Che meraviglia che a lanciare una mobilitazione così creativa e planetaria sia una donna e che donna: Eve Ensler , autrice dei monologhi della Vagina. A danzare saranno milioni e milioni di corpi di donne, quegli stessi corpi che una volta o più nella vita incrociano la violenza o la paura della violenza.Ballare nelle piazze, nelle scuole, nei posti di lavoro, in tutti i luoghi, sarà il segnale di unacontrarietà planetaria alla violenza sulle donne. Ciascuna di noi con il ballo darà il senso di quella libertà agita, con musicalità vibrante, dal nostro corpo. Mobilitiamo tante donne e contribuiamo a questa lotta globale, perché la violenza contro le donne è il segno purtroppo di una crisi globale ed è necessario che gli uomini ne riconoscano la gravità.
Bisogna, dunque, che anche tanti uomini aderiscano a “One Billion Rising” e che appoggino con convinzione questa festa danzante planetaria, per dire no al femminicidio. Così il giorno di San Valentino, festa degli innamorati, potrà declinarsi in un nuovo giorno di festeggiamento della sacralità del corpo di ogni donna, libero per sempre da ogni violenza. Un sogno? No, un obiettivo da raggiungere che ha un significato straordinariamente politico. Come sostenitrice di Rivoluzione Civile, il giorno 14 febbraio sosterrò i luoghi di “One Billion Rising” nella mia città, così come sosterrò con il mio attento impegno tutti gli interventi necessari a spezzare quelle catene che ancora circondano i corpi di troppe donne e fermare la tragica e numerosa sequenza della morte per mano della violenza maschile.
Giovanna Marano
Candidata alla Camera dei deputati per Rivoluzione Civile
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