il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



venerdì 25 gennaio 2013

martedì 22 gennaio 2013

Il coraggio della non violenza per la libertà e la giustizia in Palestina

“Difensore dei diritti umani”, così Catherin Ashton (Ministro degli esteri UE) ha definito Abdallah Abu Rahme, già più volte arrestato per la sua lotta per i diritti umani e condannato a 18 mesi di carcere. Durante la serata verranno proiettati i video sulla lotta dei Comitati popolari per la resistenza nonviolenta e verrà raccontata l’esperienza di Bab al Shams, villaggio palestinese fondato lo scorso 11 gennaio da 200 palestinesi organizzati dai Comitati Popolari, che hanno dato vita ad un’incredibile esperienza di resistenza contro la creazione di altre colonie, annunciata da Nethaniau all’indomani del pronunciamento dell’Assemblea Generale dell’Onu a favore della Palestina come Stato non membro. La polizia ha evacuato il villaggio, ma altri ne sorgeranno, malgrado la violenza della repressione e il silenzio, ancora una volta, della comunità internazionale



martedì 15 gennaio 2013

Un bastimento di scorie nucleari

Un bastimento di scorie nucleari
di A. Zoratti
Non era facile cercare un altro modo, oltre alla Tav, per aggredire un territorio come la Val di Susa e i suoi cittadini. Eppure, è stato trovato: il 15 gennaio, molto probabilmente, un convoglio ferroviario carico di scorie nucleari attraverserà la linea Vercelli, Asti, Torino fino alla Val Susa per andare a La Hague, in Francia. Nessuno ha avvisato i cittadini. Di certo, a Saluggia (Vercelli), dove sono raccolti i due terzi dei rifiuti radioattivi italiani, qualche genio ha sotterrato a poche decine di metri dalla Dora Baltea, un corso d’acqua a rischio alluvionale, i contenitori pieni di liquidi pericolosi e radioattivi. Ma anche questo nessuno lo ha spiegato ai cittadini. Presidi e manifestazioni ad Avigliana, Asti e in Francia >> leggi tutto

domenica 13 gennaio 2013

Ne abbiamo abbastanza


Ne abbiamo abbastanza

Marce, blocchi stradali, scioperi della fame, azioni dirette: si chiama #IdleNoMore movement ed è costituito dai gruppi discendenti dai popoli nativi nordamericani. Da inizio dicembre hanno sconvolto il Canada. Nei primi giorni del nuovo anno in modo spontaneo sono state promosse in tutto il mondo azioni di solidarietà con l’#IdleNoMore movement. Che contesta le nuove scelte ambienali del governo conservatore canadese, a cominciare dallo sfruttamento delle sabbie bituminose da parte delle aziende estrattive. Dagli zapatisti a #IdleNoMore, insurrezioni in corso. >>leggi tutto

sabato 12 gennaio 2013

Nome Comune di Persone




Nome Comune di Persone   

Se avessimo una stanza dove scrivere le pagine di Comune-info, oggi, 17 dicembre di un anno che se ne va, apriremmo la porta che dà sulla strada per appendere un cartello. Abbiamo bisogno di voi, potrebbe leggere chi avesse voglia di avvicinarsi. Sempre che avesse la curiosità di un lettore e non la fretta di un passante.
Di pagine, nei nove mesi trascorsi da quando siamo in rete, ne abbiamo scritte, corrette, titolate, illustrate e impaginate oltre mille. Poco meno di duemila persone, si suppone non sempre le stesse, le aprono ogni giorno. Non è poco ma non crediamo sia sufficiente. Per questo abbiamo bisogno di voi, di chi ci sta leggendo e vuole continuare a farlo.
Perché abbiamo la speranza e la presunzione di poter fare di più e meglio. Occupiamo uno spazio pubblico, ne sentiamo la responsabilità. Lo facciamo perché pensiamo che queste nostre pagine possano essere utili a chi vuole cambiare il mondo e, soprattutto, a chi ha già cominciato a farlo, magari senza rendersene conto. Non si tratta, naturalmente, di portare coscienza alle masse ma di imparare ad ascoltare e di rendere esplicita la ribellione che esiste in ognuno di noi. 
Vogliamo raccontare come possiamo vivere ogni giorno senza il dominio delle cose sulle persone. Un dominio che umilia la dignità di tutti e consuma l’acqua e la terra senza immaginare un futuro. Quel dominio, però, non è un moloch inattaccabile. Dipende dai dominati, dipende da noi. Possiamo liberare la nostra capacità di costruire relazioni sociali, di vivere in un altro modo, di fare un mondo differente. 
Questa liberazione vogliamo raccontare, accompagnare, difendere. Non per aggiungere un nuovo indirizzo alla vena solipsistica che impazza in certi blog autoreferenziali. E nemmeno per sostenere l’attivismo dei professionisti della sostituzione istituzionale simmetrica: un partito corrotto con uno onesto, un potere malvagio con uno buono, un paradigma vecchio con uno nuovo.
Noi vorremmo provare a mettere in comune le esperienze e le ribellioni di chi resiste al dominio facendo, creando, inventando
A mettere in comune, non a ricondurre ad unità. Il momento è adesso. Non serve aspettare la paziente costruzione delle condizioni adatte, né un’infinita transizione che non è mai arrivata e non ci condurrebbe in alcun luogo. Vogliamo camminare ora, vogliamo pensare e vivere in costante movimento. 
Lo facciamo da Roma in poi, perché abbiamo bisogno di guardare le cose da vicino per poi allargare lo sguardo ai molti mondi che si muovono con straordinario interesse e sorprendente vivacità. 
Sappiamo bene di non poterlo fare da soli. Abbiamo scelto un nome, comune, che impone la necessità di condividere. Vogliamo cominciare a farlo, in primo luogo, con chi ci legge e vuole aiutarci ad esistere. Ecco, di questo si tratta: scrivete il vostro nome accanto a quello di chi ha cominciato questa avventura e facciamo comune insieme.  

Intanto, dopo nove mesi di accurato silenzio, vi raccontiamo cosa ci passa per la testa e come pensiamo di affrontare l’anno che arriva, il 2013. La nostra sostenibilità, l’equilibrio - non solo economico - tra le risorse, potrebbe poggiare su tre proposte: Persone comuni, cioè ribelli è la più importante. È rivolta ai lettori che ci invieranno almeno una quota da 15 euro. Non abbiamo bisogno soltanto di quattrini ma di qualcosa in più. Vi chiediamo di aiutarci a scrivere e a disegnare comune, perciò abbiamo preparato un foglio (elettronico) bianco in cui metteremo quel che vi piace: un testo leggero e leggibile, la foto del giardino che avete strappato ai parcheggi, il graffito che vi ha conquistati, la ricetta dei biscotti della nonna, un epigramma contro Mario Draghi, la segnalazione di una manifestazione da non perdere, l’anagramma del vostro nome e quanto altro saprete inventare. 
Speriamo possa diventare un gioco, una parte importante del nostro menù che ci farà sentire da vicino le vostre passioni, la fantasia, l’ironia, la rabbia … Sarà un modo per metterci in comune ogni giorno e per tutto il 2013. Quindici euro è più o meno il costo di un libro, noi vi offriamo di leggerci per un anno: fa poco più di un euro al mese. Sappiamo bene che di questi tempi è un sacrificio ma è il prezzo della nostra indipendenza e di una piccola libertà.
Commūnica!cioè Metti in comune! in latino, servirà a promuovere iniziative pubbliche (corsi, meeting, progetti, concerti e altre cose ancora) sui temi che vogliamo approfondire. Se siete associazioni, realizzate progetti, azioni, iniziative, scriveteci. Stiamo formando una piccola associazione che si occuperà di questo, naturalmente in stretto rapporto con la redazione. Torneremo comunque a parlare presto della seconda proposta, che dovrebbe servire anche a raccogliere più o meno 25 mila euro per la nostra piccola impresa.
Consigli Comunali: 
niente liste “dal basso” per occupare istituzioni e rappresentare chi non vuole essere rappresentato, ovviamente. Se invece volete promuovere attività, iniziative o anche prodotti su comune, non esitate a farlo. La nostra porta s’è aperta anche per voi. Sarà un modo utile e intelligente per sostenerci e noi faremo di tutto per offrire uno spazio dignitoso e confortevole ai banner di ospiti selezionati in modo diretto (da noi) e molto, molto rigoroso. L’obiettivo è raccogliere così altri 20 mila euro. 
Che ve ne pare? Non è abbastanza assurdo? Forse lo è, ma noi siamo persone piuttosto comuni e non abbiamo saputo pensare qualcosa di meglio. In ogni caso, ci piacerebbe molto che, per una volta, lasciaste al suo destino il tasto “mi piace” e ci scriveste almeno due righe.

 Grazie.
INDIRIZZO


giovedì 3 gennaio 2013

Avviso ai partiti e alle liste


Avviso ai partiti e alle liste

Per una campagna elettorale trasparente e per una legislatura aperta alla Rete
I firmatari di questo appello sono convinti che il futuro del Paese passi anche attraverso la Rete e le sue straordinarie potenzialità di democrazia.
Chiediamo quindi a tutti i partiti, le liste e le coalizioni politiche, durante la campagna elettorale e, poi, in caso di elezione dei propri candidati:
1. di pubblicare online l’’elenco di tutte le candidature, offrendo a tutti i candidati una piattaforma web attraverso la quale aprirsi al dialogo e al confronto con i cittadini e presentarsi ai propri elettori con il proprio curriculum, le proprie idee e il proprio programma: massima trasparenza e apertura anche alle critiche dovranno essere irrinunciabili principi ispiratori della campagna elettorale online.
2. di dare pubblicità a tutte le riunioni politiche di vertice in live streaming e successiva archiviazione online, perché chi si candida alla guida del Paese non può e non deve avere niente da nascondere ai cittadini.
3. di garantire che tutti i candidati si impegnino, se eletti, a consultarsi costantemente attraverso strumenti telematici con i propri elettori, rispondendo settimanalmente online a interrogazioni pubbliche in livechat.
4. di impegnarsi nella prossima legislatura perché l’accesso a Internet diventi un diritto fondamentale del cittadino.
5. di impegnarsi perché la Rete sia davvero neutrale e sia vietato ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica ogni genere di attività di network management suscettibile di incidere sulla libertà degli utenti di accedere a ogni tipo di contenuto a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie.
6. di impegnarsi perché tutti i dati e le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni siano resi disponibili online, in tempo reale, in formato aperto e con una licenza che ne autorizzi l’uso da parte di tutti anche per finalità commerciali
7. di impegnarsi perché i tribunali (e tutte le autorità svolgenti funzioni giurisdizionali) rendano accessibili ai cittadini, online e gratuitamente,i testi integrali di tutte le proprie decisioni.
8. di impegnarsi a fare in modo che il diritto d’autore sia, anche in Rete, uno strumento di promozione della creazione e circolazione dei contenuti artistici, culturali ed informativi e non solo un vincolo e un impedimento.
9. di impegnarsi a garantire che nessun contenuto di carattere informativo possa essere rimosso dallo spazio pubblico telematico o reso inaccessibile in assenza di un ordine dell’’Autorità giudiziaria.
10. di impegnarsi nell’adozione delle politiche di governo aperto che vanno diffondendosi in tutto il mondo creando straordinari benefici in termini di trasparenza ed efficienza dell’attività della pubblica amministrazione e di rafforzamento e consolidamento della democrazia.


Valeria Abate, Video Maker
Alberto Abruzzese, Saggista e mediologo
Paolo Ainio, Imprenditore digitale
Lucia Annunziata, Direttore dell’Huffington Post Italia
Bruno Ballardini,Pubblicitario e scrittore
Giulio Base, Attore e regista
Ernesto Belisario, Avvocato e blogger, si occupa di diritto delle nuove tecnologie e Open Government
Francesco Benetti, Community manager, social media, web & video editor
Giovanni Boccia Artieri, Docente Sociologia dei new media e Internet Studies Università di Urbino Carlo Bo/blogger
Frieda Brioschi, Presidente Wikimedia Italia
Alessandro Capriccioli, blogger e attivista dei Radicali
CarloAlberto Carnevale Maffè, Docente, Bocconi University School of Management
Roberta Carlini, Giornalista
Fabrizio Cattaruzza, Dipendente pubblico, RSU-CGIL
Valerio Ceva Grimaldi, Giornalista, ex vicedirettore quotidiano Terra
Adriano Colafrancesco, Move On Italia
Giampaolo Colletti, Presidente FEMI – Federazione media digitale indipendente
Francesco Colonna, Giornalista
Salvatore Contino, Fotografo
Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia
Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan, docente universitario di Nuovi Media all’Università di Toronto e alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli
Ottavio Di Brizzi, Responsabile saggistica Rizzoli e docente Università di Bologna
Arturo Di Corinto, Saggista, psicologo cognitivo e responsabile del laboratorio Open Source alla Sapienza di Roma
Stefano Epifani, Docente di Comunicazione d’Impresa a La Sapienza di Roma
Piero Filotico, Socio cofondatore dell’Associazione La Questione Morale
Francesca Fornario, Giornalista e autrice satirica
Carlo Freccero, Autore televisivo e direttore di Rai4
Alessandro Gilioli, Giornalista e blogger di Piovono Rane
Peter Gomez, Direttore de IlFattoQuotidiano.it
Giuseppe Granieri, Docente all’università di Urbino, autore di ‘Blog generation’, ‘L’umanità accresciuta’ e ‘La società digitale’
Massimo Guastini, Presidente Art director club italiano
Marcello Guerra, Copromotore di Cambiare si può
Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione
Giulia Innocenzi, Giornalista di Servizio Pubblico
La Sora Cesira, Blogger e autrice satirica
Loredana Lipperini, Scrittrice
Vladimir Luxuria, Attrice ed ex deputato
Luigi Manconi, Presidente dell’Associazione A Buon Diritto
Gianfranco Mascia, Esperto di comunicazione on line e attivista
Federico Mello,Giornalista
Claudio Messora, Attivista e blogger di Byoblu
Fabio Mini, Generale a riposo, commentatore di questioni geopolitiche per Limes, La Repubblica e L’Espresso
Serenetta Monti, Attivista e sindacalista RSU-Zètema Unione Sindacale Italiana
Gianluca Neri, Imprenditore digitale e blogger
Luca Nicotra, Agorà digitale e Avaaz
Serena Nono, Artista
Maso Notarianni, Giornalista
Aldo Nove, Scrittore
Vittoria Pagliuca, Attivista Amnesty International, MoveOn Italia e Libera cittadinanza
Piergiorgio Paterlini, Scrittore e blogger
Marco Pierani, Responsabile affari istituzionali di Altroconsumo e blogger
Caterina Policaro,Docente, blogger, esperta di socialnetwork
Matteo Pucciarelli,Giornalista di Repubblica, saggista e blogger
Marco Quaranta, Violinista, attivista MoveOn Italia
Alessandro Robecchi, Autore satirico, scrittore, corsivista de Il Fatto
Ernesto Ruffini, Avvocato tributarista e blogger politico
Giacomo Russo Spena, Giornalista di Micromega
Luca Sappino, Giornalista
Roberto Scano, Presidente IWA (International Webmasters Association)
Tiziano Scarpa, Scrittore
Guido Scorza, Presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, Avvocato, Docente universitario e blogger
Elena Stancanelli,Scrittrice
Francesca Terzoni,Avvocato e attivista per i diritti civili
Mattia Toaldo, Ricercatore, University of London
Emanuele Toscano, Sociologo
Gianni Vattimo, Filosofo ed eurodeputato
Loris Viari, Blogger, attivista

martedì 1 gennaio 2013

Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione


« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. »


65 anni fa, il 1 gennaio 1948, entrava in vigore l' attuale Costituzione della Repubblica Italiana.
Ispirata a principi di Democrazia, Libertà, eguali diritti e doveri per tutti i cittadini .

Qualsiasi commento a cosa sono stati questi 65 anni riferiti alla nostra Costituzione e alla sua attuazione sono davanti gli occhi di tutti. Dal lavoro agli interventi militari.

Ultima violenza fatta su questo importante documento condiviso, è il "pareggio di bilancio", che a tutti gli effetti è una cessione di sovranità a favore di organismi esterni al Nostro sistema Paese.

Difendiamo anche col voto la nostra Costituzione. 

Loris


BEGIN

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