Documentazione della manifestazione No Tav di ieri 1 marzo a Genova
Non è un mistero che chi oggi a Genova fa la battaglia contro la Gronda di Ponente, è assolutamente vicino e solidale con chi è Resistente in Val Susa.
Non vogliamo che il finanziamento ai partiti. oggi possa passare attraverso il finanziamento di opere dannose per l'ambiente e inutili per i cittadini. Perchè in Italia processi come quelli del "dibattito pubblico" riconosciuti e regolamentati a livello europeo vengono ignorati , quando non stravolti?
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infine replico il filmato che libera tv ha messo in rete perchè in alcuni aggregatori dove sono maggiormente gradite le inserzioni pubblicitarie già una volta, attraverso il reindirizzamento è stata operata una forma di velata censura.
"a sinistra" aderisce alla richiesta di libera tv nel condividere e diffondere questo ed altri video per l'alto valore testimoniale che non si ritrova nei media ufficiali
"Immagini dei blocchi stradali del movimento NO TAV in Valsusa realizzate con un videofonino da Giorgio Cremaschi e ricevute in esclusiva da Libera.Tv. Un documento che dimostra le forme non violente e partecipate della lotta della popolazione contro un'opera inutile e dannosa. "
La riflessione sulla crisi della democrazia non può essere relegata solo alla questione della Tav l'involuzione in questo senso, in Italia, è evidente. La Tav, come gli attacchi all'art.18 sono solo alcuni aspetti di questa aggressione.
"La testimonianza di Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato Centrale FIOM ed esponente del movimento NO DEBITO, presente ai presidi in Val di Susa. La battaglia per la democrazia di una intera popolazione va sostenuta. Bisogna sconfiggere la criminalizzazione e la deformazione operata anche dai media. La solidarietà non basta serve la mobilitazione. "
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