Era il 20 agosto del 1968, quando le truppe del "Patto di Varsavia" invadevano la Cecoslovacchia mettendo fine a quella che era stata la "Primavera di Praga".
Il tentativo di Alexander Dubček e del gruppo dirigente del Partito Comunista Polacco di percorrere una strada di democraticizzazione nel Paese si infrangeva con quei carri armati che il 20 Agosto 1968 invasero le strade di Praga e della Cecoslovacchia.
Al "Socialismo dal volto umano" proposto da Dubcek, la nomenclatura sovietica rispondeva con la repressione.
Dopo 44 anni però, abbattuto un muro, cambiati i confini, demolita l'Unione Sovietica, un ex agente del kgb usa ancora la repressione per contrastare il dissenso. (la condanna delle Pussy Riot ne sono la testimonianza).
ecco come titolava il giorno dopo l'Unità
2 commenti:
Amara verità! Sai, ho ancora negli occhi le immagini televisive della repressione di quel 20 agosto ed ho sempre nel cuore il sacrificio di Jan Palach ed anni fa, andata a Praga in viaggio di piacere, davanti al monumento in piazza Venceslao dove si immolò Jan io ho pianto sentitissime lacrime di commozione.
io per questione di età gli occhi li ho avuti aperti subito....sin dai marinai del Kronstad.
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