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Cari amici, dopo quanto è avvenuto in Consiglio Comunale Martedì scorso durante la discussione sulle mozioni relative alla Gronda Autostradale di Ponente, ci sentiamo in dovere di ribadire la nostra posizione e le sue ragioni.
Innanzitutto, il processo per la costruzione della Gronda NON è stato avviato dalla mozione di Martedì scorso ma dall'Amministrazione precedente, la quale aveva consentito l’avvio delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale che il Ministero farà pervenire entro fine anno.
Se tale la valutazione fosse positiva, il Ministero avvierebbe l'istruttoria per la Conferenza dei Servizi, dove discutere di cantieri, opere compensative e di tutto quello che servirebbe per la realizzazione dell’opera.
Va poi ricordato che anche la Regione Liguria ha già dato proprio via libera all'opera nell'Aprile 2011 firmando il Protocollo d'intesa insieme al Ministero, Provincia e Comune di Genova, ANAS, Autorità Portuale ed Austroade per l'Italia (vedi link in fondo)
L'importante NOVITA introdotta invece dalla nostra mozione è l'impegno del Sindaco e della Giunta ad avviare gli approfondimenti PRIMA di andare alla conferenza dei servizi attraverso una commissione tecnica che faccia una valutazione costi/benefici. Solo DOPO Sindaco e la Giunta, e confido anche il Consiglio, avranno gli strumenti per potersi assumere la responsabilità di decidere se rifiutare tutto o andare avanti.
Tutto il resto è demagogia. Deve essere chiaro che se il Sindaco non avesse messo questo impegno nel programma e non avesse vinto, la Gronda non sarebbe stata messa nemmeno in discussione.
La posizione della Lista Doria di mantenere una maggioranza pur manifestando tutte le perplessità è quanto possiamo fare per riuscire a riaprire il dibattito con la città.
Fermare un processo decisamente avviato come questo non è per niente facile ma ci stiamo provando, affrontando tutti i rischi che questo comporta, mettendoci la faccia ed assumendoci tutte le responsabilità.
Non possiamo permetterci nessun giochetto mediatico del genere "duri e puri", come sta facendo qualcuno tra i consiglieri "amici", per sperare di attrarre qualche voto in più alle prossime elezioni.
È troppo facile sfilarsi quando il proprio voto non va ad inficiare alcun cambiamento; è più difficile tentare di mantenere la barca in rotta dentro la tempesta.
Il naufragio porterebbe a mettere a repentaglio qualunque speranza di una "terra promessa" e noi oggi quella speranza la vogliamo ancora avere.
Enrico Pignone
Capogruppo Lista Doria
Cons. Com. Genova
3 commenti:
Mi sembra giusto e necessario fare un po' di chiarezza, partendo dai fatti e non da elucubrazioni speculative ed alcune volte anche strumentali (purtroppo)...
Nessuna volontà di fare inutili polemiche, Enrico Pignone è un caro amico e condividiamo da anni le stesse lotte a tutela di salute e territorio, in cuor mio "pretendevo" da lui (e gli altri 5 della lista) un voto chiaro CONTRO la gronda non un astensione.
A Loris Viari, caro amico anche lui, ricordo che Noi insieme abbiamo firmato l'impegno per la ripubblicizzazione dell' acqua mentre Doria NO.
Solo parole senza nessun seguito pratico, il sindaco deve uscire da questo stato di ambiguità sopratutto quando il "nemico" vuole ACCELLERARE su decisioni che vanno a cambiare in peggio la vita di intere comunità.
In sala rossa si è sentito dire che la Valpolceverà è FUORI CITTA'! altro che Città metropolitana e Smart City!
Chi ha preso posizione in campagna elettorale contro queste "soluzioni di progresso" deve votare CONTRO! senza se e senza ma...parafrasando Farello e Campora.
Ricordo a tutti che nel programma di Doria c'è il meglio del meglio sulla sostenibilità ambientale per un moderno e virtuoso ciclo dei rifiuti lasciando ...DA PARTE.... la SOLUZIONE FINALE (inceneritore) che si discuterà il 3 Ottobre in commissione monotematica a Tursi chiesta dalle destre non vorrei che finisse come per la GRONDA.
Purtroppo l'assessore Garotta ha un piano industriale che punta ancora su discarica e percentuali minime di RD, lei stessa ha asserito che ...implementerà la raccolta differenziata del 15% in 5 anni, significa un MISERO 3% l'anno, quando gli obblighi di legge ci impongono ALMENO il raggiungimento del 65% per la fine del 2012.
ho seguito quello che fu il Dèbat-public sulla gronda, e ho iniziato in quell'occasione ad occuparmi di "Democrazia Partecipativa". Proprio perchè maggiore è la "Voce" e più semplice è arrivare a soluzioni condivise, penso che lasciare il cerino in mano sia uno sport che non interessa non solo al consiglio comunale, ma a tutto lo schieramento della sinistra genovese, a tutta Genova.
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