Alla XVII ''Giornata della Memoria delle vittime delle mafie''
TAV, FERMARSI E' POSSIBILE: DIGIUNO A
STAFFETTA
"Nessuno può costringere un padre o una madre a prendere una strada
se sanno che condurrà i loro figli in un baratro"
LA RICCHEZZA DEL
MOVIMENTO NOTAV
In oltre 20 anni di movimento gli abitanti e gli
amministratori della val di Susa hanno analizzato a fondo i limiti del progetto
di linea Torino-Lione. Insieme ai migliori tecnici hanno cercato e trovato
alternative per aumentare la capacità di trasporto dell'asse ben oltre le più
rosee previsioni di flusso. Con forme di protesta creative e intelligenti, ben
al di là di quello che i media hanno riferito, i NoTav hanno condiviso
pubblicamente questa critica. Hanno iniziato a mettere in pratica in prima
persona piccoli ma significativi frammenti di nuove economie rispettose
dell'ambiente, solidali e conviviali; diventando un vero e proprio laboratorio
di ricerca di quel varco di uscita dall'ormai concreta e tragica crisi del
modello di sviluppo che ci ha fin qui accompagnato.
PERCHÈ RIGUARDA ANCHE
NOI?
Così facendo i NoTav sono diventati una speranza per tutta Italia; il
simbolo di qualcosa che va ben oltre la loro valle.
Anche se abitiamo a km
di distanza dunque sentiamo di dover difendere questa ricchezza e questa
speranza,
Qui in Liguria inoltre TAV significa "Terzo valico" linea da Genova
a Tortona dal costo di 6,2 miliardi di euro. Con un costo ed un impatto
ambientale molto inferiore, si potrebbero ottenere risultati rilevanti con gli
ammodernamenti alle linee esistenti (5 valichi dalla Liguria verso la Val
Padana). http://notavgenova.altervista.org.
PERCHÈ
SIAMO ARRIVATI A QUESTI ESTREMI?
Nei primi anni di movimento governanti e
poteri vari hanno forse pensato che, se i media non avessero parlato di tutto
ciò, continuando ad amplificare le posizioni di chi sosteneva la necessità
dell'opera, tutto si sarebbe dissolto. Toccando con mano che così non era, dopo
il grande moto popolare per riprendere i terreni a Venaus del 2005, i governanti
hanno intrapreso un processo di cosidetta mediazione: confrontiamoci, ma solo
con chi non mette in discussione la fattibilità dell'opera... Il tutto è
naturalmente fallito.
E' allora partito un crescendo di ultimatum, fino
all'esproprio forzato di parte dei terreni imposto e difeso con la forza
militare; con successiva repressione verso coloro che a quell'imposizione si
sono ribellati.
Una strada pericolosissima perchè la violenza genera
violenza, il fumo dei gas cs attira quello di fumogeni e fuochi e ai lacrimogeni
lanciati ad altezza uomo rispondono pietre: finchè non si riesce più a capire
chi è che ha iniziato e chi può aiutare a uscirne.
E il Potere chiama
legalità gli uni e violenza gli altri.
E ORA CHE FARE?
L'ultima
illusione del Potere è che, fatto il danno e scatenato il caos, si possa uscirne
usando i media come fossero napalm sulle coscienze delle masse: "adesso vi
diciamo cosa dovete pensare su cosa sia il tav e cosa siano i notav. E se non
avete capito ve lo ripetiamo cento volte a sei colonne, fino a farvelo imparare
a memoria". Forse mai prima si era vista schierata e concentrata una simile
potenza di fuoco mediatico.
La strada della divisione della valle, con il
bastone della repressione e criminalizzazione di chi non ci sta e la carota
delle compensazioni verso chi si allinea, è ancor più pericolosa e
illusoria.
Tutto questo sporco lavoro rischia di non cambiare di una virgola
il problema iniziale: non si possono costringere un padre o una madre a prendere
una strada se sanno che condurrà i loro figli in un baratro.
RIAPRIRE UN
VERO CONFRONTO: L'UNICA STRADA POSSIBILE
Pensiamo che la politica dovrebbe
aver la forza di intraprendere l'unica strada possibile: la riapertura di un
confronto reale con le popolazioni.
E pensiamo che un governo legittimato da
un presunto approccio tecnico, non possa rifiutare il confronto tecnico
richiesto dal noto appello proposto dagli ormai mille professori e tecnici da
tutta Italia. http://www.notav.eu/modules.php?name=ePetitions&op=more_info&ePetitionId=1
PERCHÈ
VI PROPONIAMO UN DIGIUNO A STAFFETTA
Proponiamo un digiuno anzitutto per fare
un po' di spazio e difenderci da questo assedio mediatico; per esprimere la
nostra vicinanza al movimento della Val di Susa, che di fronte al baratro della
crisi del modello economico attuale prova a rallentare anzichè ad
accelerare.
E' un digiuno a staffetta: ognuno fa quel che si sente; anche un
piccolo atto come saltare un pasto è un fondamentale cambio di direzione, un
inizio di inversione di marcia; per assumere in prima persona il cambiamento di
questa economia e di questa politica che non vogliono
rinnovarsi.
Raccoglierci in noi stessi per unirci a altre persone che in
tutta la Liguria e in altre parti d'Italia hanno intrapreso questa azione.
Offriamo questa modalita' di protesta - proposta, accanto a quelle che
altri, fortunatamente, stanno sviluppando nella nostra citta'.
Per
adesioni scrivere a ascoltateliliguria@gmail.com
Questa
azione aderisce alla campagna "Ascoltateli !". Per consultare l'appello e altre
informazioni: www.ascoltateli.org/l-appello.html
Genova, marzo
2012
ADESIONI:
Giovanna Agnesini, Andrea Agostini, Cristina Albin, Gianni Aliotti, Gianni Babbini, Elisabetta Bardi, Maddalena Bartolini, M.Teresa Battistini, Luciano Bertolini, Rosa Bertolini, Norma Bertulacelli, Graziella Bevilacqua, Severino Bianconi, Angelo Bodra, Tiziana Bonora, Andrea Bovenga, Adriana Bottini, Antonio Bruno, Rossana Campanella, Peppino Coscione, Roberto Dalmas, Franca Debandi, Giovanni Esposito, Simone Falco, Paolo Farinella, prete, Mariarosa Filippone, Renato Francesconi, Graziella Gaggero, Martina Ghiazza, Alfredo Giusti, Luca Giusti, Carla Grippa, Rita Lavaggi, Pietro Lazagna, Bianca Lena, Matteo Lodi, Rosaria Lombardi, Monica Lanfranco, Deborah Lucchetti, Enrico Ernesto Luciani, Antonio Marcianò,
Antonella Mozzachiodi, Sara Petri, Cristina Percivale, Carlotta Pezzolo, Paolo Prudente, Mariella Ratti, Alessandro Ravera, Marco Ravera, Giuliano Ricciardi, Rossella Ricciardi, Aida Romeo, Sonia Sander Cimino, Marina Sartorio, Grazia Sbrana, Maria Pia Siberiu, Ivan Tinfena, Marco Toracca, Federico Valerio, Luca Valerio, Annamaria (Nini) Vassale, Loris Viari, Alberto Zoratti, Elisabetta Zucchi, Franco Zunino
ORGANZZAZIONI:
Associazione Vittorio Foa, Circolo Dossetti, Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova, Comitato verità e Giustizia per Genova, Forum ambientalista Genova, Forum Ponente Genovese, meditAmare Imperia, Movimento Nonviolento Centro di Genova, Punto Rosso, Rifondazione Comunista Federazione di Savona,
Per controllare l'aggiornamento delle adesioni vai a: http://ascoltateliliguria.blogspot.it/
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