il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



giovedì 31 maggio 2012

16 Giugno la meglio gioventù in Piazza



E’ ancora il tempo di prendere la parola
Il comitato “Il nostro tempo è adesso” le reti, le associazioni, i movimenti, le singolarità che avevano organizzato e promosso il percorso di mobilitazione de “La meglio gioventù” scenderanno in piazza il prossimo sabato 16 Giugno.
La manifestazione si sarebbe dovuta tenere sabato 26 maggio, ma è stata posticipata per aderire e partecipare al corteo delle studentesse e degli studenti di Brindisi “IO NON HO PAURA”. Il 26 maggio volevamo essere e siamo stati a Brindisi: La meglio gioventù era nel capoluogo pugliese colpito dall’attentato alla scuola Morvillo-Falcone.
Annunciamo la manifestazione per il 16 Giungo proprio oggi che è stata approvata al Senato con soli 4 voti di fiducia la riforma del lavoro. Una riforma che truffa e offende i giovani e i precari.

Nessuna delle promesse che avevano accompagnato la riforma è stata mantenuta:
non c’è stata nessuna riduzione dei contratti precari mentre l’innalzamento delle aliquote per i parasubordinati ne determinerà un impoverimento di fatto;
non è stata prevista nessuna estensione dell’indennità di disoccupazione per i precari che si beccano invece la beffa dell’ “una tantum”, un’ammissione di colpevolezza che dice “dovrei, ma non voglio”.
E l’inganno continua con le dichiarazioni di queste ore.
Ancora, in nome dei giovani, il Presidente Monti rivendica una riforma che scaraventerà i professionisti con partita iva in un presente e un futuro di povertà e che lascia soli i circa 4 milioni di precari del nostro paese: per loro, se il contratto scade, nessun reddito né welfare ma solo, per chi può, l’aiuto delle famiglie, anche di quelle sempre più povere.
Tutto questo in un paese in cui sale al 36% la disoccupazione giovanile (Istat); in cui un ragazzo su 6 cade in povertà quando rimane senza lavoro (Banca d’Italia); in cui più giovani e istruiti lasciano il paese per cercare opportunità altrove ed il paese tutto è trascinato nella precarietà e nella povertà: nessuno si salva, né giovani né anziani, né precari né pensionati.
Il pomeriggio e la sera di sabato 16 Giugno, a partire dalle 18.00, racconteremo dei nostri talenti, dei mestieri, della creatività e della vita delle giovani generazioni e del nostro paese ma denunceremo anche la sistematica marginalizzazione e lo sfruttamento proprio di quelle risorse che potrebbero salvare l’Italia e il futuro di tutte e tutti noi.
 Racconteremo di come le politiche di austerity di questo Governo rappresentino un invito alla fuga, ma racconteremo anche che quelle politiche e quell’invito funesto noi lo respingiamo. Restiamo qui, per riprenderci la nostra vita e il notro paese. L’invito ad andarsene va rivolto non a chi potrebbe salvare l’Italia, ma a chi la sfrutta, la deprime e la impoverisce.

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