E’ di ieri la lamentazione di Enrico Mentana per l’esclusione della stampa Italiana dalla distribuzione e diffusione in prima battuta dei file di Wikileaks.
Ritengo la scelta di non includere la stampa Italiana assolutamente comprensibile se consideriamo che la stragrande maggioranza dei giornalisti e direttori di testate varie, vivono il loro ruolo in una logica di “casta”, fin troppo spesso supponendo una supremazia intellettuale rispetto a chi gli consente di vivere, ossia, i lettori o gli spettatori.
E’ stucchevole la rincorsa ad una presunta obiettività che sbilancia comunque e sempre a sfavore di chi non ha grossi strumenti di comunicazione mediatica.
Caro Mentana, sarà stata come l’hai definita tu una brutta immagine, quella di quei giovani che bruciavano i fantocci di Berlusconi e della Gelmini, ma sicuramente è più brutta la realtà di trovarsi di fronte all’impossibilità di progettarsi un futuro e sapere che un premier debole e un ministro che la presunta meritocrazia che riconosce è solo quella degli altri, saranno e sono tra gli artefici di quel futuro dalla precarietà assicurata.
Sicuramente è semplice dalle vostre poltrone e con i vostri portafogli pensare di pontificare una morale che non inficia sul vostro tenore di vita e sulla progettualità della stessa.
Siete talmente fedeli a questa etica da non mostrare il minimo disagio nel distribuire segni di visibilità e solidarietà a chi, come il direttore Feltri dal suo quotidiano e dalle ripetute presenze sui video più diversi, non ha mai esitato a fare del killeraggio nei confronti di oppositori al suo indiretto datore di lavoro. Evidentemente al di la delle sue azioni, è e rimane soprattutto , un vostro collega e compagno di casta.
La vostra obiettività si trasforma in indifferenza, e come diceva Gramsci, “odio gli indifferenti. Certamente però, per essere partigiani occorre coraggio.
Per queste ragioni, ritengo che giustamente, la stampa italiana nel suo complesso, anche se non è giusto generalizzare, sia stata tenuta lontana da quel ruolo di protagonista che avrebbe dovuto avere: dare delle notizie.
Forse è stata considerata una buona suonatrice di piffero e una scarsa formatrice di coscienze. Quando qualcuno suona, c’è sempre alla fine un maestro d’orchestra.
Loris
2 commenti:
Concordo con te in pieno, d'altronde avessero tenuto in considerazione la stampa italiana credo che anche quella Russa e quella Somala avrebbero giustamente preteso lo stesso trattamento.
Ciao.
Il tuo articolo è stato plagiato qui:
http://www.cameraconsvista.it/2010/11/30/stampax/
Ho iniziato a cercare, e segnalare i plagi di questo signore (che sono numerosissimi) dopo aver letto quest'articolo qui:
http://mazzetta.splinder.com/post/24185268/solite-storie-di-plagio-seriale
Saluti
Paolo
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