il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



giovedì 24 ottobre 2013

Lettera ai Senatori e Deputati del Partito Democratico Ligure

Ai Senatori liguri del PD
ALBANO Donatella, CALEO Massimo, GUERRIERI PALEOTTI Paolo , PINOTTI Roberta,  VATTUONE Vito



Ai Deputati liguri del PD
BASSO Lorenzo, CAROCCI Mara, GIACOBBE Anna, MARIANI Raffaella, MELONI Marco, ORLANDO Andrea, PASTORINO Luca, TULLO Mario, VAZIO Franco

Furono circa 45.000 i caduti tra gli uomini e le donne della Resistenza nella lotta al nazifascismo. La loro provenienza sociale e politica era assolutamente trasversale. Cattolici, comunisti, liberali e molti altri. Ebbero il solo obbiettivo di restituirci un Paese diverso e per questo sacrificarono la loro vita. Chi fu protagonista del 25 aprile 1945 raccolse quel testimone e attraverso l'assemblea Costituente, che rappresentava tutti gli italiani, scrisse un patto tra i cittadini e la neo Repubblica che parla di Lavoro, di Pace di Equità sociale e di Solidarietà; di quali sono i nostri Doveri e come esercitare i nostri Diritti attraverso le rappresentanze parlamentari, lasciando comunque ai cittadini la possibilità dell' ultima parola su quelle che sono le modifiche a questo patto tra Cittadini e Stato.
Fu un atto di grande generosità e di altissimo senso civico.
Voi Senatori e Deputati liguri, provenite da una terra che questa storia l'ha scritta alla Benedicta, al Turchino a Portofino a Cravasco e in tanti altri luoghi tristemente noti. Per molti di voi è stato fondamentale l'apporto elettorale dei famigliari di quei ragazzi perchè nel partito che vi ha inserito nelle liste elettorali hanno pensato di rivedere gli stessi valori dei loro Padri,nonni o zii.
Se al Senato non si è voluto rispettare quella volontà di democrazia che ha ispirato i Padri Costituenti chiediamo che ciò accada alla Camera. Quei ragazzi non possono essere traditi. Lasciate ai cittadini la possibilità di poter decidere del futuro del proprio Paese esattamente come Pieragostini, Jori o Longhi hanno voluto prima di cadere sotto i colpi nazifascisti.

Non viene chiesto un voto “contro” ma molto più semplicemente il non raggiungere quei due terzi che se avevano un senso in un sistema “proporzionale” oggi sono un atto di arroganza in un sistema con premio di maggioranza e sbarramenti che esproprierebbe la partecipazione di tutti gli italiani a decidere del destino dello Stato in cui vivono lavorano e danno futuro con i loro figli.

Loris
tessera ANPI 20094

giovedì 17 ottobre 2013

Come i ladri di Pisa ma più cialtroni


Neanche l’indignazione è più sufficiente rispetto alle azioni di questo governo inqualificabile per l’attenzione al proprio decoro e a quello di tutto il Paese.

Nel giro di poche ore sono tre gli episodi in cui il governo ha dato sfoggio di indecente arroganza .
Il Presidente del Consiglio, nella concitazione dei momenti successivi al naufragio di Lampedusa col suo alto bilancio in termini di vite umane, bofonchiava sulla possibilità dei funerali di Stato. Oggi stanno portando via i feretri senza neanche avere cura a volte di avvisare i famigliari sopravvissuti, non solo rimangiandosi la bofonchiata ipocrita dei funerali di Stato, ma negando anche quel desiderio di solidarietà, di partecipazione al dolore espresso dal Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini  dei “funerali di paese”. Vergogna Letta !

Il secondo episodio esemplare del distacco dai sentimenti del “paese reale” riguarda i funerali e il luogo di sepoltura del boia delle Fosse Ardeatine Pribke.
La voce del governo è stata in queste ore quella del prefetto Pecoraro, che si è dato un gran da fare nell’offendere il sentimento Antifascista e di chi in quell’eccidio ha lasciato parenti e amici, facendo fare il tour turistico al feretro del boia, ipotizzando anche una cerimonia tenuta da integralisti cattolici.
Non si può celebrare i 70 anni dalla deportazione del Ghetto e nello stesso tempo mostrare quasi una equidistanza rispetto al boia Pribke.
Letta, quella salma non ha cittadinanza in Italia, il respingimento verso il paese d’origine è un atto doveroso e di coerenza per la nostra storia , ed è il governo che deve esprimersi nel rispetto di questa storia che attraverso la Resistenza ci ha portato alla Liberazione e alla Costituzione Democratica e Antifascista.

In ultimo, e non perché di minore rilevanza, proprio la Costituzione. Noi cittadini esigiamo il rispetto dello spirito della nostra Carta Costituzionale. L’accelerata che il governo ha voluto dare per le modifiche è il sintomo di quella spaccatura che questo governo ha voluto rimarcare tra paese reale e le stanze del potere, più affini a sale di tempi con interessi ben lontani dall’attuazione della nostra Costituzione.
L’unica riforma che viene chiesta in questo momento è quella elettorale, che dia nuovamente dignità costituzionale al Parlamento e che possa consentire ai cittadini di esprimere le proprie rappresentanze.
Loris

lunedì 14 ottobre 2013

martedì 8 ottobre 2013

9 ottobre - omaggio a Che Guevara

da qualche parte un giorno, dove non si saprà, 
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà, 
da qualche parte un giorno, dove non si saprà, 
dove non l'aspettate, il "Che" ritornerà !


Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa 
che "Che" Guevara è morto, forse non tornerà, 
ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni 
e voi, a decine, che usate parole diverse, le stesse prigioni,

lunedì 7 ottobre 2013

Lampedusa, Donne e solidarietà



Oggetto: solidarieta' al Comune e alla gente di Lampedusa


Senza retorica, ma con grande dolore e compassione, esprimiamo il ringraziamento a Lei, al Suo comune, a tutti e tutte i/le lampedusani per la solidarietà che esprimete alle donne e agli uomini che approdano sulle vostre coste per realizzare sogni distrutti nel loro Paese dalla guerra e dalla fame.

Siamo vicine alle donne che per dare una nuova vita a se stesse, ai loro uomini,ai loro figli devono affrontare un viaggio terribile e un futuro fatto di umiliazioni e incertezze dove subiranno due volte, proprio per il loro genere,la lontananza dal loro paese e dovranno ricostruirsi una quotidianita' in situazioni spesso critiche.

Siamo contro tutti i Cie e abbiamo firmato l appello per creare un corridoio umanitario, una soluzione urgente da prendere perche' queste persone non debbano piu' rischiare la vita. Ci batteremo contro la legge Bossi -Fini perche' nessuna persona deve essere considerata 'clandestina'.

Ancora un grazie dalle donne di Genova

associazione usciamo dal silenzio Genova
per trovarci pagina facebook associazione usciamo dal silenzio genova

***
Anche all'interno di una tragedia come il naufragio di Lampedusa non si può non evidenziare come un prezzo altissimo viene versato dalle donne. Un prezzo che gli viene estorto sin dalle partenze più remote all'insegna di violenze, stupri, e umiliazioni.
Loris

sabato 5 ottobre 2013

Achtung! Banditi , addio a Carlo Lizzani


E' morto, come il suo collega Monicelli il regista Carlo Lizzani. Interprete di quella stagione che fu il neorealismo, di lui si ricordano alcune pietre miliari della cinematografia italiana del dopoguerra, (filmografia) fra cui Achtung! Banditi, girato a Genova nei quartieri operai della Valpolcevera, dove molto intense furono le attività della Resistenza antifascista.





Il film venne realizzato grazie ad una sottoscrizione di "azioni" da 500 lire. Lizzani, stando a quanto spiegato al tempo dell'uscita del film, ebbe l'idea della sottoscrizione dopo aver assistito alla proiezione di La terra trema (1948) e aver discusso con Luchino Visconti del fatto che quest'ultimo non aveva trovato produttori interessati al proseguimento della sua opera (inizialmente pensata come la prima parte di una trilogia). Così il regista ricorda la nascita del progetto:
« Fu allora che un gruppo di operai propose di dare vita a una cooperativa che finanziasse dei film coraggiosi, quei film che l'industria privata non si sentiva di produrre. Bisognava rompere il cerchio di una consuetudine umiliante per il cinema italiano, dare un esempio, lanciare una iniziativa che potesse poi essere ripresa da altre città italiane, dimostrare che il popolo non solo amava il nuovo cinema italiano, ma voleva aiutarlo e rafforzarlo. Genova volle il suo film e i fondatori della cooperativa furono d´accordo a scegliere a tema della prima opera cinematografica finanziata direttamente dagli spettatori la Resistenza, che proprio a Genova aveva avuto momenti e figure indimenticabili. »
fonte (wikipedia Achtung! Banditi!)

Si è spento l'uomo che umiliò il colonialismo francese e l'imperialismo Americano



..Un amico e compagno con qualche anno più di me amava ricordare che uno dei giorni più belli della sua vita era stato il giorno in cui lui, studente alla Sorbonne di Parigi, potè constatare girando per la città la meraviglia e lo sconforto negli sguardi dei francesi per quanto era accaduto in Indocina.
A Dien Bien Phu le truppe coloniali Francesi venivano pesantemente sconfitte costringendo conseguentemente la Francia ad abbandonare il Vietnam e accordare l'indipendenza. Era il 1954 e protagonista di quella vittoria schiacciante fu il generale Vo Nguyen Giàp.

Giap non fu però solo il protagonista della cacciata dei francesi, ma fu lo stratega che seppe fronteggiare sia l'esercito del Vietnam del sud che la potenza militare americana chiudendo la guerra con la caduta di Saigon del 1975 e la definitiva umiliazione della prima forza bellica del mondo. 
L'eroe di Dien Bien Phu si è spento all'età di 102 anni lasciandoci l'insegnamento che una guerra di popolo ha le possibilità di sconfiggere nemici ben più potenti in armi e mezzi. L'intelligenza e il sostegno popolare sono armi capaci di grandi vittorie.

giovedì 3 ottobre 2013

di sana e robusta Costituzione - Maurizio Landini


Si è svolto l'incontro "di sana e robusta Costituzione" nel ricordo di Dino Gallo e Don Andrea Gallo in avvicinamento alla manifestazione nazionale in difesa e per l'applicazione della Costituzione. In video l'intervento completo dell'intervento di Maurizio Landini.

 


ecco una breve clip del perchè a Roma il 12 ottobre di Maurizio Landini
(con preghiera di massima condivisione)

Lampedusa - Come Dei dispensiamo vita o morte .


Mi sono posto la regola che ogni post sul blog abbia un'immagine, spesso anche un filmato.
Oggi il post sarà di solo testo e breve e non perchè manchino in rete immagini e filmati ma perchè mancano le parole per descrivere la nuova tragedia di Lampedusa e ogni immagine sarebbe un torto al dramma globale che viene consumato.
L'intollerabile senso di impotenza di fronte a quei morti trova  le risposte nelle lacrime incontenibili di una soccorritrice o in quelle del pescatore che mentre ne riusciva a trarre a bordo alcuni altri li vedeva affondare inesorabilmente, assunto a quel ruolo non voluto di Dio che dispensa non si sa con quale logica lutti e felicità, speranza e disperazione.
Se intollerabile è la lista di morti conosciuta e quella ignorata nel mare mediterraneo, culla e cimitero della civiltà, è oltremodo intollerabile l'assenza della comunità internazionale a far fronte a quello che è un genocidio per la speranza. Una decima alla richiesta di condizioni di vita "umane" che abbiano i presupposti per traguardare un futuro.
Se la parola d'ordine è solidarietà, con la stessa determinazione che avremmo se in quei barconi ci fossero i nostri figli, è giusto esigere da tutti i paesi a nord del mediterraneo uno scatto di civiltà che è risultato assente di fronte a tutte le ultime tragedie.
Loris

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