il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



martedì 15 dicembre 2009

DA OGGI QUESTO BLOG E' A RISCHIO OSCURAMENTO PER ISTIGAZIONE ALLA VERITA'

A parte un commento all’attento post sul blog di Alessandro Tauro ho preferito tacere e riflettere sulla situazione kafkiana che si è venuta a determinare dopo il ferimento di Berlusconi.
Purtroppo spesso accadono fatti in cui psicolabili si rendono protagonisti di “crimini” nei confronti di soggetti comunque più deboli, ma non per questo vengono palesati complotti, terrorismo, o attacchi al cuore dello stato.
Sicuramente sarebbe più semplice dimostrare che una trasmissione a base di tette e culi, magari su una rete mediaset, è in grado di scatenare pulsioni sessuali violente nei confronti di donne, meglio se isolate, che lo scontro politico sia stato l’elemento scatenante per una reazione da parte di uno psicolabile nei confronti del premier protetto dalla sua scorta.
L’origine, fortunatamente lombarda, del lanciatore di souvenir toglie di torno qualsiasi ipotesi di terrorismo islamico.
Al di la dei deliri di una parte della stampa di destra e di replicanti esponenti del centro-destra la risposta al quesito che poneva Alessandro Tauro nel suo post inizia a trovare oggi purtroppo risposte evidenti e sicuramente preoccupanti.
Dopo le iniezioni di “bontà” del ministro degli interni nei confronti di extracomunitari in cerca di asilo, il maglio della censura è sempre più pressante, consapevoli del consenso mediatico al quale sono andati incontro con l’addomesticazione delle televisioni pubbliche e private e nel terrore che l’informazione alternativa scardini il castello di menzogne che è stato messo in piedi, l’obiettivo internet ritorna prioritario per chi la democrazia la ritiene un optional per mascherare le proprie mire repressive, autoritarie, da stato di polizia .
Non solo sulla libera circolazione delle idee il ministro leghista sembra voler mettere un freno, ma pure sulla libertà di manifestare pubblicamente le proprie idee e il proprio dissenso. Per essere più chiari stiamo tornando lentamente solo ed esclusivamente alle manifestazioni e alla stampa di regime.
Nuovamente vergognosi sono stati gli attacchi nei confronti dei magistrati che hanno inchieste in corso che riguardano Berlusconi.

Considerando la completa inesistenza di qualsivoglia connessione tra il lanciatore di souvenir e gli oppositori di Berlusconi, viste le acrobatiche e patetiche manovre per imputargliele, voglio fare io delle considerazioni rifacendomi semplicemente a quella pagina infausta della nostra storia che si chiama “dittatura fascista”. Dopo l’attentato a Mussolini del 31 ottobre 1926 in Italia furono emanate le “leggi speciali per la sicurezza dello stato” che costarono la vita, l’esilio e il confino a comunisti, liberali, democratici, più semplicemente ad Antifascisti.
Sulla responsabilità di Zamboni (anarchico di 16 anni) emersero molti dubbi che non fu possibile chiarire in quanto fu linciato a tempo di record dai gerarchi fascisti presenti.
Una delle tesi fu che a organizzare l’attentato fosse stato Arpinati , podestà di Bologna successivamente sottosegretario agli interni. Un’altra che fu lo stesso Mussolini a procurarsi un miracoloso attentato, da cui ne uscì indenne, per promulgare le infami leggi speciali. Nel 1930 Arpinati fu esautorato dagli incarichi da Starace e inviato al confino.
Ps. Ultime notizie: a quasi 48 ore dal fatto esce un sorprendente testimone che ancor prima che agli inquirenti riferisce alla stampa di aver avuto l’impressione di un cambio di mano dell’oggetto del misfatto facendo presupporre quindi un complotto. Essendo un esponente del pdl mi domando perché ha permesso che un eventuale complice avesse eventualmente 48 ore di vantaggio rispetto agli inquirenti per mettersi al sicuro.

8 commenti:

il monticiano ha detto...

Caro Loris si prevedono tempi bui.
Stiamo ritornando indietro a passi da gigante.
Non aspettavano altro, gli basta anche il gesto di un folle.

Alessandro Tauro ha detto...

Il tuo post qui presente è parecchio più attento, lucido e profondo del mio, e lo dico senza alcuna tentazione di piaggeria.

Le leggi restrittive sull'utilizzo del web e sul diritto alla libera manifestazione del pensiero sono terribilmente preoccupanti. E solo dall'attenta lettura dei vari articoli potremo comprenderne l'entità.
Ma è altrettanto grave, indipendentemente da ciò che approverà il governo tra 2 giorni, la considerazione che vi è alla base. Ovverosia, la responsabilità indiretta di web e pacifiche contestazioni nell'esecuzione del gesto di un folle.

La riflessione sul nuovo presunto testimone è quantomai condivisibile. 48 ore di tempo e spunta fuori un tizio che racconta di aver visto un possibile complice. 48 ore. Alla faccia della gravità dei fatti.

Se non altro mi rincuora la posizione di Fini di quest'oggi. Non tanto per la dichiarazione in sé, che mi sembra semplicemente di buon senso, ma per l'assenza di timori nell'esprimere, in queste ore così surrealistiche, un pensiero che contiene una critica operativa ad una scelta del governo.

Soprattutto perché fatta da un collega di partito della "vittima".
Questo mi rasserena sui miei timori di forzata reverenza a cui avremmo dovuto assistere in questi giorni.

Scusa per il commento abbastanza prolungato, ma su certe questioni più si è attenti nella scelta delle parole giuste e meglio è!

loris ha detto...

@ALDO-Dicono che alla fine della notte c'è sempre l'alba. Io ho la sensazione di essere a capo-nord a dicembre e che apparentemente la notte non finisce mai.
@Alessandro-Siamo sempre attenti a ciò che scriviamo reciprocamente con una certa sintonia di interpretazione.Hai avuto coraggio e ponderatezza nello scrivere nell'immediato il tuo post e con i miei tempi partendo proprio da ciò che hai scritto tu ho tentato di allargare il ragionamento.
ps. non preoccuparti mai della lunghezza del commento.

Leandro Giovannini ha detto...

Nubi oscure all'orizzonte, stiamo avvicinandosi a grandi passi verso l'Argentina, quella dei generali e quella della bancarotta.

ITALIA IN BANCAROTTA: DEBITO PUBBLICO SALE AL 141.6% DEL PIL, NUOVO MASSIMO STORICO
di WSI
Secondo i dati Bankitalia, a ottobre il debito si e' attestato a 1.801 miliardi di euro, rispetto a un pil di 1.272 miliardi. In un mese, tra settembre e ottobre, il debito e' cresciuto di 15 miliardi. Allarme rosso e tendenza al peggioramento.

Anonimo ha detto...

Siamo ad un passo dalla santità:
SILVIO MARTIRE

Gap ha detto...

Anche non per sua volontà è riuscito ancora una volta a oscurare i problemi italiani. La tua ricostruzione è perfetta e non ci sarebbe nulla da aggiungere. Ricordi i post su "Italiani brava gente?" e sulla creazione del consenso? Ecco ci siamo arrivati.
Bello parlare dell'Iran e della Birmania ma per loro sono solo l'esempio da seguire.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

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