il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



domenica 28 dicembre 2014

“Voi ci uccidete, ma noi non morremo mai” urlò Gelindo di fronte al plotone d’esecuzione…





“Avevo 4 mucche, e adesso sono 54 capi di bestiame, con la produzione del grano che è salita a 5 volte quella del ’35. Eravamo mezzadri, pieni di debiti, e adesso abbiamo ancora debiti da scontare per 30 anni, ma il fondo è dei nipoti e delle nuore (…) in più abbiamo dato sette vite alla Patria. Se c’è bisogno di dare ancora la vita, i Cervi sono pronti, e qualcuno pure sopravviverà, e rimetterà tutto in piedi, meglio di prima. Ecco perché non ci fermeranno più” (Alcide Cervi)

Il 28 Dicembre 1943 al poligono di tiro di Reggio Emilia venivano fucilati i sette fratelli Cervi per rappresaglia.
Il significato nella storia del nostro Paese di questo ulteriore crimine fascista, assume un valore particolare per ciò che la famiglia Cervi rappresentava nella realtà contadina Emiliana e di fatto in quella di tutto un paese ancora legato a quel tipo di cultura.
Passarono dalla mezzadria ad essere affittuari e quindi liberi di decidere cosa e come coltivare la terra, rimanendo comunque sempre legati a quel sistema contadino della cooperazione e delle leghe contadine in quanto solo “assieme” era possibile emancipare se stessi emancipando anche gli altri. Cultura del Lavoro che inesorabilmente si accompagnava alla cultura socialista, la dove il Lavoro significava emancipazione.
Paradigmatico è l’episodio Di Aldo Cervi che sul trattore acquistato per modernizzare il lavoro nei campi porta il mappamondo, a significare che serve guardare fuori del proprio campo per poter migliorare le condizioni di lavoro e di vita.
La scelta antifascista è quindi naturale, intrinseca nella storia della famiglia stessa. Alla caduta del fascismo il 25 luglio i Cervi distribuiscono pasta in piazza per festeggiare e, dopo l’8 settembre, la cascina Cervi diventerà rifugio per sbandati, partigiani e prigionieri sfuggiti ai nazifascisti.
Verso la fine di novembre un rastrellamento, probabilmente una delazione, i sette fratelli e Alcide Cervi vengono catturati insieme a dei fuggiaschi russi e ad altri antifascisti.
Torturati e separati dal padre saranno uccisi la mattina del 28 dicembre.

“Abbiamo dato asilo ai perseguitati, da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, abbiamo conservato i figli alle madri, gli uomini alle spose. Abbiamo predicato la giustizia contro i prepotenti fascisti e ladri, contro i ricchi carnivori di fatica e di sangue” (Alcide Cervi)



l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro
...e quel concetto di Lavoro, molto chiaro alla famiglia Cervi ancor prima che fosse sancito sulla nostra Costituzione, non può essere disatteso da nessun governo.

Loris

Link utili : i miei sette figli

giovedì 25 dicembre 2014

Auguri Antifascisti



…All’uscita della messa di Natale del 1943 , in frazione Curenna, sui monti a ridosso tra Albenga e Imperia un gruppo di Partigiani guidati dal Comandante Felice Cascione salutarono i contadini e montanari che si erano recati alla funzione, intonando per la prima volta un canto che raccontava la vita dei Partigiani, le loro aspirazioni, le loro emozioni.
Quell’inusuale canto di Natale era stato scritto dal comandante Cascione  (Megu) stesso, sulle note di un celebre canto russo. 
Cascione sarebbe caduto sotto il fuoco fascista poche settimane più tardi, ma quella canzone di fatto rappresentò un testamento politico del movimento Partigiano.

« Fischia il vento e infuria la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir »



Auguri a tutti gli antifascisti, auguri a tutti coloro che oggi continuano a difendere quei "diritti" che il sacrificio di Cascione e di tanti altri giovani come Lui ci hanno lasciato in custodia affinchè li possiamo a nostra volta trasmettere alle generazioni future. Custodiamo, rispettiamo e salvaguardiamo la Nostra Costituzione

Loris

Se ne parla anche : fischia il vento - felice cascione e il canto dei ribelli 

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