il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



venerdì 17 giugno 2011

nel padovano come in Alabama?


Pisapia vince a Milano, De Magistris a Napoli. In Italia stravincono i referendari. Lo slogan più gettonato è “il vento sta cambiando”.

Mi interrogo e vorrei interrogare chi leggerà queste righe, da che parte girava il vento il 15 maggio vicino a Padova, quando un marocchino, reo di aver un po’ esagerato nell’uso del vino, viene fatto salire su di una gazzella dei carabinieri: verrà avvistato solo dopo diversi giorni, galleggiare, ormai cadavere, in un canale. 
Abderrahmann Salhi, 24 anni, di origine marocchina ha pagato un prezzo troppo alto per quei bicchieri di vino bevuti “nel posto sbagliato”. 
La sua morte però apre un muro di paure e di omertà. Pare che, emulando i razzisti americani, “alcuni” tutori dell’ordine avessero l’abitudine di “bagnare” in quel canale gli extracomunitari che a loro, e non al giudice togato, risultassero colpevoli di manchevolezze come “l’aver bevuto” qualche bicchiere più del normale.
C’è scappato il morto, e quattro carabinieri finiti sotto inchiesta, sono stati al momento trasferiti.
Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità, ma diventa inevitabile pensare ad altri episodi che terminano con cadaveri che urlano giustizia : Aldrovandi, Cucchi, o la donna costretta a rapporti sessuali con rappresentati delle forze dell’ordine mentre era in stato di detenzione a Roma.
Non vorrei che l’euforia per i “venti che cambiano” ci facesse abbassare l’attenzione nei confronti di questi “soggetti deboli” che, non avendo le caratteristiche per “bucare i media” , oltre all’ingiustizia della morte, trovano spazio nella nebbia dell’indifferenza.
Chiediamo pertanto giustizia per Abderrahmann Salhi e chiediamo verità sulla sua morte.
Chiedo alla rete, ai media, a chi sente l’intollerabilità delle ingiustizie di rimanere vigile e attento affinché sul giovane marocchino non cali l’oblio.
Loris

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fonte : il mattino di Padova
          corriere del veneto
          
How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind

Quante strade deve percorrere un uomo
prima di essere chiamato uomo?
E quanti mari deve superare una colomba bianca
prima che si addormenti sulla spiaggia?
E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone
prima che verranno abolite per sempre?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento







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