Freedom Flotilla Italia – Comunicato stampa 1 luglio 2011
La nave Statunitense “Audacity of Hope” ha deciso di tenere fede al proprio nome ed è salpata, per essere bloccata dopo un quarto d’ora di navigazione dalle autorità portuali greche che hanno intimato agli attivisti di tornare in porto ad Atene minacciando l’equipaggio ed i passeggeri con le armi. Stesso tentativo e stesso esito per la nave canadese Taharir. Intanto una nota del Ministero per la sicurezza interna greco mostra tutta la subalternità del governo di Papandreou alle politiche israeliane, dichiarando che la Grecia vieta alle barche della Freedom Flotilla 2 di salpare per Gaza. Nel mare greco, in queste ore, si sta giocando un vero e proprio braccio di ferro tra i sostenitori del diritto internazionale e quelli del diritto di Israele, diritti che come è dimostrato sin dalla nascita dello Stato di Israele non fanno che confliggere. Come ignora Gianni Letta che risponde alla sollecitazione della Freedom Flotilla Italia con un comunicato dove dice che non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani diretti a Gaza “…trattandosi di iniziative in violazione della vigente normativa israeliana”. “Non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a portare a termine la missione, non solo umanitaria, ma soprattutto politica di fare approdare le navi a Gaza. L’obiettivo è quello di rompere un assedio che si protrae da troppo tempo ai danni di una popolazione che subisce una punizione collettiva, laddove sono proprio il diritto internazionale, le convenzioni e i trattati, nati per salvaguardare le popolazioni oppresse, ad affermare che tutto questo oltre a essere inumano, è fuorilegge.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok . Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
3 commenti:
condivido rabbia ed indignazione... solo mi chiedo: non possono salpare dal Pireo verso Cipro o qualche altro porto amico e poi da là dirigersi verso Gaza? e poi un'altra cosa: non sarei così dura nei confronti dei Greci, che hanno un sacco di problemi di sopravvivenza... certo non approvo il loro governo, ma se il popolo greco non si mette in testa di agire come hanno fatto gli Islandesi (e questo vale anche per noi, per i Portoghesi e tanti altri, direi tutti) non mi pare possibile che la situazione cambi a favore dei diritti (se non quelli di Israele e dei soliti noti, ma quelli non son più diritti, son privilegi arbitrari, secondo me). Grazie Loris.
Lunedì a Roma e in diverse altre città nel pomeriggio ci saranno mobilitazioni per fare pressione sulle autorità greche e cercare di sbloccare la partenza. Io sarò a Milano per un presidio sotto al consolato.
Facciamoci sentire e non lasciamo mai sola nemmeno per un momento la Freedom Flotilla.
Sabato sono venuta a Genova per l'amianto e con mia grande sorpresa ho scoperto una città viva a livello culturale e sociale, i miei complimenti!
Sicuramente ci ritornerò , un caro saluto
Posta un commento