il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



sabato 3 novembre 2012

GENOVA - 4 novembre la morte arriva col Fereggiano


Rio Fereggiano marzo 2010





Rio Fereggiano 4 novembre 2012



MEA CULPA...

Genova - Stanco per il lavoro svolto in queste ore in aiuto di chi ha perso tutto o subito danni, il presidente del municipio Media Val Bisagno, Agostino Gianelli, si lascia andare a una confessione a Radio19: «L’anno scorso quando fecero i lavori sul Fereggiano, dissi che era un progetto di messa in sicurezza ottimale. Oggi faccio il mea culpa: fu un grave errore di valutazione. Non si possono cementificare i corsi d’acqua per fare parcheggi, i lavori hanno creato un’accelerazione delle acque. Vorrei che altri politici facessero autocritica».

3 commenti:

mr.Hyde ha detto...

Non si puo' imbrigliare la natura! Molto spesso e volentieri son stati trasformati degli antichi corsi d'acqua in strade, parcheggi pertinenze o addirittura, nella piu' folle delle ipotesi vi si è costruito sopra! Mentre assistevo con angoscia al drammatico video che proponi, pensavo 'sono pazzi, questo è un canale di gronda, vi sono enormi quantità d'acqua che arrivano dagli sbocchi laterali quindi raccoglie le sue acque e quelle di altri canali a monte'..Poi ho guardato il video successivo di ammissione di colpa e ho avuto conferma di quello che è una drammatica evidenza di una scelta d'intervento sbagliata!

loris ha detto...

Voglio precisare una cosa, che nella sintesi dell'intervista scritta a Giannelli forse non emerge: Giannelli non ha avuto nessuna responsabilità ne diretta ne indiretta su quella presunta "messa in sicurezza" del Fereggiano in quanto lui è Presidente del municipio IV mentre il Fereggiano cade sotto la giurisdizione del III. La sua è una presa di coscienza come "pubblico amministratore" che troppo spesso in virtù della modernità e della visibilità che porta un'opera pubblica può cedere alle lusinghe del cemento. E' un onesto atto di resa nei confronti di una politica genovese e ligure che incurante della devastazione del territorio ha fatto della cementificazione la sua bandiera.
Significativo è che uno degli ultimi "allerta meteo" fosse non per le quantità di pioggia o vento che potevano esserci ma rispetto ad un "pericolo frane"

mr.Hyde ha detto...

Dopo aver lasciato il mio commento ho anche ascoltato tutta l'intervista a Giannelli e mi sono reso conto che il suo rammarico riguardava una sua dichiarazione rispetto alla opere realizzate, che all'epoca aveva definito una valida messa in sicurezza, che poi non si è rilevata tale. L' intervista mette in risalto la buona fede e l'onestà dell'amministratore che si sente coinvolto, pur non essendo responsabile.Essendo uno stralcio, quest'ultimo importante particolare non viene subito percepito, per cui hai fatto bene a precisare.

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