il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



lunedì 16 gennaio 2012

Parlando del naufragio della “Concordia” - … dice che il vento si farà lupo il mare si farà sciacallo…


Da genovese, la notizia , e l’evolversi della vicenda del naufragio della nave “Concordia”, l’ho vissuta con una certa angoscia e apprensione. Negli occhi le immagini del naufragio della London Valour sospinta dal Libeccio contro la diga foranea del porto di Genova, i tentativi eroici per strappare alla morte il più elevato numero dei membri dell’equipaggio e la fine dai contorni quasi epici del comandante della nave, il capitano Edward Muir. Era il 9 aprile 1970. (documentazione)

…Tornando all’attualità della “Concordia” ho potuto notare un grande richiamo alle esternazioni di pancia da parte sia dei soliti noti, sia di insospettabili. L’oscar forcaiolo, al garantista, ma solo per le malefatte berlusconiane Sallusti, che sul suo pezzo di carta titolava “Comandante Criminale”.
Ritengo sia troppo comodo, oggi, pensare che la responsabilità di quanto accaduto sia solo del comandante di quella nave, che siano stati efficienti o meno gli apparati di rilevazioni elettronici di bordo.
Abbiamo preso atto che, al fine di migliorare “l’immagine turistica”, dell’isola del Giglio, fare una “veronica” come alla corrida, rasentando la costa era cosa gradita e particolarmente apprezzata sull’isola stessa.
Ritengo, non credibile che di queste performance non ne fosse a conoscenza la compagnia o che non abbia il controllo di quanto viene fatto durante la navigazione, ci sarebbe da preoccuparsi assai, della seconda ipotesi.
Il transito di Navi o Traghetti, anche se a una distanza assolutamente di sicurezza, è destinato a sollevare “onde anomale” che normalmente provocano disagi a terra e che soprattutto lasciano “segni” .
Trovo curioso che la capitaneria di porto del luogo che sicuramente compie un’azione di prevenzione sulla costa pregevole, nel far rispettare le distanze di sicurezza agli acquascooter e ad altri natanti di biportisti ferragostani o della domenica, non abbia mai avuto niente da ridire o non accorgersi di una presenza così ingombrante in prossimità della costa di un arcipelago così prezioso come quello toscano.
Chiedere che sia accertata la verità su quanto accaduto, credo sia un preciso dovere nel rispetto delle vittime che ci sono state,  penso che il patrimonio naturale del luogo esiga la verità per le conseguenze che dovrà subire o che comunque rischia allo stato attuale di subire.
Il comandante per quanto sta emergendo non potrà mai essere neanche l’ombra del capitano Muir, ma i quarantadue anni che ci separano dal naufragio della London Valour ci hanno insegnato che sul mare, sia che siano carrette del mare, sia che siano moderni grattacieli sull’acqua gli interessi che muovono sono di gran lunga superiore alla massa d’acqua spostata dalla celebre spinta di Archimede.
Loris



5 commenti:

caio551 ha detto...

credo di averla vista a Venezia mentre navigava nel Canale della Giudecca; ha messo paura per le sue dimensioni a mio parere spropositate per passare in quel canale cittadino, sembrava infatti che i battelli presenti carichi di turisti e pendolari stessero per essere schiacciati da quell'enorme mole; il tutto per cuccare qualche soldarello in più ai crocieristi di turno (oh che bello vedere Venezia dalla nave). Sarebbe bastata una manovra anche solo lievemente errata per provocare una strage. Non è bastato il tragico episodio successo in Riva degli Schiavoni, vicino a S. Marco, in cui uno di questi colossi ha distrutto completamente la Riva, non si vuole considerare i nefasti precedenti che queste scelte commerciali hanno comportato e comporteranno. Tanto,come recita il legale di turno, risolvono tutto le assicurazioni! Sappiamo come! Per questo il mio cordoglio per le vittime ed i loro cari è più sincero che mai!

Anonimo ha detto...

Credo di essere d'accordo con te. Se avessi scelto di parlare in un post di questa tragedia, forse avrei scritto qualcosa di più simile a questo (senza tanta voglia di fare polemica o dietrologia), che non, ad esempio, alla telefonata da brividi tra il comandante della Concordia e la Guardia Costiera.

Holyriver ha detto...

La penso anch'io come te. Ma adesso e' facile accanirsi tutti contro un uomo solo e fare finta che nessuno sapesse niente di questo uso comune.
Che poi il comandante abbia le sue responsabilità e' fuori dubbio.

Anonimo ha detto...

E' Semplicemente uno sciacallaggio prendersela con il comandante della Concordia, i vari talk Show non stanno facendo altro che aizzare la gente, mostrandolo come un mostro... dico solo una cosa, un comandante è una persona come tanti altri con i suoi pregi e i suoi difetti, che penso siano intrinsechi in ognuno di noi.

loris ha detto...

Vorrei precisare, a scanso di equivoci, che non ho voluto sollevare in alcun modo il comandante dalle sue responsabilità, che ritengo assai pesanti in merito soprattutto alla gestione del "post-collisione". Quelle che, continuo a ribadire sono state le condizioni che hanno generato la collisione con il successivo affondamento sono il patrimonio condiviso tra compagnie di navigazione, capitanerie di porto, amministratori locali ed infine il comandante che è alla fine il mero esecutore.

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