La Lista Doria
partecipa alla manifestazione contro le politiche sanitarie della Regione
Liguria.
Nell’area
metropolitana Genovese i servizi territoriali di assistenza sanitaria di
base allo stato attuale non sono in
grado di rispondere in maniera completa ed efficace alla crescente domanda di
assistenza dei pazienti con problemi “acuti” relativamente non complessi.
Nella
attuale situazione, una valutazione medica clinica e strumentale fruibile in
tempi rapidi e senza vincoli di orario è appannaggio esclusivo dei servizi di
Pronto soccorso e dei Primo intervento della nostra città.
Il
sovraffollamento e l’abuso di tali servizi è imputabile in buona parte alla
mancanza di percorsi assistenziali alternativi sul territorio.
L’eccessivo
carico di lavoro e l’elevatissimo rischio clinico in ambito di medicina
d’urgenza, innesca inoltre il
ricorso ad esami strumentali che
gravano la collettività di un costo ormai insostenibile.
Per
tali motivi riteniamo che la riorganizzazione del servizio di emergenza ed il
ridimensionamento dei punti di assistenza clinica d’urgenza ospedaliera non
possano prescindere da una capillare, seria e articolata organizzazione del un
servizio medico di base in Centri Sanitari territoriali dotati di personale di medicina di base
organizzato ed attivo sulle 24 ore, personale infermieristico, disponibilità di
diagnostica laboratoristica e strumentale di base (ecografia ed
elettrocardiografia) possibilità di consulenza specialistica e collegamento in
rete con i servizi ospedalieri per la condivisione di materiale diagnostico e
documentazione clinica.
Riteniamo
inoltre che per assumere caratteri di equità e sostenibilità sociale le visite mediche e
specialistiche, erogate dagli ospedali in regime di urgenza (P.S. e P.I)
debbano essere sottoposti a tariffazione sommatoria di ogni singola
prestazione.
Una
pianificazione sanitaria regionale adeguata impone che alla chiusura degli
ospedali periferici nelle zona Nord e Ponente genovese, faccia riscontro la contestuale apertura di
tali centri sanitari territoriali, pena il
collasso del servizio di Pronto
soccorso dell’Ospedale Villa Scassi e la creazione di una lacuna assistenziale
che inevitabilmente avrà drammatico riverbero sulla salute della comunità
genovese.
Pare
infine irresponsabile nell’attuale contesto economico e sociale riproporre
l’investimento di ingente capitale nella ricostruzione di un nuovo e meno
capiente ospedale Galliera.
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