La legge è uguale per tutti, ma per alcuni è più uguale degli altri
…è da quando il cdm ha presentato quello che sarà un ddl sulla riforma del mercato del lavoro, e in particolare, la parte che riguarda l’art. 18, che con insistenza mi pongo un quesito : “quale potrà mai essere, se ci sarà mai, un limite al prezzo dell’illegittimità?”
Potrà sembrare una domanda ingenua, ignorante per chi del diritto non ha fatto il suo lavoro, ma penso che eticamente qualche fondamento l’abbia, si, direi proprio che ne ha pieno titolo.
Il disquisire sull’articolo 18 per la sua particolarità non ha mai trattato la legittimità del licenziamento, perché di questo l’aricolo 18, ovviamente non parla, ma, il concetto sul quale si va a legiferare è se considerata l’illegittimità del licenziamento si può risolvere il contenzioso con un indennizzo a fronte della comunque perdita del lavoro. Non voglio entrare nel tecnicismo di ciò che è stato elaborato da questo governo, in diritto il “principio” è quello che fa fede.
Altri sono stati i casi in cui era un prezzo a sanare l’illegittimità, i numerosi condoni, vertevano spesso e volentieri su questo principio, con la discriminante che della possibilità di usufruirne, normalmente erano tutti i cittadini interessati, mentre nel caso dell’art.18 la distinzione tra lavoratori e padroni è un dato di presa di coscienza imprescindibile.
Potranno quindi legittimarsi attraverso prezziario altri comportamenti ad oggi perseguiti per legge e magari sanzionati con il carcere? Se questi comportamenti poi, coinvolgono come nel caso dell’art. 18, poteri economici forti, potranno coinvolgere poteri economici molto forti come il crimine organizzato e quindi pagare un prezzo per i comportamenti illegittimi?
Bisogna riconoscere la particolarità Italiana, si legittima ciò che è illegittimo, i buoni diventeranno i cattivi e i pii diventeranno peccatori. Strano il concetto di “Stato”, ma prima ci voleva un Berlusconi per ridurre l’Italia nelle stesse condizioni di un pugile suonato, con i suoi ricorsi al tentativo di Leggi a personam e l’utilizzo della sua posizione per trarre benefici di varia natura, poi quando il pugile sonato non può più reggere, ecco il cavaliere della valle solitaria super-Mario,che legifera sulla base del consenso della BCE e dell’FMI calpestando insieme al coccodrillo di palazzo Chigi oltre mezzo secolo di lotte per i diritti della stragrande maggioranza dei lavoratori italiani.
Loris
ps. si stanno preparando per sottrarci la sovranità nazionale dandola in pasto ai banchieri e agli speculatori finanziari con la clausola del "pareggio di bilancio in Costituzione"
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
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1 commento:
Ci vogliono anche far bere la favoletta che la riforma dell’art. 18 possa creare un clima per chiamare gli investitori esteri in Italia.
Vediamolo il clima italiano e gli interrogativi per un azienda tedesca che vuole impiantare in Italia un sua unità produttiva:
a chi dovere pagare il pizzo: alla mafia oppure alla ndrangheta oppure alla camorra?
a quale gruppo politico appoggiarsi e quanto ci sarà da pagare in mazzette?
come regolarsi in caso di appalti?
e quanto può durare un contenzioso in caso di una causa civile in Italia?
Riguardo alle garanzie date ai lavoratori un investitore tedesco ci è abituato e forse sa risolvere i problemi di lavoro meglio di noi; ma riguardo alle altre incognite c’è l’abisso più nero e si guarderà bene dall’investire in Italia.
Forse le modifiche all’art. 18 accontentano la libidine di qualche pessimo imprenditore italiano, ma non ci venite a raccontare la favoletta degli investitori esteri.
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