il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



domenica 19 luglio 2009

DALLA BINETTI A GRILLO PASSANDO PER BARBIE E BIG JIM

Oggi ho avuto la brillante idea di ascoltare la Serracchiani e sono arrivato alla conclusione che non consulta Wikipedia.
Definizione A) di “Partito” Un partito politico è un'associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali dello gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari.
A questo punto direi che è evidente che forse su cose marginali ci possano essere delle differenze e quindi anche giuste mediazioni ma su cose fondamentali il problema proprio non si pone. Vogliamo ipotizzare tra quelli fondamentali quelli etici?
Vita, morte, concepimento, inseminazione e diverse branchie della ricerca come abbiamo potuto constatare recentemente? Vedo decisamente male pensare che sulla pelle degli altri possa esserci mediazione. Aborto a metà? Testamento biologico diocesano? (se lavoravi l’amianto chiudiamo un occhio e sbrigati a morire che così costi meno alla sanità pubblica).
Cara Serracchiani il “volemmose bene” in questo caso non si riesce ad applicare e per quanto si può essere bravi o si è mosche o su per gli specchi noi umani non riusciamo ad andarci, a meno di non rischiare disastri.
Sempre per usare la cultura diffusa da Wikipedia (anche se è sconsigliabile raffidarsi solo a questo tipo di consultazione) ritroviamo una definizione di Max Weber : per partiti si debbono intendere le associazioni costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi possibilità per il perseguimento di fini oggettivi e/o per il perseguimento di vantaggi personali .
In questa definizione credo riusciamo tuttavia ritrovare una attinenza più calzante alla realtà odierna in maniera sicuramente generalizzata, ma, in assoluto, ritengo che abbiamo una fedele riproduzione dell’attuale situazione del PD.
Si riuscirebbero a comprendere le varie cordate finalizzate alla conduzione di un partito con l’aspirazione del PD? Si riuscirebbe a comprendere perché prima hanno voluto fondersi a freddo se non per riuscire ad ottenere una parvenza di consenso e quindi attraverso i risultati elettorali gestire lo stato?
A questo punto possono diventare credibili le parole della Serracchiani che dice di volere un partito che va dalla Binetti a Grillo, voglio anzi aggiungere che dovrebbe passare anche attraverso la Barbie e Big jim e dopo possiamo pure tutti anestetizzarci che un “simpatico” Franceschini o un “vetero” Dalema ci penseranno loro.
Non è che dal fronte dei “grandi valori” arrivino segnali degni di fremiti o impulsi che azionino reconditi e sperduti neuroni in sonno, nelle due formazioni che si collocano alla sinistra del PD permane in una la orgasmica staticità in attesa di trovare spazi adeguati per assecondare e spartire loculi di potere o presunto tale col PD stesso. Ne è stata la riprova la comprovata incapacità o volontà a concretizzare un percorso politico autonomo.
L’altro raggruppamento ha la presunzione cingendosi col drappo rosso di voler testimoniare una presenza comunista anticapitalista. Già diverso tempo fa ho affermato che non siamo uomini di culto che dobbiamo rendere testimonianza, e, visto che l’impegno che ci poniamo è quello politico, forse il dovere di rapportarci con quella che è non solo la realtà storica ma l’attuale realtà sociale diventa imprescindibile.
Tutto ciò che ho però precedentemente scritto porta ad alcune riflessioni a mio parere inevitabili: “Non è che il “sistema” partito nato con l’intento di rappresentare soprattutto blocchi sociali ben definiti, oggi non trovi più corrispondenza in quanto quei blocchi sociali sono enormemente modificati?
Ha senso parlare di Sinistra se non ci poniamo come primo obbiettivo il riparametrare l’approccio scientifico alla lettura e all’analisi della società attuale cogliendo le inevitabili differenze dalla società in cui la sinistra storica che conosciamo è nata?
Le differenti e fin troppo atomizzate realtà sociali che interreagiscono sui territori connettendosi alla rete sociale del territorio stesso troveranno rappresentanza o delega? E, dovranno trovare rappresentanza o delega?
Credo proprio che sia terminato il tempo in cui un Massimo Dalema bambino scriveva e leggeva donando un mazzo di fiori una lettera di augurio a P. Togliatti in occasione del suo sessantesimo compleanno , iniziando lui in quel momento, come del resto anche in altri partiti l’autorigenerazione di una vera e propria (ho sempre rifiutato questo termine in questo contesto) Classe politica.
Il nuovo non può essere semplicemente un rimescolamento del vecchio.
Loris

6 commenti:

Matteo ha detto...

Il Pd NON è un partito, è semplicemente un idea astratta che esiste nell'iperuranio e che ha poco a che fare con la realtà concreta. Anzi, non sta nemmeno lì perché sarebbe fare un torto a Platone. Diciamo semplicemente che è inesistente.
Il partito è l'unico strumento che possa garantire lo svolgimento della vita democratica nell'attuale società, il problema di oggi è proprio che mancano partiti veri.

loris ha detto...

personalmente non credo che il tutto si possa concentrare sulla testa del PD come inconsistenza e inesistenza di una politica. Penso che però il sistema partito così concepiti come da oltre un secolo fa sia superato, esaurito il suo compito in quanto le mutazioni sociali hanno spostato quelli che erano i blocchi sociali di riferimento su piani politici differenti.
Insieme ad una nuova analisi sociale credo indispensabile un modo diverso della gestione del "partito" su una base partecipata e condivisa forse addirittura privilegiando nelle dinamiche interne la delega anzichè la rappresentanza.

il Russo ha detto...

La Serracchiona paga il dazio di trovarsi sotto scacco contro i dalemoidi e di cercar di piacere a tutti, per quanto promettente non ci si può trovare da un giorno all'altro a disquisire su tutto e tutti senza incorrerein topiche colossali...
Per quel che riguarda la sinistra che dire? E' un momentaccio e grande è la confusione sotto i cieli, continuiamo a remare e stiamo a vedere dove si arriva.

Kolpola ha detto...

Compagno,sono kolpola mi iscrivo al tuo blog.
Per favore fallo anche tu e aiuta il mio neonato blog a crescere.
Grazie mille...
saluti rossi

Adriano Smaldone ha detto...

beppe grillo e l'unica salvezza per tutti noi però ovviamente lui ci mette il suo noi ci dobbiamo mettere il nostro se no le parole servono solo per non far silenzio e i politici questo vogliono

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

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