il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



mercoledì 13 maggio 2009

STUDENTI CLANDESTINI EVASORI FISCALI


Ai maschi facevano abbassare i pantaloni e le mutande per vedere se erano circoncisi ora gli chiedono il codice fiscale.
Con questo sistema per lo meno non avranno da porsi il problema con le femmine.
Quello che era uscito dalla porta principale per i presidi spia sta rientrando dalla finestra.
Una circolare del ministero della pubblica istruzione prevede che quelli che sino a ieri erano dati statistici delle scuole ,numero studenti, promossi, bocciati, rimandati e quant’altro dall’anno in corso adducendo incongruenze puramente burocratiche richiede, finalizzata all’aggiornamento dell’anagrafe nazionale degli studenti, un ulteriore dato : l’iscrizione all’anagrafe tributaria vulgo il CODICE FISCALE.
Dalla circolare si rileva che le scuole dovranno inviare i dati all’agenzia delle entrate e attendere che i dati siano validati dall’agenzia stessa. (pare da una successiva circolare, forse nel timore che possano esserci resistenze da parte degli operatori scolastici, che l’invio lo fa direttamente il ministero).


La circolare è consultabile ciccando sulla foto della stessa.
Da questa perla di burocratichese cosa si evince.
Che i dati non riguardano solo gli studenti in procinto di esami ma bensì tutti.
Che attraverso la richiesta e la verifica di validità all’agenzia delle entrate oltre a procedere ad una ulteriore schedatura degli studenti si vuole evidenziare la posizione degli studenti figli di “irregolari”.
Guardiamo se ora giustificano la richiesta perché gli studenti sono noti evasori fiscali e produttori di reddito!!!!! Vergogna Gelmini
Continuiamo la lotta contro il buio della ragione.
No allo stato di polizia.



ABBASSO LO STATO DI POLIZIA - Domenique Grange

18 commenti:

Marte ha detto...

Anche se stavolta non c'è stato un invito esplicito ho deciso autonomamente di linkarti dentro il post di oggi.

La canzone è un gentile omaggio.

(i casi sono due: o non li fanno andare a scuola, o non li prendono a lavorare)

Aride ha detto...

La Gelmini nuoce gravemente ai bambini. No ad uno stato di polizia, no ad uno stato fascista, no ad uno stato razzista.

loris ha detto...

Grazie Marte, fallo tranquillamente tutte le volte che lo ritieni opportuno.
@Aride - Possiamo ribatezzare come Ministero della Pubblica Distruzione della Ragione.

Mi spiace aver scritto una mezza verità nell'ultimo commento del post precedente quando ho aggiunto che era analogo al commento che avevo fatto su "l'Altro" il nuovo giornale diretto da Sansonetti. La mezza verità sta nel fatto che sicuramente problemi tecnici hanno impedito al mio commento sul giornale on line di essere pubblicato. Peccato, perchè tempi di moderazione un po troppo lunghi e commenti che si disperdono fanno sentire un po meno libero un giornale che si rivolge alla sinistra. O No?!

luly ha detto...

Vergogna Gelmini, davvero. Ma come si può pensare di prendersela con i ragazzi, con gli studenti?
Sono rimasta senza parole, l'altra sera, durante un incontro a scuola, quando alcuni genitori dell'istituto, parlando in disparte, dicevano: "questi bambini stranieri rovinano le classi, sono sempre i primi in graduatoria (riferendosi alle iscrizioni), è un macello".
E' una tragedia, invece, pensare che in giro ci siano ancora persone che la pensano in questo modo. Io ho cinque bambini stranieri in classe e la mia esperienza, che esula dal mio credo politico, è che questi ragazzini rappresentano la ricchezza del nostro gruppo-classe.
Il codice fiscale....e poi ci parlano di intercultura, di progetti solidali.
Menzogne.Inganni.
Loris, mi scuso per il mio troppo scrivere, avrei continuato. Il fatto è che mi ci sento dentro fino al collo.
Saluti da una napoletana nell' Urbe:)

loris ha detto...

Cara Luly,
non farti mai scrupolo di scrivere troppo specialmente parlando con cognizione di causa.

Ne approfitto per segnalare che stanno arrivando le prime adesioni all'appello antirazzista per il diritto d'asilo e di accoglienza. Le ho riportate e le riporterò alla fine del post dell'appello.

elena ha detto...

Non posso dire di essere stupita, soprattutto dopo l'ultima sparata sacconiana del microchip per i lavoratori.
Almeno avessero deciso di usare il codice fiscale per tutti, per fare controlli incrociati con quanto dichiarato dai rispettivi padri... invece a quanto pare è sempre e solo razzismo allo stato puro.
E va bene che ho sempre sostenuto di essere prima di tutto cittadina del mondo, ma adesso comincio a non poterne più di dovermi vergognare di essere nata in Italia...
ciau.

Alessandro Tauro ha detto...

E' una faccenda vergognosa, stranamente ignorata dalla "grande informazione".
Approfitto per linkarti, caro Loris, all'interno del mio post, dal momento che ho trattato proprio il tema dell'immigrazione e della clandestinità...

Finazio ha detto...

Magari fosse uno stato di Polizia: la maggior parte di loro starebbe dentro! Invece questo è uno stato di ronde, di vigliacchetti ignoranti e caproni, di neonazi che non sanno neanche dove hanno lasciato la macchina parcheggiata, di imbecilli che si misurano l'intelligenza a vicenda facendo a gara su chi urla più forte o piscia più lontano. Con tutto il rispetto per i caproni.

Pierprandi ha detto...

Mi domando caro Loris dove andremo a finire... Ogni giorno mi auguro che si sia toccato il fondo (perchè da li in poi si potrebbe solo migliorare...), ed invece... La Gelmini non finisce mai di stupirmi...IN NEGATIVO! A presto

Unknown ha detto...

Aiutatemi a capire parlando di cose concrete, di questi tempi è una ricchezza:

A casa tua, suonano il campanello. Tu chiedi "chi è?" e quelli rispondono "non te lo diciamo, facci entrare che abbiamo bisogno di aiuto".
Ok, prego, entrate pure.
Poi suonano ancora. E ancora. E ancora, sempre di più e sempre più affamati e bisognosi di aiuto. E sempre non dicono chi sono e non hanno documenti.

Quando è che risponderai "Ehi, qui non c'è più posto, non ti apro. La porta è chiusa e vattene"??

A che punto, intendo, quanti devono essere?

Seconda domanda: quanti stranieri clandestini ospiti in questo momento TU A CASA TUA?
Se tu non ne ospiti nessuno, chi altri li deve ospitare?

Unknown ha detto...

e va bene che parlare male del governo italiano è la solita regola, però...

Quali sono gli Stati del mondo che accolgono i clandestini senza cacciarli?
Lo Stato più vicino all'Italia che non è cattivo e fascista come noi e li accoglie senza problemi, qual'è?

loris ha detto...

Non è un problema se raccolgono i pomodori per pochi euro o se lavoravano in qualche conceria tossica. L'importante è che non ti si avvicinino perchè magari vestono male e puzzano. Tu Nicola te ne guardi bene sia a raccogliere i pomodori che ad andare in conceria. Tu però non disdegni ad andare in macchina e consumare petrolio che magari arriva dalla foce del Niger dove le nostre compagnie occidentali sfruttano senza pagare di dazio quel territorio. L'importante è che restino li a morir di fame e soprattutto che non vengano ad alterare il tuo preziosissimo equilibrio.
Chi scappa da guerre (e in Africa le guerre se scoppiano è perchè in gioco ci sono interessi occidentali) ha diritto di asilo.
Infine ti annuncio che io sono clandestino, perchè, in uno stato che non riconosce i fondamenta dei diritti dell'uomo sono orgogliosamente clandestino.
in questo blog siamo tutti orgogliosamente clandestini....a parte te naturalmente

Unknown ha detto...

loris, hai scritto tante cose giuste, e qualcuna secondo me un po' meno.
Sommariamente mi trovi d'accordo, però non hai ancora risposto alle domande che ho posto.

Sono pronto a discutere con te su quanto hai scritto (a parte il fatto dei "lavori sottopagati che gli italiani non fanno" che esistono da quando è iniziata la scellerata guerra tra poveri al "ribasso della paga" con la compiacenza dei grassi affamatori italiani, ti do pieno accordo).
Discuto come e quanto vuoi, lo ribadisco: però non meniamo l'ideologie per l'aia, ti prego: rispondi alle domande che ho posto per cortesia.
Uno spazio democratico e culturale NON è dove ognuno spara la sua e se ne va: è dove c'è partecipazione a prendersi carico e risolvere i problemi comuni, discutendo e apportando le proprie idee. I problemi comuni che non sono solo i nostri ma quelli di tanti che cercano di arrivare in Italia.

loris ha detto...

Non puoi ignorare che la politica del così detto nord del mondo abbia condotto una politica di rapina nei confronti dei paesi poveri del sud del mondo ,Africa e molta Asia sono in queste condizioni. Se uno continua a derubare intere popolazioni magari con la complicità di qualche signorotto locale è inevitabile che prima o poi si ritrovi qualcuno che chiede di risponderne.
Se la politica è quella di puntare sui biocarburanti che sottraggono cibo a chi è affamato bhe pensare che uno sia disponibile a morire di fame o far morire i propri figli... mentre altri si possono permettere di consumare ciò che ti farà morire o farà morire chi ti è vicino, comprendi bene che forse sono fin pochi che vengono a reclamare giusta mercè. Le soluzioni sono due a riguardo : favorire lo sviluppo di progetti finalizzati ad uno sviluppo autonomo locale e favoreggiamento di un reale processo democratico in tutti i paesi interessati.
Noi dobbiamo invece metterci nelle condizioni di consumare in maniera consapevole in modo che non ci siano depauperamenti nei paesi in via di sviluppo per fornirci materie prime per accrescere il mercato del superfluo.
Tutto questo riguarda l’immigrazione clandestina e no.
In uno sforzo comune collettivo ovviamente non mi scandalizzo se parliamo di flussi e di effettive necessità sul mercato. del lavoro anche se penso che se avessero lavoro e pane non rischierebbero la pelle per un futuro incerto.

La seconda considerazione riguarda la questione dei diritti e in particolar modo del diritto di Asilo che non può essere disatteso in quanto all’interno di un complesso di leggi e trattati internazionali

Unknown ha detto...

Loris, hai ragione.
Ma non è con le tonnellate di parole buoniste che si risolve la questione: ci si lava la coscienza, certo, ma la gente continua a scappare e morire.

Ti riformulo le domande, e se ancora per la terza volta fai il Walter Veltroni e rispondi in "buonista" senza concretezze, saluto te e il blog.

Ogni giorno appare in mare una nave piena di disperati. Anche due, tre, cinque al giorno in estate.
Cosa si fa?

Posso venire a casa tua e piantare una nuova tenda ogni giorno, con un po' di clandestini dentro?
Fino a quando? Quando dirai "ora basta siamo in troppi"?
E' facile dire "bisogna fare", "dobbiamo capire", etc.etc.
Sembra però che si parli sempre d'altri e mai di noi stessi.
Tu sei per l'accettazione di persone in casa tua, poveri che fuggono dalla guerra e dalla fame?
Se sì, allora apri le porte di casa tua.
Se no, dillo chiaramente senza tanti giri demagogici e ipocriti di parole.
Io sono xenofobo e leghista (non è vero ma è per farti l'esempio) e dico "a casa mia non voglio clandestini e se qualcuno prova a entrare di nascosto si prende una bastonata".
Tu in cosa differisci da me? Che lo stesso rifiuto lo condisci di milioni di belle parole su fratellanza e amore globale?

E poi, ultima domanda: quali sono gli Stati del mondo da prendere come esempio?
Chi è meno razzista con i clandestini di quanto è Berlusconi?
Da chi prenderesti quindi esempio come legislazione?

Ti prego, Loris, mi sembrava un bel blog e belle persone qui dentro.
Credo alla sinistra e al dialogo, alla democrazia e alla compartecipazione "dal basso".
Non mi deludere ancora.
Le domande sono poche e chiare, le risposte siano brevi e nitide senza ambiguità né veltronismi per cortesia. Di quelli che parlano per demagogia ne abbiamo già abbastanza, tra governo e opposizione.

loris ha detto...

Nicola, forse non hai capito perchè ho cercato di scrivere bene e in buona grammatica ma quelli che stanno a rubare le risorse naturali in africa siamo noi del nord del mondo e questo non è buonismo e non possiamo meravigliarci se qualcuno poi viene a batter cassa ed è troppo comodo dopo aver decimato popolazioni intere dire...qua non c'è posto. Questa è etica e non buonismo e qua i clandestini c'entrano proprio poco.
C'è un termine che si chiama ridistribuzione e anche qua non si tratta di buonismo ma di equità sociale. Dovresti avere ben presente cosa significa visto che gia nel nostro piccolo il meccanismo si è rotto arricchendo sempre di più chi gia ricco è e impoverendo non di sicuro dei fannulloni per ricordare Brunetta ma gente che lavora e che non arriva alla fatidica fine del mese.
Il problema si amplifica nel momento che parliamo ad esempio d'Africa : ricchezze immense saccheggiate da compagnie petrolifere diamantifere e quant'altro. E quella ricchezza dove viene ridistribuita?
Non ti sovviene che basterebbe e avanzerebbe per garantire a casa loro lavoro e stato sociale dignitosi?
Gia il discorso dei flussi potrebbe suonare come... dopo che ti ho derubato mi riserbo il diritto di poterti eventualmente sfruttare un po a mio piacimento e a mia discrezione.
Con grande serenità inoltre affermo che non ho ne mi interessano altri paesi a cui dover fare o meno riferimento.
Ritengo che ci sia sufficente intelletto per comprendere ciò che è eticamente corretto e no.
Ritengo di essere stato comunque abbastanza chiaro gia precedentemente avendo voluto separare due aspetti della vicenda:
tra clandestini e aventi diritto d'asilo.
Ultima considerazione prettamente legata al post ai giovani,bambini sudenti ritengo sia obbligo di uno stato garantire comunque istruzione e salute indipendentemente da colore della pelle e provenienza geografica garantendone la privacy. Anche questa è etica e non buonismo.
Non è con la logica della paura che possiamo pensare di risolvere i problemi nascondendoci dietro ai veri problemi, Come vedi di cose di pratico da fare ce n'è assai tutto sta dove ti vuoi eticamente schierare.

OrboVeggente ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Ogni giorno appare in mare una nave piena di disperati. Anche due, tre, cinque al giorno in estate.
Cosa si fa?

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