il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



mercoledì 21 gennaio 2009

21 gennaio 1921



Quel 21 gennaio del 21 da una scissione del partito socialista nasceva a Livorno il Partito Comunista d'Italia attraverso il fascismo, la clandestinità, la Resistenza arriverà ad essere il più grande partito comunista di massa dell'occidente. Nell'immediato dopoguerra il suo contributo politico fu determinante nella stesura della Costituzione e nell'intraprendere una strada di pacificazione dopo i danni del fascismo. Relegato all'opposizione fu un baluardo di tenuta democratica nonostante reiterati tentativi di deriva a destra del paese. Grazie alla sua capacità di essere partito di lotta e di governo pur restando all'opposizione contribuì alla vittoria dei lavoratori sul terreno delle conquiste sociali e civili.

ps. mi si consenta una degressione. All'interno delle sezioni delle federazioni e in ogni dove fosse possibile parlare di politica e cultura quelli della mia generazione e anche quelli un po più anziani dibattevano magari sul dibattito tra Togliatti e Vittorini.... oggi quelli che dovrebbero forse aver raccolto quella eredità dibattono tra Bertinotti e Fagioli.....sarà un segno dei tempi?

6 commenti:

il monticiano ha detto...

Purtroppo sì caro Loris le cose stanno proprio come dici tu.
Ogni mercoledì pomeriggio un mio amico di circa 87 anni (8 più di me) viene a trovarmi a casa dove si trattiene per circa un'ora. E' un vecchio comunista figlio di padre comunista, famiglia di falegnami. Quando arriva di cosa pensi ci si metta a parlare noi due? Del sole, della luna, del passeggio dei piccioni sui tetti vicini? Noi, con le mani nei capelli che non abbiamo, prima ci guardiamo in faccia, constatiamo che siamo entrambi incazzati di brutto e poi,quasi ci mettiamo a urlare tutta la nostra rabbia per quello che i compagni (quali?)stanno combinando...a sinistra!

il monticiano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

La sinistra italiana mi ha parecchio deluso. Si è perso lo spirito, la forza, l'ardore. Molti si sono "imborghesiti", molti hanno la passione sepolta da affari sporchi e da un cumulo di soldi. Certo, magari nel 2009 non è più il momento per l'Italia di battaglie tanto radicali come dicono in molti...ma ne siamo poi tanto sicuri? La sinistra (quella vera) sembra aver perso il contatto col popolo. Sembrano non ascoltare più i bisogni della gente. Il PD...per carità...promesse, promesse, promesse...ma poi basta una Binetti qualunque per mandare tutto a monte (mi riferisco, per citarne uno, al caso dei DICO). Dov'è finita la sinistra di cui mi parlava mia nonna? Dove sono gli uomini con le palle quadrate che non prendevano il pane perchè rifiutavano di mettere la spilletta col fascio?

"Sono io, sono proprio io, che non mi guardo più allo specchio...per non vedere le mie mani più veloci nel mio vestito più vecchio..."

il monticiano ha detto...

Da oltre due anni,dopo il penultimo berlusca, dopo il centro-sinistra, dopo il "ritorno dello yèti" (quello di costituzione minuscola), mi sono detto: -se non la smetto di interessarmi di politica e anche di antipolitica, rischio di aumentare il numero dei miei infarti ai quali sono molto affezionato-. Così mi son messo a buttar giù cose molto più leggere e sicuramente meno impegnative. Vedi Loris, vorrei non morire sotto questo becerùme che sta portando l'Italia allo sfascio ma,
come diceva bene Unforgiven82 prima, mio padre, che non ha mai voluto iscriversi al fascio e per questo non ha mai potuto ottenere "il posto fisso", si starà chiedendo -ma 'a sinistra dunne stà?- Siciliano era.

Crocco1830 ha detto...

Vedi caro Loris, a parte il paragone che giustamente fai tra le discussioni su Togliatti e Vittorini che si facevano un tempo ed oggi con Bertinotti-Fagioli, si nota di fatto uno scollamento che pare molto difficiel da riparare.
Lo si nota, anche questo, in certi discorsi. Spesso ho dovuto notare un linguaggio lontano dal parlare comune. Dei quasi neologismi politici semi incomprensibili che, una volta detti vengono adottati da un'intera classe politica.
Senza contare l'eccesso di disquisizioni elevate intellettualmente, mentre in pratica i lavoratori, disoccupati, i precari non sanno come pagare l'affitto.

il Russo ha detto...

Standing ovation per la disgressione: a questo siamo...

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