Se devo trovare una metafora per far comprendere cos’è
venuto a mancare a Genova quella della Lanterna è la più azzeccata.
Con Don Gallo se n’è andata forse
l’ultima di quelle figure che hanno fatto la storia di Genova dal dopoguerra ad
oggi. Il suo profondo legame con la città e la sua incessante opera a sostegno
degli “ultimi” hanno fatto di lui un riferimento imprescindibile per chiunque
abbia intrapreso iniziative sociali o politiche a Genova e non solo.
Lo ricordiamo nelle giornate del
G8 a rivendicare l’altro mondo possibile o al gay pride a chiedere diritti per
i trans. Tutti gli anni in piazza Alimonda a intonare Bella Ciao e ricordare
che “Carlo è vivo e lotta insieme a noi… “. Angelicamente Anarchico, come amava
definirsi.
Autentico interprete in casa
nostra di quel concetto molto latino-americano della teologia della liberazione
, che lo collocava sempre, senza esitazione, dalla parte di chi era “ultimo”
nella nostra società, non si è mai sottratto ad essere il portavoce dei senza
voce e senza diritti .
Ci mancherà la sua parola, il suo
“essere” prete ed essere Cristo. Il suo essere collante tra tante e diverse
componenti sociali ,politiche e religiose.
Questa sera molti senza Dio
piangono un uomo di Dio.
Questa sera si è spenta la
Lanterna.
Loris Viari
Genova 22 maggio 2013
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