...Ci sono due cose sulle quali oggi per me è necessaria una riflessione profonda: la prima è una notizia di una gravità inaudita di cui sono venuto a conoscenza su facebook . La morte di un ragazzino quattordicenne che stava lavorando col padre in una si presume ristrutturazione di una casa a Lecce.
Dopo una non facile e immediata ricerca in rete, ecco la stringata notizia sulla Repubblica di Bari (leggi l'articolo).
Ho dovuto imbattermi casualmente su una cosa postata su fb, per sapere che in questo paese anche il diritto a crescere per un bambino può essere negato per l'esigenza del "profitto", lo stesso profitto che fa ritrovare il piombo nelle urine degli abitanti di Taranto e che scatena nel caso dell'Ilva stampa lavoratori e mondo imprenditoriale in una indignazione che può ruotare intorno alla tutela dell'ambiente, del lavoro e perdita di profitti. Il tutto e il contrario di tutto.
La morte del bambino è solo "il contrario di tutto", per lo meno nella reazione.
Anche in questo caso e in maniera sicuramente più appropriata mi torna alla mente Banfield e il suo "familismo amorale", perchè non solo i media non si sono prestati a sottolineare quella tragedia, ma quelle stesse componenti sociali vicine alla realtà del quattordicenne, anche sul piano informativo e comunicativo si sono mostrate lacunose, al limite dell'omertà. Quasi a voler proteggere una comunità da una vergogna, autoproteggersi nei confronti dell'esterno. Omettere tutto cio che può essere la cifra della diversità morale rispetto ai valori espressi dalla nostra società.
da facebook - GOOOD MORNING VIETNAAAM
"Per giorni si è parlato di un 65 enne morto di infarto al Quirinale, si è visto il Presidente della Repubblica affranto, in lacrime, pronto ad accusare per questa morte "provocata" dalle illazioni...
Io però non ho sentito nemmeno una parola sul ragazzino di 14 anni deceduto ieri nel leccese in un cantiere edile, schiacciato da un masso...Non ho sentito una parola di tristezza, di rammarico, di indignazione, da nessuno. Si può lavorare a 14 anni, in maniera irregolare, senza le minime misure di sicurezza? No, non si può: la legge non lo consente...ma ci sono cose che hanno un diverso peso ed evidentemente, la vita di Marco non era tra le priorità."
(pinziah)
....La seconda cosa sulla quale riflettere me l'hanno data le parole del nostro Ministro per gli affari esteri Terzi che conversando alla televisione rispetto al problema dei rapimenti di cittadini italiani all'estero, ipotizzava la possibilità da parte dello Stato Italiano di una rivalsa economica a titolo di risarcimento per le spese sostenute dallo "Stato" per la tutela dei cittadini incappati in questa tipologia di inconveniente.
Potrei chiedere se lo Stato ha intenzione di chiedere il rimborso al carabiniere rapito in Yemen e liberato pochi giorni fa, ma, non possiamo far finta di ignorare che l'obbiettivo del ministro di questo governo è ben altro. E' una minaccia rivolta nei confronti di chi come Rossella Urru da se stessa per portare la solidarietà umana a chi su questo pianeta è destinato dai signori della guerra e dal potere delle banche a rimanere costantemente nell'accesso alla vita dignitosa tra gli ultimi. Non è un caso che queste illazioni escano in concomitanza anche dei provvedimenti sulla spending review e che il così detto "terzo settore" ne esca profondamente massacrato.
Questo governo non vuole limitarsi ai tagli economici, vuole decapitare anche il sentimento e volontà di solidarietà che è diffuso in tanta società civile e che in figure come Rossella Urru o Francesco Azzarà (operatore di Emergency) trovano le immagini più recenti, senza poterci scordare mai di figure come Vittorio Arrigoni.
Vergogna signor ministro, pensavo che avevamo toccato il fondo con il "maggiordomo" Frattini, ma anche lei sa proprio rendersi gradevole e chiaro nell'indicare da che parte vuole stare. Più volte col precedente ministro abbiamo dovuto ricordare i compiti del ministero per gli affari esteri nelle funzioni di tutela di cittadini italiani all'estero. Siamo noi, cittadini normali che chiediamo a voi professori e diplomatici di rimborsarci della missione militare in Afganistan o dell'acquisto degli F35. Come vede signor ministro, il disavanzo è purtroppo tutto a suo sfavore!
Loris
2 commenti:
credo solo che il ministro abbia detto una grossa castronata. il governo non è tenuto a pagare nulla, se non ha soldi che non paghi, semplice. perchè se mi rapiscono in italia non paga nessuno e se mi rapiscono all'estero lo stato paga? è assurdo. in italia lotta alla criminalità toucort ma fuori.. poverini sono italiani , ma non siamo italiani anche in italia?
Massy, per chi ha un minimo di conoscenza delle basi del diritto sa che tra i compiti del ministero degli esteri c'è la tutela dei diritti degli italiani all'estero.Pagare, non pagare, è un aspetto irrilevante rispetto ad una cosa che non è monetizzabile: La vita umana. La megacazzata detta dal ministro è che si ravvisa che nel suo dire il fatto che cooperanti sparsi per il pianeta dovrebbero risarcire le spese nell'eventualità di un loro rapimento. Chiara ed evidente mercificazione dei diritti. Non casualmente mi è venuto da pensare ai due marò prigionieri in india o al carabiniere rapito in yemen.
Per conoscere i compiti del ministro per gli affari esteri è sufficiente che vai sulla pagina stessa del ministero.
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