il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



venerdì 17 ottobre 2008

PRONTO... CHIAMO PER CONTO...

“MILANO - Sono l'operatore 172. Ho risposto a un annuncio su Internet spedendo via e-mail il mio curriculum, e dopo il colloquio sono qui, con le cuffie in testa e il microfono che mi sfiora le labbra, a proporre a decine di titolari di partite Iva di lasciare Telecom e passare a Infostrada. Ho lavorato una settimana alla………..”

l’articolo completo è su Repubblica.

Non ci stiamo trovando di fronte a quella che si puo considerare una, per quanto grave e odiosa, forma di sfruttamento. Il problema ha aspetti ben più gravi e pericolosi per tutta la società.
Ho gia affermato in altre occasioni che quello che è successo in questi anni è la frammentazione del mercato del lavoro con la conseguente perdita di capacità di contrattazione collettiva.
Questa destrutturazione e impoverimento del mercato del lavoro a mio parere avra ripercussioni molto pesanti sui meccanismi dello stato sociale. A fronte di minori entrate dovute alla diminuzione delle contribuzioni conseguenza di bassi compensi e di discontinuità della prestazione e del compenso stesso.
Benvenuti in questa situazione gli extracomunitari che possono garantire (fino a quando potrà per loro considerarsi un mercato utile) uno zoccolo contributivo. Benvenuto anche il popolo delle partite iva di cui la parte iscritta alla gestione cassa separata dell’inps si trova a pagare contribuzioni sicuramente inferiori a quelle dei dipendenti (23,5%) ma di gran lunga una quota esagerata rispetto ai servizi a cui dovrebbe avere accesso (per l’ultimo aumento ringraziamo la prima legge finanziaria del governo Prodi. 5%).
E’ necessario che tutti (sindacati, partiti, lavoratori) rivediamo le leggi sulla flessibilità per un reale superamento e una stabilizzazione del mercato del lavoro.

4 commenti:

Damiano Aliprandi ha detto...

Caro Loris, quanto fai benissimo a parlare della frammentazione del lavoro, dell'abbassamento del potere contrattuale, tutte le forme di precariato. E anche la partita iva ! Ma lo sai quante aziende non fanno nemmeno i contratti a termine ma fanno aprire direttamente la partita iva ai ragazzi? Così nonostante che facciano lavori dipendenti, risultano che hanno una ditta individuale. Vergognoso, poi ci credo che dicono che i "liberi professionisti" sono in aumento qui in Italia. Ma in realtà sono i nuovi poveri.

Io penso che c'è anche un' altra questione importante sempre a proposito dello Stato Sociale. La generazione di adesso si regge grazie alle famiglie che ha sua volta hanno ereditato i beni dai loro genitori che avevano la cultura del risparmio.
Sei d'accordo che questo bene ereditato è destinato ad esaurirsi? Se non si trova una vera alternativa al lavoro precario saranno guai amari...

Ora c'è la famiglia che sostituisce lo stato sociale, e quando non ci sarà più? Cosa succederà?

mariopesce ha detto...

La famiglia già adesso non si puo' più pensare in grado di sostituire lo stato sociale.
Se vi sono situazioni in cui questo avviene è perchè per fortuna vi sono ancora nonni o genitori che godono di una pensione tradizionale da buttare nel calderone comune della famiglia assieme agli stipendi piu' o meno precari dei figli/nipoti.
L'esatto opposto di quando succedeva in inizio secolo, quando si facevano figli perche' "loro" costituivano la "pensione" dei genitori, che in vecchiaia (se ci arrivavano) avevano cosi' la garanzia di un tetto sulla testa e di un pasto...
Ma le pensioni di domani non saranno le pensioni di ieri. I nonni di domani non potranno permettersi di aiutare i nipoti. E dal canto loro i figli di domani non avranno stipendi coi quali permettersi di aiutare i genitori. E in questo il governo in piu' taglia la scuola e la ricerca: tagli che affossano ancora di più le prossime generazioni...

Anonimo ha detto...

Loris,
sono contento di averti conosciuto, ti leggo e spesso non commento perchè non avrei saputo fare di meglio sugli argomenti che tratti. Sarà l'età, la condivisione di certe lotte di gioventù che ancora non ci hanno stancato ma è consolante sapere che c'è ancora chi la pensa come te e che riesce a passare sopra le "piccole" differenze di partito e di posizione.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Concordo con il tuo post loris.
un saltuo

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