il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



domenica 23 novembre 2008

Oggi, non domani

AGGIORNAMENTO –Ho apprezzato il rumoroso silenzio che si è sviluppato intorno al contenuto di questo post e soprattutto la mancanza di volontà nell’esprimere commenti. Posso dire che anche se non ho il numero preciso iniziale desunto dal contatore visite che questo post è stato letto da molti. Molti rispetto alla frequentazione abituale del mio blog. Dato che alcune mail in cui segnalavo questo post sono state indirizzate a dirigenti nazionali sicuramente di non secondo piano ho il ragionevole dubbio che pure alcuni di loro non abbiano voluto rispondere.
Bisogna pur sempre ricordare che non è un caso il risultato elettorale di aprile.
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…Ovviamente non mi aspettavo che i diretti interessati rispondessero al mio post precedente (anche se ho cercato di fargli pervenire il link del blog affinchè dicessero la loro e ci togliessero da una nebbia estremamente insidiosa.
A volte il silenzio è più assordante di molto rumore .
Ieri c’è stata a Genova una iniziativa di presentazione del nuovo soggetto unitario di cui sono come ho gia avuto modo di far capire un sostenitore da lunga data (leggete i primissimi post di questo blog) e da “senza tessera” . Sarà che in questa fase privilegio la condivisione e la trasparenza delle scelte che ai tatticismi di corta portata, insieme ad altri compagni abbiamo partorito un documento che nelle nostre intenzioni avrebbe dovuto essere consegnato ai referenti nazionali che ieri hanno presenziato all’iniziativa al fine di sciogliere dubbi e possibilmente di riuscire ad accelerare un processo che a mio parere non ha più ragione di aspettare.
Il documento ha raggiunto in breve tempo una settantina di adesioni sulla platea dei presenti e considerando che avevamo un numero limitato di copie autoprodotte sulla mia stampante direi che è un dato decisamente positivo.

Lo posto al fine di condividere anche fuori del territorio ligure un comune sentire di noi popolo della sinistra e forse nella speranza che in molti si prendano la briga di replicarlo e magari di porre le stesse domande nelle loro realtà territoriali e facendolo pesare dal maggior numero di adesioni possibile. Sarà un modo per fare rete e forse anche per concretizzare più rapidamente un processo politico.


Oggi, non domani

Costituente, Associazione, Soggetto politico. Non comprendiamo perché si abbia timore, perché ci siano tante remore a pronunciare una parola chiara: Partito. Cioè l’organizzazione di cui ha bisogno una parte non marginale della società italiana, di cui abbiamo bisogno noi per costruire, verificare, migliorare e accrescere il nostro progetto politico.
Questa costruzione, questa verifica, questo miglioramento sono possibili solo entrando in rapporto con tutti coloro, e sono davvero tanti, che si trovano, delusi e amareggiati, all’esterno delle formazioni politiche dalle quali proviene una buona parte di noi, e che è possibile coinvolgere solo con decisioni certe e non pasticciate o timide sulla vera natura del progetto. Ci convince della giustezza di questa scelta la considerazione che già il nostro progetto genovese e ligure si è arricchito con il contributo di coloro che vi hanno aderito provenendo da esperienze non identificabili con precedenti collocazioni partitiche.
La necessità da più parti avvertita è quella di avere un partito di sinistra che non si autocondanni, a causa della scelta di privilegiare identità tanto desuete quanto rispettabili, all’opposizione permanente: logica che assolutamente non è in grado, in generale e ancor più nella specifica situazione italiana, di garantire ai lavoratori e agli strati deboli della società una minima tutela delle condizioni di vita così duramente messe in discussione dalla destra e dalla dimensione della crisi.
Da quì la necessità di un partito di sinistra che, godendo di un consenso adeguato e crescente, possa condizionare le scelte del Partito Democratico non soltanto sul piano locale o territoriale, ma sul piano nazionale. Di un partito che sia capace di porre con energia le questioni sul tappeto, anche di alzare la voce quando occorra, che sia in grado cioè di non lasciare all’IdV il monopolio della protesta, che ne accresce i consensi, a scapito della Sinistra stessa. L’accelerazione è assolutamente necessaria perché la prossima scadenza elettorale delle europee, che in diverse zone del paese coinciderà temporalmente con importanti elezioni amministrative, ci dovrà vedere presenti con un partito e un simbolo, per poter già in quella occasione misurare il consenso che saremo capaci di ottenere. Oltre tutto, il non farlo aprirà una serie di opinioni negative sull’operato dei gruppi dirigenti che lavorano intorno al progetto, perché i ritardi della decisione e alcune inopportune manovre tese a costruire eterogenee e incomprensibili ammucchiate fanno pensare a penosi tentativi di garantire strapuntini di rappresentatività che non fanno certo identificare la nostra volontà di cambiamento, quando addirittura non la mortificano.
Decisiva a tale riguardo è poi la decisione, che ci auguriamo condivisa e pienamente attuata, di praticare fin da subito metodi di limpidezza e trasparenza nella costruzione provvisoria di gruppi dirigenti locali, territoriali e nazionali, che dovranno essere informati a criteri di scelte partecipate, a rotazioni, a limitazioni rigorose nei tempi dei mandati rappresentativi e degli stessi incarichi direzionali, alla rigorosa parsimonia delle eventuali retribuzioni, là dove il volontariato non potrà essere capace di assolvere a tutti i compiti che un partito richiede.
Genova 22/11/2008

4 commenti:

Gap ha detto...

Caro Loris, grazie per le tue belle parole, non pensavo di scatenare tutti quei commenti.

Come hai potuto vedere ciò che ci eravamo detti a voce si è verificato. Nessuna risposta. Non è altro che la conferma, e mi dispiace per te, che da questa classe dirigente di sinistra non possiamo attenderci nulla. Ti dico sinceramente che se avessi avuto anche un solo segno di risposta di qualsiasi dirigente ero pronto a cambiare idea e a tornare ad impegnarmi come lodevolmente stai facendo te. In fondo mi dispiace, una piccola speranza l'avevo. Ma, anche per non mancare di rispetto all'ultimo compagno che ci ha lasciato, tengo duro, continuaerò a lavorare sul "territorio" in attesa di prendere il largo con il mitico nostromo che verrà.
Ciao

Umberto ha detto...

Salve,scusi il commento off topic.Desideravo sapere se fosse possibile un link testuale col suo blog.Ho appena creato un blog e ho cominciato con la ricerca dei link.La inserisco in home page sperando lei faccia lo stesso magari avvisandomi,saluti e complimenti per i contenuti molto curati!

Gap ha detto...

Caro Loris,
il tuo aggiornamento mi chiama in causa, come sai, per essercelo detto a voce, e ti confermo il mio pensiero.
Forse è il caso di non prendercela solo con i nostri presunti dirigenti di qualsivoglia partitino di sinistra, iniziamo anche a prendercela con i cosidetti militanti che tanto si sentono orfani della sinistra. Possibile che tra tutti quelli che ti hanno letto nessuno avesse nulla da dire? Oppure il tuo post richiedeva un minimo di coinvolgimento e di presa di posizione che quasi più nessuno può e vuole assumere?
Dati questi chiari di luna, alle Europee sanciremo la nostra morte politica, ci staccheremo la spina da soli senza l'intervento della magistratura e faremo contento Veltroni, per la "gioia" di Ferrero, Vendola, Rizzo, Fava, Mussi, Grassi, Ferrando, Turigliatto, e se vuoi, continua tu l'elenco perchè è deprimente solo stare qui ancora a parlarne.
Personalmente, resisterò sempre e comunque.
Ciao compagno.

Punzy ha detto...

devo smetterla di leggere i blog di corsa in ufficio!!! nn avevo capito una ceppa del post precedente..pensavo fosse una richiesta di infon a scopo personale e conoscitivo e, nn avendole, nn ho lasciato nemmeno una righina di polemica..scus!

BEGIN

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