Si continua a parlare dei costi
della politica: una o due province in meno, dimezziamo i parlamentari,
aumentiamo il prezzo dello sfilatino alla camera e tante altre considerazioni
in via di principio correttissime,, ma pragmaticamente irrilevanti e
ininfluenti ai fini della salvaguardia del bilancio dello Stato.
Nel pacchetto dei provvedimenti
leggiamo l’abolizione del SISTRI
(acronimo che indica il sistema informatico di controllo della
tracciabilità dei rifiuti ), provvedimento caldeggiato dal ministro Calderoli.
Le eco-mafie sicuramente oggi ringraziano per la
semplificazione che questo provvedimento porta alle attività da loro praticate
da anni spostando rifiuti di ogni genere in lungo e in largo per il nostro
paese.
I costi di riqualificazione
ambientale, di bonifica di interi territori, dei costi del sistema sanitario
per cure di patologie gravi dovute a inquinamenti ambientali, sono di gran
lunga maggiori di quelle dello sfilatino che può consumare Calderoli alla
Camera o il suo stesso stipendio da parlamentare o ministro per quanto possiamo
considerarlo a perdere.
Non voglio formulare un giudizio
su “capacità”, “buona fede” o complicità, perché ritengo che il vero scoglio da
superare è l’avere coscienza sui rappresentanti politici eletti.
Chi ha eletto Calderoli è perché
ha deciso che la politica costava poco, e un eventuale aggravio era
irrilevante.
Chi ha eletto Calderoli dovrebbe
assumersi maggiori oneri per il pareggio di bilancio e per il rientro sulla
spesa pubblica.
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1 commento:
E purtroppo non è l'unico a rimepirsi la bocca non solo di sfilatini, ma anche di propaganda cui seguono pochi (se non nulli), fatti reali.
Saluti
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