il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



lunedì 7 settembre 2009

Perché sarò a Roma a manifestare per la libertà di stampa


..il 19 Settembre scenderò un’altra volta a Roma per dare sostegno alla protesta che vedrà la stragrande parte del mondo dell’informazione manifestare a sostegno della libertà di stampa. Le mie modalità saranno quelle di tanti democratici che sentono quanto alta sia l’emergenza democratica in presenza di questo governo e del suo Premier , il piduista tessera 1816, Silvio Berlusconi.
Mi spiace non poter rispondere alle accuse rivolte ai “Cattocomunismi”, senza nulla togliere ai cattolici io sono solo Comunista, e a volte mi rendo conto che vado anche oltre, ma , mi auguro che al mio fianco possano ,e non ho dubbi a riguardo, esserci cattolici come Don Gallo, Don Paolo Farinella e tanti altri che onorano la loro religione lottando per i diritti civili e per la libertà di espressione. Saremo sicuramente a quel punto una banda di Cattocomunismi con nostra grande soddisfazione di condivisione di alti valori democratici quali le forze migliori e di massa del mondo cattolico e comunista hanno sempre saputo difendere specialmente contro la canaglia fascista.
Voglio ricordare a tal proposito cosa diceva E.Berlinguer su quel triste palco a padova nel giugno dell'84 quando rivendicava la capacità di lotta dei comunisti per garantire le liberta e i diritti democratici per tutti, non solo per loro in quanto opposizione ma anche per chi la pensava in modo diverso.

Sarò a Roma senza fare dei distinguo come alcuni, che già oggi, cercano di motivare il perché o il perché no non verranno a Roma o se forse verranno arriveranno sull’onda dei si ma, o dei però.

Sarò a Roma perché ritengo un’offesa all’intelligenza degli italiani pensare che un Premier riesca solo a far produrre “lodi” di varia natura al fine di poter evitare di essere sottoposto a qualsiasi procedimento penale, ritardando di fatto l’andamento della giustizia nei casi che lo riguardano offendendo il senso di legalità che dovrebbero contraddistinguere le più alte Cariche dello Stato.

Sarò anche a Roma per sapere la verità su quei clandestini respinti verso la Libia. Voglio sapere se tra di loro c’era qualcuno che sfuggiva alle guerre, se c’erano degli aventi diritto d’asilo come prevede la convenzione. Devo saperlo, perché gia sarebbe grave di per se il concetto del respingimento che necessita attrezzarsi per formulare eventuali denunce nei confronti di chi in di questa epurazione etnica ne ha fatto un vanto. Deve rispondere sui lager libici.

E deve rispondere infine a tutte le domande che repubblica in questi giorni, e da mesi, continua, a rivolgere al Premier .

Scendo in piazza perché sono assolutamente convinto che S Berlusconi rappresenta un pericolo non solo per l’Italia ma dell’Europa stessa.
Loris


Tutti a Roma il 19 settembre per la libertà di stampa.
Impediamo il consolidarsi di un regime illiberale



5 commenti:

amatamari© ha detto...

Da brava cattocomunista - come il nostro premier ha etichettato tutte le persone che vorrebbero una libera informazione - partecipo anche io.

Pierprandi ha detto...

Temo che ci vedremo di nuono in quel di Roma caro Loris.... A presto

il monticiano ha detto...

Se tutto va come spero che vada c'incontreremo di nuovo a Roma sabato 19 settembre.
Ciao, a presto.

ros ha detto...

E io anche se non fisicamente (e non sai quanto mi dispiace) sarò con te, caro Loris.

Audrey ha detto...

La prassi, ormai consolidata, da parte di una certa "sinistra" di andare avanti con i "se", i "ma", i "però", perdendosi in un mare di distinguo e obiezioni sterili, sta logorando e desertificando l'area.
Davanti a certi attacchi diretti ed espliciti alle più elemementari libertà garantite dalla nostra Costituzione, non ci sono e NON CI DEVONO ESSERE "se", "ma", "però".
O NON si è sinistra.
Si è ALTRO.
E lo spieghino, poi, a NOI elettori, alla cosiddetta e "famosa" base, dove stavano mentre la libertà era (è) sotto attacco da parte del ns. beneamato Premier, invece di stare sulle barricate a difenderla.
Forse ad un banchetto a sbranarsi i pochi, ultimi, miseri bocconi di potere rimasti.

BEGIN

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