In Italia ci sono due soggetti sociali, uno fa la guerra di classe e uno ne parla. La destra delle banche, dei finanzieri dei puttanieri degli evasori è quella che la guerra la fa, ricattando, impoverendo, licenziando, rubando il futuro e condizionando la vita e il futuro della maggioranza dei cittadini italiani.
Una buona parte della sinistra che guarda e vorrebbe rappresentare quei soggetti che subiscono le manovre, che perdono il lavoro, che perdono i diritti duramente conquistati in passato e non hanno certezze per il futuro, riesce a malapena a parlarne.
Vedere infine una destra che si insinua nelle proteste di massa e pezzi di apparati che si smarcano credo sia quanto di più allarmante possa risuonare in quello che fu un "regime Democratico". Forse è giunto il momento di smetterla di coltivare il proprio orticello, sia a Vasto che Roma, o in Val di Susa piuttosto che a Vicenza e si ipotizzi seriamente una risposta unitaria nei contenuti e di massa per la difesa della Carta Costituzionale e dei diritti della grande maggioranza degli italiani.
Aggiungo il link a questa notizia apparsa in rete, perchè dietro c'è tutta l'emergenza che da economica si trasforma in politica e democratica (clicca sulla foto).
Loris
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