNR_w8zA/s1600/084+1_maggio_1955.jpg" height="320" width="222" /></a></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
galleria di immagini</div>
</div>
<div>
<br /></div>
</div>
</h4>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/yUNo8g7v8rc?rel=0" width="420"></iframe></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-61752389366610403572014-04-25T08:29:00.000+02:002014-04-25T08:29:05.660+02:00BUON 25 APRILE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="">(Clicca sull'immagine per accedere alle diapositive)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://picasaweb.google.com/113288941180811517036/25AprileAllAnsaldoDiGenova#slideshow/6006000686538742322" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWdkYJXLPqPQmElze6RhirUZJ-2PyrCtbdxtBvPu_z4U5XkYX-aE_BxSf6hLJFoddvZ_IUPjUUP72vYhhWb8CEFFHaQpL-_GdxWOXVm4vyh95hyOJrv77fxSsgVFT1I326ShmPsvSiiZOO/s1600/Ansaldo002.png" height="158" width="400" /></a></div>
<h3>
<div style="text-align: center;">
<i>... E 'l'odore del Lavoro Quello Che SI Sente Attraversando le officine. Quello dell'articolo 1 della Nostra Costituzione, quello delle deportazioni dei lavoratori Che Hanno difeso il Loro e Nostro Posto di Lavoro Venire "Bene Comune" per le GENERAZIONI Che sarebbero venute.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Una Resistenza Quotidiana ONU Difesa della Dignità di ONU Intero popolo.</i></div>
</h3>
<h2 style="text-align: center;">
BUON 25 APRILE</h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw-FUmDYNLen81vZSSgZFxU53CAWG9K5nzZy3k7Fsfkrbgu0pD6qGQNz5dTZfUK6o9myAGgJVyPfmLOkD3ZInQqnuV_lkFG3NJ8dG6rDa_qjnLwCkOyTlkZz05m8UCvxlDnY0frT4zgFds/s1600/partigiani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw-FUmDYNLen81vZSSgZFxU53CAWG9K5nzZy3k7Fsfkrbgu0pD6qGQNz5dTZfUK6o9myAGgJVyPfmLOkD3ZInQqnuV_lkFG3NJ8dG6rDa_qjnLwCkOyTlkZz05m8UCvxlDnY0frT4zgFds/s1600/partigiani.jpg" height="208" width="320" /></a></div>
<div>
<br /></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-35125770854071265992014-04-15T09:43:00.002+02:002014-04-15T15:42:31.348+02:00“Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare. Vittorio Arrigoni. Un vincitore.”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="8" class="aligncenter size-full wp-image-1591" src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/8.jpg" height="345" width="519" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
…sono passati tre anni dal pomeriggio del 14 aprile 2011 quando fece irruzione nelle nostre menti e nei nostri cuori la notizia del rapimento di Vittorio Arrigoni.
A tre anni di distanza però quel sentimento di smarrimento e di incredulità rimane invariato, come se fosse oggi che ci viene portato via un compagno, un riferimento, un amico.
Quelle ore passate davanti al pc facendo rimbalzare ogni barlume di notizia che riguardasse Vittorio. Una telefonata a Luisa Morgantini in partenza in quelle ore per la Palestina, l’appello del mondo dell’associazionismo e i singoli. Una mail che purtroppo è andata perduta di Haidi Gaggio Giuliani in cui manifestava la sua preoccupazione con una sinteticità e profondità che solo una “madre”può esternare.
Il tutto continuando a pestare i tasti nella consapevolezza che in quel momento l’unica cosa che aveva senso era sollevare da ogni parte del mondo un urlo che voleva nuovamente Vittorio libero.
Intorno alle due di notte infine la notizia che non avremmo mai voluto ricevere…. “Lo hanno ucciso”.
Dopo……le lacrime, e ti accorgi che non è cambiato niente da quella notte perché quelle si ripresentano anche oggi.
Vittorio, ci manchi
Loris<br />
.</div>
<strong>da una mail di quella notte oggetto “lo hanno ucciso” alle 02.48<br />.</strong><br />
<strong>Luisa Morgantini Scrive:</strong><em>che la terra ti sia lieve Vittorio.</em><em>E' un baratro ma continuiamo</em><em>Luisa Morgantini</em><br />
<i>.</i><br />
<strong>risponde Patrizia Sentinelli:</strong><em>E' una cosa terribile! Ancora un morto sulla strada della pace. E' un colpo per il popolo palestinese e per tutti coloro che si battono per la libertà e i diritti. Sento il peso della morte ingiusta, inumana. ma tutti insieme dobbiamo continuare a lottare.Stringiamoci nel cordoglio e nella denuncia dell'orrore.
</em><em>Patrizia Sentinelli</em>.<br />
E’ stato scritto 14 aprile <a href="http://a-sinistra.blogspot.it/2011/04/liberate-subito-vittorio-arrigoni.html">Appello alla liberazione</a><br />
e il giorno 15 aprile <a href="http://a-sinistra.blogspot.it/2011/04/vittorio-arrigonie-ti-ricordo-cosi.html">Vittorio Arrigoni…e ti ricordo così</a><br />
.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/9.jpg"><img alt="9" class="aligncenter size-full wp-image-1593" src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/9.jpg" height="345" width="519" /></a></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-49441541072801495082014-04-14T01:53:00.000+02:002014-04-14T01:54:25.246+02:0025 Aprile, Ricordo, Memoria, Cultura<div style="text-align: justify;">
<a href="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/me.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="me" class="alignleft wp-image-1586 " src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/me.jpg?w=272" height="200" width="181" /></a><em>…Pochi giorni al 25 aprile, celebrazioni, corone ai sacrari, ricordo di stragi. Il ricordo è una manifestazione puramente personale, individuale. La memoria invece è il frutto di un ricordo collettivo e di una elaborazione condivisa che va a incidere sulla morale, sull’etica in quanto morale condivisa e conseguentemente su quelli che sono i nostri rapporti quotidiani tra persone, comunità e istituzioni.</em></div>
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<em>Soffermarsi quindi sui ricordi collettivi di cosa fu la Resistenza non è un esercizio nostalgico di chi ha avuto parenti amici o conoscenti coinvolti in quella vicenda, ma è la consapevolezza di ciò che siamo oggi, nel nostro ruolo di “singoli” inseriti in tutti quei contesti di comunità che sono la famiglia, la scuola, il lavoro.. …. lo Stato.</em></div>
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<em>Il confine tra civiltà e barbarie è molto più labile di quello che vorremmo pensare e gli esempi non mancano, dalle pulizie etniche dell’ex Jugoslavia ai genocidi in Africa o alle persecuzioni da parte degli integralisti religiosi in varie parti del mondo.</em></div>
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<em>Per queste ragioni non mi stancherò di ricordare e rendere omaggio a chi ha sacrificato parte di se stesso, spesso la vita, per poterci consentire, percorrendo la linea di confine tra civiltà e barbarie, di poter essere per la civiltà, e, come genitore di poter educare mio figlio a quei valori che consentono oggi di poterci esprimere liberamente.</em></div>
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<em> A pochi mesi dalla fine del conflitto, nel 45, Elio Vittorini proponeva una grande riflessione che ritengo a quasi settant’anni di distanza assolutamente ancora attuale. Un utile strumento per chi oggi pensa che sono cose del passato e che non ci appartengono più.</em></div>
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<em>Loris</em></div>
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<em><br /></em></div>
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<a href="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/elio_vittorini.jpg" style="clear: left; color: black; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Elio_Vittorini" class="alignleft wp-image-1587 " src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/elio_vittorini.jpg" height="200" width="141" /></a><strong>UNA NUOVA CULTURA</strong>
</div>
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<strong><em>Non più una cultura che consoli nelle sofferenze ma una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta e le elimini</em></strong>
</div>
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Per un pezzo sarà difficile dire se qualcuno o qualcosa abbia vinto in questa guerra. Ma certo vi è tanto che ha perduto, e che si vede come abbia perduto. I morti, se li contiamo, sono più di bambini che. di soldati; le macerie sono di città che avevano venticinque secoli di vita; di case e di biblioteche, di monumenti, di cattedrali, di tutte le forme per le quali è passato il progresso civile dell’uomo; e i campi su cui si è sparso più sangue si chiamano Mauthausen, Maidanek, Buchenwald, Dakau.
Di chi è la sconfitta più grave in tutto questo che è accaduto? Vi era bene qualcosa che, attraverso i secoli, ci aveva insegnato a considerare sacra l’esistenza dei bambini. Anche di ogni conquista civile dell’uomo ci aveva insegnato ch’era sacra; lo stesso del pane; lo stesso del lavoro. E se ora milioni di bambini sono stati uccisi, se tanto che era sacro è stato lo stesso colpito e distrutto, la sconfitta è anzitutto di questa «cosa» che c’insegnava la inviolabilità loro. Non è anzitutto di questa «cosa» che c’insegnava l’inviolabilità loro?
Questa «cosa », voglio subito dirlo, non è altro che la cultura; lei che è stata pensiero greco, ellenismo, romanesimo, cristianesimo latino, cristianesimo medioevale,. umanesimo, riforma, illuminismo, liberalismo, ecc., e che oggi fa massa intorno ai nomi di Thomas Mann e Benedetto Croce, Benda, Huitzinga, Dewey, Maritain, Bernanos e Unamuno, Un Yutang e Santayana, Valéry, Gide e Berdiaev.
Non vi è delitto commesso dal fascismo che questa cultura non avesse insegnato ad esecrare già da tempo. E se il fascismo ha avuto modo di commettere tutti i delitti che questa cultura aveva insegnato ad esecrare già da tempo, non dobbiamo chiedere proprio a questa cultura come e perché il fascismo ha potuto commetterli?
Dubito che un paladino di questa cultura, alla quale anche noi apparteniamo, possa darci una risposta diversa da quella che possiamo darci noi stessi: e non riconoscere con noi che l’insegnamento di questa cultura non ha avuto che scarsa, forse nessuna, influenza civile sugli uomini.
Pure, ripetiamo, c’è Platone in questa cultura. E c’è Cristo. Dico: c’è Cristo. Non ha avuto che scarsa influenza Gesù Cristo? Tutt’altro. Egli molta ne ha avuta. Ma è stata influenza, la sua, e di tutta la cultura fino ad oggi, che ha generato mutamenti quasi solo nell'intelletto degli uomini, che ha generato e rigenerato dunque se stessa, e mai, o quasi mai, rigenerato, dentro: alle possibilità di fare, anche l'uomo. Pensiero greco, pensiero latino, pensiero cristiano di ogni tempo, sembra non abbiano dato agli uomini che il modo di travestire e giustificare, o addirittura di render tecnica, la barbarie dei fatti loro. E qualità naturale della cultura di non poter influire sui fatti degli' uomini?
lo lo nego. Se quasi mai (salvo in periodi isolati e oggi nell'U.R.S.S.) la cultura ha potuto influire sui fatti degli uomini dipende solo dal -modo in cui la cultura si è manifestata. Essa ha predicato, ha insegnato, ha elaborato princìpi e valori, ha scoperto continenti e costruito macchine, ma non si è identificata con la società, nOn ha governato con la società, non ha condotto eserciti per la società. Da che cosa la cultura trae motivo per elaborare i suoi princìpi e i suoi valori? Dallo spettacolo di ciò che l'uomo soffre nella società. L'uomo ha sofferto nella società, l'uomo soffre. E che cosa fa la cultura per l'uomo che soffre? Cerca di consolarlo.
Per questo suo modo di consolatrice in cui si è manifestata fino ad oggi, la cultura non ha potuto impedire gli orrori del fascismo. Nessuna forza sociale era «sua» in Italia o in Germania per impedire l'avvento al potere del fascismo, né erano «suoi» i cannoni, gli aeroplani, i carri armati che avrebbero potuto impedire l'avventura d'Etiopia, l'intervento fascista in Spagna, 1'« Anschluss» o il patto di Monaco. Ma di chi se non di lei stessa è la colpa che le forze sociali non siano forze della cultura, e i cannoni, gli aeroplani, i carri armati non siano «suoi»?
La società non è cultura perché la cultura non è società. E la cultura non è soçietà perché ha in sé l'eterna rinuncia del «dare a Cesare» e perché i suoi princìpi sono soltanto consolatori, perché non sono tempestivamente rinnovatori ed efficacemente attuali, viventi con la società stessa come la società stessa vive. Potremo mai avere una cultura che "'Sappia proteggere l'uomo dalle sofferenze invece di limitarsi a consolarlo? Una cultura che le impedisca, che le scongiuri, che aiuti a eliminare lo sfruttamento e la schiavitù, e a vincere il bisogno, questa è la cultura in cui occorre che si trasformi tutta la vecchia cultura.
La cultura italiana è stata particolarmente provata nelle sue illusioni. Non vi è forse nessuno in Italia che ignori che cosa significhi la mortificazione dell'impotenza o un astratto furore. Continueremo, ciò malgrado, a seguire la strada che ancora oggi ci indicano i Thomas Mann e i Benedetto Croce? lo mi rivolgo a tutti gli intellettuali italiani che hanno conosciuto il fascismo. Non ai marxisti soltanto, ma anche agli idealisti, anche ai cattolici, anche ai mistici. Vi sono ragioni dell'idealismo o del cattolicesimo che si oppongono alla trasformazione della cultura in una cultura capace di lottare contro la fame e le sofferenze?
Occuparsi del pane e del lavoro è ancora occuparsi dell'« anima ».
Mentre non volere occuparsi che dell'« anima» lasciando a «Cesare» di occuparsi come gli fa comodo del pane e del lavoro, è limitarsi ad avere una funzione intellettuale e dar modo a «Cesare» (o a Donegani, a Pirelli, a Valletta) di avere una funzione di dominio «sull'anima» dell'uomo. Può il tentativo di far sorgere una nuova cultura che sia di difesa e non più di consolazione dell'uomo, interessare gli idealisti e i cattolici, meno di quanto interessi noi?
<br />
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ELIO VITTORINI
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(Il Politecnico n. 1, 29 settembre 1945)
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lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-65173263042927028012014-04-04T17:17:00.001+02:002014-04-04T17:17:17.830+02:00Benedicta 70′anni dopo<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.benedicta.org/sito/pages/attivita/manifestazioni_2014eccidio.htm" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="alignleft wp-image-1580 size-medium" src="http://atsinistra.files.wordpress.com/2014/04/benedicta.png?w=229" height="300" width="229" /></a>Tra le forze partigiane liguri che alla fine del marzo 1944 rendevano insicure ai tedeschi le vie di comunicazione con la valle del Po vi era la terza Brigata «Liguria» e il gruppo «Odino». Il comando tedesco di Alessandria ebbe l'incarico di dirigere e coordinare, in stretta collaborazione con quelli di Genova, Acqui e Ovada, un grande rastrellamento della zona affidato ad un'intera divisione tedesca (ventimila uomini) con aliquote di artiglieria, autoblinde, lanciafiamme ed aerei; ad essa si aggregarono reparti della GNR e delle forze armate di Salò.
. All'alba del 6 aprile le forze nazifasciste si pongono in moto e le colonne sviluppano un attacco concentrico che tende a rinserrare i partigiani in sacche senza via di uscita. La maggior parte dei distaccamenti della Brigata «Liguria», però, dopo alcuni tentativi di resistenza, riesce a filtrare attraverso lo schieramento nemico o ad occultarsi sul luogo, sottraendosi alla distruzione. Non così il gruppo «Odino». Esso aveva stabilito nei pressi di Voltaggio, in un vecchio monastero semidistrutto posto sulla Benedicta, un accantonamento di renitenti fra i quali vi era un centinaio di giovani completamente disarmati. Il mattino .del 7 aprile essi vengono sorpresi e catturati da due colonne di fascisti e di tedeschi. Oltre un centinaio di giovani sono fucilati sul luogo, a gruppi di
cinque per volta, da un plotone di bersaglieri fascisti: il massacro dura fino a tarda sera. Novantasei corpi furono gettati la sera in fosse comuni, molti altri furono trovati insepolti sulla montagna i giorni seguenti. Altri tredici prigionieri furono fucilati a Masone e sedici a Voltaggio.
Un ultimo gruppo, comprendente fra gli altri i comandanti «Odino» e il tenente Pestarino suo aiutante, trasportato a Genova, viene fucilato il 19 maggio al passo del Turchino per rappresaglia. Oltre duecento prigionieri vengono avviati ai campi di concentramento in Germania!'.
Complessivamente i caduti tra partigiani e civili, assassinati sul posto, deportati e poi morti nei lager, furono 305.</div>
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<strong>Sulla vicenda della «Benedicta» c'è la testimonianza di Luigi Laggetta.</strong>
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<strong><br /></strong>
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<em>Alla prima chiamata alle armi della RSI risposi andando in montagna il 13 dicembre 1943 con il gruppo della Benedicta: In fabbrica avevo conosciuto operai che erano stati perseguitati dai fascisti e ciò mi aveva indirizzato verso l'antifascismo. Mi dicevano che eravamo sotto una dittatura instaurata da Mussolini nel 1922 dopo aver soppresso la democrazia.</em></div>
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<em>Durante la guerra, ascoltavo «Radio Londra» in casa di un amico. Nel gennaio del 1942 commentammo il blocco dell'avanzata tedesca verso Mosca. In montagna fui mandato da Pietro Gabanizza del Partito d'Azione. Andai in montagna assieme ad un figlio della sua cuoca, di nome Walter Corsi, aggregandomi al primo distaccamento della Brigata «Liguria» sotto il monte Tobbio. </em>
<em>Il gruppo era formato in maggioranza da comunisti; fra cui era Rino Mandorli che mi diede 11 nome di battaglia -Bob». Comandante del gruppo era Ercole Tosi «Ettore». Da 19 quanti eravamoall'inizio raggiungemmo il numero di 800 nei primi mesi del '44. Fra noi vi erano Giacomo Buranello «Pietro» ed Elio Scano.</em>
</div>
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<em>Ogni sera Baranello ci faceva scuola di partito. Rino Mandorli «Sergio» aveva 32 anni ed era stato dieci anni in galera per attività antifascista: Con noi c'era anche Goffredo Villa «Ezio» [(1922-1944) medaglia d’argentodella Resistenza) Mandorli fu poi fucilato al passo del Turchino per rappresaglia. Si faceva-una gran fame e come azioni ne ho fatte ben poche. Arrivavano a frotte i giovani renitenti alla leva, in gran parte disarmati; eravamo 7-8 distaccamenti Ricordo che ci fu un lancio degli Alleati che ci procurò 60 Stern.</em></div>
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<em>Nel rastrellamento all'alba del 6 aprile 1944, 96 di noi furono fucilati, mentre 59 vennero fucilati al Turchino per rappresaglia in seguito ad un attentato compiuto al cinema Odeon contro i tedeschi (ne morirono una dozzina). Dopo la rappresaglia venimmo a Genova. Con noi c'era Germano Jori; poi fucilato dai tedeschi. Facevamo azioni come GAP. In una di queste azioni avvenuta il 23 maggio 1944 fui ferito da un fascista e venni curato dalla partigiana Iolanda Cioncolini «Gigia», la quale aiutò moltissimi compagni e fu poi condannata a 25 anni di carcere e deportata a Bolzano, da dove fu liberata il 25 aprile del 1945. </em>
<em>Tornato in montagna, subii i rastrellamenti dell'agosto e del dicembre 1944 e partecipai alla battaglia di Pertuso, in cui era comandante Aurelio Ferrando «Scrivia», e vice-comandante G. Battista </em><em>Lazagna «Carlo».</em></div>
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<em><br /></em></div>
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Testo tratto da "Vite da Compagni" edizioni EDIESSE</div>
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<br /></div>
<em><strong>Dopo i tragici fatti della Benedicta e del Turchino la Resistenza seppe reagire e, facendo tesoro anche degli errori commessi riuscì a serrare nuovamente le file e a pochi mesi da quella primavera si ricompose in quei luoghi quella che sarebbe stata riconosciuta come la Divisione Mingo.</strong></em>
<em><strong> Fu tra i partigiani di quella divisione che prese forma una delle canzoni della Resistenza più significative e belle: I Ribelli della Montagna"</strong></em><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<em>Loris</em></div>
<em><strong></strong></em><br />
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<em><strong></strong></em></div>
<em><br /></em></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/uZWTTmfwEww" width="420"></iframe></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-25266899057880266102014-03-24T18:02:00.000+01:002014-03-24T18:02:04.602+01:00perchè antifascista<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv-HiAatJEOfC0Dw7gyMTdbDqdLs04sHdPLGKLFkS8UyN2ZSmUhTDnlnwPu5iSL-vscBy4Dcu-9YHnwxGp1q_H3aNLszoyqeT8Ydmq4hv5iogny6YcNs9fJ42jjnXOgwc-9Z8RltwwowWD/s1600/pini+storti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv-HiAatJEOfC0Dw7gyMTdbDqdLs04sHdPLGKLFkS8UyN2ZSmUhTDnlnwPu5iSL-vscBy4Dcu-9YHnwxGp1q_H3aNLszoyqeT8Ydmq4hv5iogny6YcNs9fJ42jjnXOgwc-9Z8RltwwowWD/s1600/pini+storti.jpg" height="203" width="320" /></a></div>
<br />Di recente ho creato un gruppo facebook di carattere locale che si chiama "Sei di Sestri Ponente se..... sei antifascista, antirazzista, tollerante .." nato in risposta a quei gruppi locali che vietano la trattazione di tematiche politiche, sociali e a volte anche ambientali appellandosi ai ricordi.<br />Dopo pochi giorni ricevo su fb un messaggio privato da un certo Sergio (il cognome lo ometto per garantire la privacy) che mi scrive così:<br /><br /><i>"In merito al gruppo di cui lei è amministratore " sei di Sestri Ponente se sei antifascista ; antirazzista ; anti...bla...bla.." ; le faccio notare che si puo' essere Sestresi doc. ( come lo sono io ) senza essere dotati dei suffissi " anti " . Non sono antifascista orgogliosamente eppure son di Sestri Ponente !"</i><br /><br />C'ho pensato su qualche ora e infine ho risposto così, privatamente e pubblicamente:<br /><br /><div style="text-align: justify;">
<b><i>....La lista inizia con Alpron Sergio 34 anni fucilato a Savona di famiglia ebrea residente a Sestri.</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Barigione Sergio, Benvenuto Alfredo, Bertoglio Antonio, Bianchi , Bigatti,….Oddone Giacomo e Oddone Giuseppe….Stanchi Dario e Stanchi Walter…per chiudersi al 101 elencato con Zucchelli Luigi .</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>…E’ l’elenco dei caduti sestresi ricordati nel sacrario del cimitero dei Pini Storti. A loro si sommano gli assassinati al Turchino, alla Benedica, a Portofino, a Cravasco…..purtroppo in tante altre parti della Liguria e d’Italia dove la ferocia sanguinaria fascista non ha lasciato dubbio su quale progetto sociale perseguisse.</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>L’esito finale ha dato ragione a chi quel regime l’ha combattuto in ogni dove e che piaccia o no furono restituiti gli strumenti che consentissero a tutti, nella legalità di esprimere le proprie opinioni senza il pericolo di essere soppressi vigliaccamente dallo Stato stesso senza doverne pagare le conseguenze come accadde durante tutto il regime fascista. Ho sottolineato che il primo della lista era di famiglia ebrea in quanto in quel folle e criminale progetto furono coinvolti 6 milioni di Ebrei, zingari, omosessuali, … era anche un regime razzista. </i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Che lei signor “Sergio” rivendichi di non essere contro tutto questo a me personalmente fa solamente nascere la riflessione che se le regole che ci stavano prima avessero valore anche oggi non si potrebbe permettere non solo di esprimerle queste sue idee, ma neanche pensarle in quanto i fascisti erano troppo vigliacchi per ipotizzare di confrontarsi con gli altri.</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Quando passa per piazza Baracca sul muro davanti all’edicola(*) legga quei nomi e li ringrazi anche se non la pensa come loro perché anche se la democrazia ha questi inconvenienti , quei ragazzi sono morti per consentire anche a gente come lei di esprimere il suo pensiero.</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Il suo orgoglio se lo conservi per qualcosa di più pregevole</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Senza alcuna stima </i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Loris Viari</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>(*)<a href="http://a-sinistra.blogspot.it/2009/01/oggi-ho-approfittato-di-un-incontro.html" target="_blank">strage di Piazza Baracca</a> </i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>gruppo fb </i></b><a href="https://www.facebook.com/groups/1377750779168146/?fref=ts" target="_blank">Sei di Sestri Ponente se..... sei antifascista, antirazzista, tollerante</a><b><i><br />la foto fa riferimento all'inaugurazione del sacrario ai caduti Sestresi nella Resistenza (1950)</i></b></div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-29189111721465900942014-03-17T11:49:00.000+01:002014-03-17T11:49:28.374+01:00Primo, la riforma della politica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIlcwPKB_fcZidRKUVazhaongHujpN6JXSHbG4NY8SvHt0SzT-MiQSKA0-vjHoECRN03us0NIgUi105J9-nIY_rDFssZAU3P_eHHgrWfOvwV6uwueYBA99KH102ADzM5lOri4hIul239wv/s1600/logo_2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIlcwPKB_fcZidRKUVazhaongHujpN6JXSHbG4NY8SvHt0SzT-MiQSKA0-vjHoECRN03us0NIgUi105J9-nIY_rDFssZAU3P_eHHgrWfOvwV6uwueYBA99KH102ADzM5lOri4hIul239wv/s1600/logo_2.png" /></a></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<br />Primo, la riforma della politica</h2>
<h3 style="text-align: justify;">
Il 12 marzo il Comitato nazionale dell'Anpi ha diffuso il seguente documento politico.</h3>
<div style="text-align: justify;">
Considerata la situazione complessiva del Paese e le gravi difficoltà che esso sta attraversando, che raggiungono addirittura il livello dell’emergenza sociale;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ritenuto che anche sul piano delle istituzioni, esistono difficoltà e problemi che esigono interventi riformatori ponderati, in linea col sistema costituzionale vigente;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Considerato che vi è, nel Paese, molta discussione attorno alla legge elettorale ed alla necessaria differenziazione del lavoro delle Camere, ma ancora non si riesce a varare una legge elettorale che corrisponda agli interessi reali del Paese e non a quelli dei singoli partiti e si attenga alle indicazioni della Corte Costituzionale. Nello stesso tempo, non si riescono ancora ad intravvedere piani organici di risanamento e sviluppo dell’economia, di rilancio dell’occupazione e, in generale, delle condizioni di lavoro e di vita della maggior parte delle cittadine e dei cittadini italiani e soprattutto dei giovani;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ribadito che il ruolo della politica e dei partiti è fondamentale per la stessa vita democratica del Paese; che peraltro è proprio su questo terreno che occorre operare una vera e profonda riforma, che restituisca alla politica, appunto, il ruolo che le spetta, in piena consonanza con gli interessi della collettività, e riconduca i partiti al compito loro affidato dalla Costituzione;</div>
<div style="text-align: justify;">
Considera questa riforma complessiva prioritaria rispetto ad ogni altra, rappresentando la condizione essenziale non solo per il miglior funzionamento delle istituzioni, ma anche per superare la frattura che da tempo si è creata con i cittadini;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
Ritiene necessario precisare che:</h3>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
per riforma della politica si deve intendere un mutamento radicale del modo di essere attuale dei partiti, dei comportamenti politici, nelle istituzioni e nella società, per restituire fiducia ai cittadini, ricondurre quelli che tuttora restano assenti, al voto, per ottenere la loro fattiva e convinta partecipazione al riscatto ed al rilancio del Paese;</div>
<div style="text-align: justify;">
occorre, insomma, tornare alla politica come l’avevano immaginata i Costituenti, quando scrissero articoli fondamentali come il 54 (dovere dei cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche di adempierle con disciplina e onore), il 97 (garanzia di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione pubblica), il 49 (che assegna ai partiti la funzione di concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale) e quanto delinearono una struttura complessiva delle istituzioni, fatta di pesi e contrappesi e di corretti rapporti tra Parlamento, Governo e organi di garanzia.</div>
<div style="text-align: justify;">
il risultato che ci si propone non si raggiunge solo col taglio delle spese e degli sprechi (pur assolutamente indispensabile), ma deriva soprattutto da cambiamenti radicali di prassi, di costume, di modi di essere dei partiti e dei singoli e da un impegno forte contro la corruzione diffusa, contro l’evasione fiscale, contro l’avanzata - sull’intero territorio - della criminalità organizzata. Soprattutto si ottiene solo con una forte riaffermazione dell’etica nella politica, oltreché nella vita quotidiana e nelle istituzioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
È in questo contesto che vanno realizzate quelle riforme costituzionali che appaiono mature nella elaborazione diffusa e sono coerenti con la logica complessiva del sistema costituzionale; in primis, la riforma del sistema del cosiddetto bicameralismo “perfetto” che parta dalla necessità di differenziazione del lavoro delle due Camere, nell’esclusivo intento di rafforzare, migliorare e velocizzare l’attività legislativa per renderla più aderente ai bisogni del Paese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Queste sono, dunque, le condizioni essenziali perché ci sia, da un lato una prospettiva vera di riforme e di rilancio e dall’altro un ritorno alla normalità e civiltà dei rapporti in Parlamento e nelle istituzioni e si creino le condizioni per il ritorno a quel rapporto di fiducia tra cittadini, istituzioni e politica, che è fondamentale perché si realizzi davvero la democrazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questa grande operazione, che non può più attendere ed è di assoluta urgenza, la guida va reperita sempre nei princìpi costituzionali e nei valori espressi dalla Costituzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ANPI intende essere tra i primi in questa battaglia per la riforma della politica; ma è convinta della necessità che a questo impegno venga assicurata la massima partecipazione possibile, dalle istituzioni, dai partiti, dalle organizzazioni sociali, dalle cittadine e dai cittadini. Un appuntamento collettivo, al quale nessuno può mancare, se vuole davvero il riscatto del Paese.</div>
lorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7275038894607056096.post-82624680678049393092014-02-16T10:11:00.001+01:002014-02-16T10:18:44.285+01:00il giorno del disonore<div class="centrato" style="border: 0px; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<strong>Art. 54.</strong></div>
<div style="border: 0px; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.</div>
<div style="border: 0px; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4uhQ8q1iem4XOcAn6f2tndbjzUdrPOyeZgbB9dTnSuuEf0xZ6kqP7IY_-kLQDlUtR94trAu5WWCdO9fpOUVIykOCdyL0hOuEx2wIlTX0hrAcRY-zwxvDF-8rf7lA3YjwvGCXv68TpsVs8/s1600/DISONORE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4uhQ8q1iem4XOcAn6f2tndbjzUdrPOyeZgbB9dTnSuuEf0xZ6kqP7IY_-kLQDlUtR94trAu5WWCdO9fpOUVIykOCdyL0hOuEx2wIlTX0hrAcRY-zwxvDF-8rf7lA3YjwvGCXv68TpsVs8/s1600/DISONORE.jpg" height="231" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; margin-bottom: 1.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
...non credevo che sarebbe stato possibile arrivare a tanto nel ferire, infangare, disonorare le nostre istituzioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non solo un guitto fiorentino ha concordato con un pregiudicato lo strumento con cui noi dovremmo darci le nostre rappresentanze, ma a questo Delinquente è stato permesso con gli onori del caso di andare a contrattare gli equilibri del prossimo governo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non credo che Herbert Hoover avrebbe mai accettato di incontrare Al Capone come non credo che un Presidente come Sandro Pertini avrebbe mai permesso che un condannato in attesa di espiare una condanna su problematiche fiscali di grande entità potesse calpestare il più autorevole palazzo dello Stato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono stati disonorati quei principi sui quali la nostra democrazia, già abbondantemente minata, ha posto le sua fondamenta.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'educazione ai propri figli viene data con l'esempio, molti di noi sono figli o nipoti di chi ha pagato il prezzo più alto per restituire la dignità a questo paese o di chi ha lottato per migliorare le condizioni di lavoro, della salute dei diritti civili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quale esempio oggi è in grado di dare il nostro Stato?</div>
Lorislorishttp://www.blogger.com/profile/14469210392033356124noreply@blogger.com3