il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



sabato 30 ottobre 2010

Chiedo rispetto per chi aveva bisogno di aiuto ed è stato picchiato o ucciso

…non ho voluto intervenire prima, perchè ritengo che le esternazioni o le risposte date a caldo rischiano di tradire I reali sentimenti e I pensieri di chi si sente profondamente offeso e indignato.
Non mi interessa minimamente entrare o commentare le abitudini di un vecchio che frequenta ragazzine minorenni, o che come dice lui si lascia andare a momenti distensivi fuori dall’ambito famigliare.
Sono fatti suoi, e della magistratura, se si ravvisano reati. Sono fatti suoi e della, pardon…, delle famiglie che si è negli anni formato e dissolto. Sono fatti suoi e nostri nel momento che eventuali vizi, vadano ad inficiare la capacità di decidere liberamente se sottoposto ad eventuale ricatto per comportamenti non propriamente ortodossi.
Da genovese sono però rimasto profondamente colpito da una frase che non ha che sollecitato le leve della memoria, facendo maturare quella che è a tutti gli effetti una offesa collettiva: "Sono una persona di cuore e mi muovo sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto".
Io ho voluto ricorrere a filmati e fotografie per fare emergere quanto enormi e pesanti come un macigno risultino quelle parole , che si abbattono infamanti nei confronti delle vittime di cui vi illustrerò.
E’ il 21 luglio 2001, a Genova il giorno prima è stato ucciso Carlo Giuliani, il premier in quei giorni è lo stesso  che a maggio di quest’anno chiama la questura di Milano per far liberare una minorenne accusata di furto. Nessun aiuto però interviene nei confronti di quei giovani che alloggiavano alla scuola diaz il 21 luglio e che furono massacrati dai poliziotti. La stessa polizia tanto comprensiva nel facilitare l’uscita dalla questura di Milano della minorenne “Ruby”. Non avevano forse bisogno di aiuto i fermati nella caserma di Bolzaneto picchiati, ingiuriati: torturati.
Non avrebbe avuto forse bisogno di aiuto Federico Aldrovandi o Stefano Cucchi?
Aiuti comunque ne sono stati elargiti in questi anni. Gli alti funzionari implicati nei fatti di Genova 2001 anche se incriminati e condannati hanno goduto di laute promozioni. Sarà un caso ma anche il questore di Milano che raccolse la richiesta di aiuto nei confronti della giovanissima amica del Premier è stato ultimamente promosso a prefetto. 

Una delle vittime della scuola Diaz
Pareti e pavimento della scuola Diaz dopo "la macelleria messicana"





Federico Aldrovandi
Questo monumento di comprensione e umanità che risponde al nome del premier, che tanto si commosse per chi tentando di raggiungere l’Italia nel basso Adriatico, perì in quel tentativo, quanto aiuto ha dato a tutti quegli esseri umani che dall’Africa cercavano, pace, giustizia, ma soprattutto, una speranza? Quanto le frequentazioni col dittatore libico Gheddafi hanno condizionato o distratto  nell'aiuto a queste Persone? Quanta complicità si è consumata nella persecuzione di chi aveva le carte in regola per richiedere asilo politico per ragioni umanitarie?

immigrati respinti




...quelli che sono aspetti giudiziari, sia la magistratura ad accertarli, semprechè non intervenga qualche lodo o legge "premier impunito", il giudizio politico e umano è di fronte a tutti. La malafede lasciamola ai prezzolati dei giornali della famiglia del premier.




domenica 24 ottobre 2010

COLPI DI CODA - quattro giovani maciullati dalle raffiche dei kalashnikov...

Sono trascorsi circa due anni da quando uscì nelle librerie "Rossoamaro" di Bruno Morchio.
Di quel libro scrissi su questo blog nell'ottobre del 2008.
In questi ultimi 2 anni, ad ogni occasione di incontro con l’autore, non ho mai potuto fare a meno di chiedergli, anche con una certa insistenza (lo confesso!), di quando avremmo avuto, nuovamente, il piacere di leggere un suo nuovo libro.
Finalmente il momento è arrivato, con l'uscita in libreria prevista  per il prossimo 28 ottobre..
L'assaggio che Bruno mi ha dato, è quello della copertina, che a questo punto, condivido più che volentieri con tutti coloro che transiteranno su questo Blog.
Buona lettura a tutti.

La scena è di quelle che tolgono il respiro.

Nelle due misere stanze giacciono i cadaveri di quattro giovani maciullati dalle raffiche dei kalashnikov. Sono poco più che ragazzi, probabilmente arabi, senza nome e identità. Il luogo della strage è un piccolo appartamento al quarto piano di un palazzo nel cuore di Genova, appena dietro al vecchio porto.
Una tragedia incomprensibile che, secondo il commissario Pertusiello, ricorda «il soffi o dell’uragano», l’eco di qualcosa di terribile che viene da lontano.
A chiedere a Bacci Pagano di indagare sul massacro e di tirar fuori dai guai Bashir, il giovane inquilino dell’appartamento, è l’imam Abdel Ghaffar, una personalità di primo piano della comunità islamica italiana.
L’imam manda Bacci a Lisbona, dove incontra Rodney O’Flaherty, un giornalista freelance esperto di geopolitica e scenari di guerra. E l’indagine prende subito una piega pericolosa, che costringe Bacci a mandare la figlia Aglaja e l’ex moglie negli USA, al sicuro...
Colpi di coda ha per protagonista un Bacci Pagano inquieto e malinconico, ma sempre determinato a cercare a verità. Il suo impasto di cinismo e idealismo, ironia e sentimento ha già fatto innamorare decine di migliaia di lettori. La nuova indagine lo obbliga a confrontarsi con avversari sconosciuti, ancora più temibili e potenti. L’esperienza, il coraggio e l’intuito non gli mancano, ma questa volta forse non gli basteranno: nella Genova  della borghesia e degli immigrati, degli operai e delle puttane, nel suo porto dai mille traffici misteriosi, si stanno aprendo scenari inediti, più ampi e spaventosi, che impegnano servizi segreti di diversi paesi intorno a un colossale traffico di armi. Perché la Genova cheMorchio ama e racconta, incastonata tra il mare e l’Appennino, è anche aperta al mondo e alle sue ombre più oscure: quelle che rendono quasi impossibile la scoperta della verità.
Bruno Morchio vive e lavora a Genova come psicologo e psicoterapeuta. Ha pubblicato vari articoli su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi ed è autore di altri sei romanzi che hanno per protagonista l’investigatore privato Bacci Pagano. Sono apparsi in edizione Garzanti: Con la morte non si tratta, Le cose che non ti ho detto e Rossoamaro.





sabato 23 ottobre 2010

145 milioni di euro - Berlusconi...ma quanto ci costi?

Rifiuti: Parlamento europeo, Italia si scordi fondi ue

Presidente Commissione inchiesta: avevano detto cose diverse


(ANSA) - BRUXELLES, 22 OTT - Per l'apertura di una discarica in un parco nazionale le autorita' campane 'si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione'. Lo ha detto all'ANSA la presidente della Commissione d'inchiesta parlamentare europea, Judith Merkies, ricordando che dalle autorita' italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania.

venerdì 22 ottobre 2010

L'INCONTRO DI TEANO - L'unità d'Italia la facciamo noi









Da questa sera parte a Teano l'incontro nazionale per rilanciare l'Unità d'Italia a 150 anni dallo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. La manifestazione terminerà il 26 mattina, che è il giorno dell'incontro storico che sancì l'annessione del Mezzogiorno. Non si tratta di una delle tante celebrazioni che si terranno per ricordare il 150° anno della nascita dell'Italia. Si tratta di una scommessa, di una sfida che ha una serie di obiettivi ambiziosi. Non è un caso che questa grande manifestazione che mette insieme tante realtà sociali e culturali del nord e del sud del nostro paese non abbia ricevuto un euro da Giuliano Amato, coordinatore nazionale del Comitato per i 150 anni dell'Unità d'Italia, che gestisce 16 milioni di euro per i festeggiamenti. In fondo, a pensarci bene è un riconoscimento al valore politico e culturale di questo incontro. Vorremmo invece ringraziare i tanti che ci hanno sostenuto, le decine di volontari, reti municipali (da Recosol ad Assiso Pubblico alla Rete dei Comuni Virtuosi,all'Ancip), associazioni grandi e piccole (da Libera a l'Arci a tante altre) , diverse ed importanti categorie sindacali della Cgil e della Cisl, la Banca Etica di Padova, last but not least , il comune di Teano che ci ha ospitato con grande generosità e l'Anci che ha patrocinato l'iniziativa. Una iniziativa unica nel suo genere, complessa per la etereogenità dei soggetti coinvolti, che ha diversi obiettivi che in estrema sintesi possiamo qui ricordare. 
Il primo: fare i conti con la nostra storia, a partire dalle ferite profonde inflitte alle popolazioni meridionali, per restituire agli italiani una memoria condivisa, una visione della nostra storia ben diversa da quella che ci viene ancora oggi propinata nei testi scolastici. Non per suscitare una voglia di rivalsa, ma per collocare nella giusta luce la storia del Mezzogiorno all'interno della storia nazionale. Una memoria condivisa per costruire un futuro comune. 



Il secondo: prendere coscienza del fatto che questo nostro paese rischia di dividersi, di spaccarsi tra leghe del nord e partiti del sud, con il pericolo reale di rimettere indietro le lancette della storia. A rimetterci sarebbero innanzitutto i lavoratori ed i cittadini tutti, schierati gli uni contro gli altri, un film che abbiamo già visto in anni recenti (la ex Jugoslavia docet). 


Il terzo: l'Unità d'Italia non si ricostruisce con le belle parole, ma con un Progetto-paese che ci faccia uscire insieme dalla crisi economica-sociale e morale più pesante della storia repubblicana. Dentro l'attuale modello di sviluppo il Mezzogiorno non ha spazio, non ha ruolo, è diventato solo un costo. In un altro modello economico e sociale il Mezzogiorno può divenire una variabile strategica per tutta l'Italia. È questo progetto che nelle prime due giornate di Teano cercheremo di disegnare per grandi linee, a partire dalla scelta strategica della sovranità energetica ed alimentare che riduce la nostra dipendenza dall'esterno ed abbisogna delle grandi potenzialità del Mezzogiorno in questi settori vitali. 


Il quarto: promuovere sinergie, dialogo, convergenze tra forze sociali, economiche e culturali diverse. Partendo dal presupposto che solo una vasta unità di forze sociali e culturali ci può produrre una più ampia unità territoriale nel nostro paese. Per questo a Teano si incontreranno sindacalisti della Cgil e della Cisl e Uil, operatori economici e sindaci, esponenti del mondo del volontariato e dell'associazionismo di cui è tanto ricco questo paese. 


Il quinto: sottoscrivere un patto ideale e concreto a partire dai sindaci, espressione primaria della democrazia. Il Patto di Teano verrà presentato domenica mattina e per ognuno dei dieci punti ci sarà una testimonianza concreta delle amministrazioni locali che già lavorano in quella direzione. Obiettivi di lungo periodo che si coniugano con obiettivi immediati, su quello che ognuno può fare hic et nunc. 


Il sesto: fare a Teano i primi passi di un cammino di rinnovata unità nazionale fondata su diritti di cittadinanza irrinunciabili - dalla sanità alla scuola al lavoro - che devono costituire limiti e paletti di qualunque forma di federalismo. Diritti che vanno estesi ai nostri nuovi concittadini, figli di immigrati nati in Italia, che vivono da sempre in Italia, ma sono considerati stranieri per un assurdo ed arcaico ius sanguinis. 


Il settimo: la festa. A Teano tanti artisti di fama nazionale si esibiranno nella tre serate dando all'incontro di Teano il calore della festa, dell'incontro tra culture diverse unite da ideali comuni. 


Questo ci aspettiamo dalle giornate di Teano e rivolgiamo un appello a tutti: chi può partecipi. La Nuova Unità d'Italia si costruisce dal basso, con il concorso di tutti gli uomini e le donne che amano questo paese.

Tonino Perna

giovedì 21 ottobre 2010

Italiani brava gente


La Finanziaria 2011 licenziata ieri dal Consiglio dei Ministri pone la definitiva pietra tombale sulla cooperazione italiana. Questo è quanto emerge dalle prime reazioni raccolte tra gli operatori del settore che, per l'ennesima volta, si trovano a denunciare il mancato rispetto degli impegni internazionali presi dal nostro paese.

Infatti, meno di un mese dopo l'Assemblea Generale dell'ONU dedicata agli obiettivi del millennio, il Governo ha deciso di tagliare del 45% i fondi dedicati alla cooperazione allo sviluppo dal nostro paese, raggiungendo il record negativo di 179 milioni di euro per il 2011. Una cifra - la più bassa degli ultimi 20 anni - cui devono essere ulteriormente sottratti circa 80 milioni di euro per le spese di gestione, lasciando meno di 90 milioni per le nuove operazioni sul terreno. Per dare una proporzione, l'Italia contribuisce alla lotta alla povertà per meno di un sesto  dei fondi annuali della famiglia internazionale Medici Senza Frontiere….."Di fatto il governo italiano con questa scelta si assume la responsabilità di lasciare milioni di persone a un futuro di fame povertà, pandemie come l’AIDS e la tubercolosi"
(articolo completo su Repubblica)


Pressato dalle esigenze di bilancio per lanciare il federalismo e dalla procedura per aiuti di Stato della Commissione Ue, il governo si appresta a cancellare parte delle esenzioni fiscali concesse alla Chiesa. La porzione più corposa, ovvero quella che ogni anno permette agli enti ecclesiastici di non pagare l'Ici per circa un miliardo di euro.(articolo completo su Repubblica)

Nota dell’amministratore del Blog: la regalia sarebbe dal 2005 al 2014 non meno di nove miliardi di euro, oltre le gia note regalie di cui parlai nel novembre 2009 (leggi il post).
Acclarata l’illegittimità di questi “aiuti di stato” alla chiesa, ritengo un atto di assoluta arroganza non interrompere immediatamente il privilegio da parte di questo governo, e un atto di sciaccallaggio chi continua ad usufruirne.

Ior, nuove verifiche dei magistrati Accertamenti su 2 operazioni sospette

Il tribunale del Riesame ha confermato oggi il sequestro preventivo dei 23 milioni di euro depositati su un conto del Credito Artigiano. "Stupore" del Vaticano per la decisione dei giudici. (articolo completo su Repubblica)

 

Conclusione : considerando che questo è il governo del “fare” direi che quanto sopra riportato di cose fatte o omesse ce ne sono e non hanno bisogno di miei ulteriori aggettivi.

 

Una citazione del Sub comandante Marcos recita..”siamo un popolo di sognatori e per questo siamo invincibili”.

Ieri ho ricevuto un SMS che diceva così: “ EMERGENCY e (*) ti ringraziano per il tuo prezioso sostegno a favore dell’ospedale di Goderich in Sierra Leone.  Aiutaci a promuovere l’iniziativa”


Manda un SMS al 45506




Loro la crisi
Noi la speranza

martedì 19 ottobre 2010

Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza

TERZIGNO 19 OTTOBRE: LE DONNE DIFENDONO IL LORO TERRITORIO

E QUESTI, A GENOVA, HANNO FATTO QUELLO CHE CAZZO VOLEVANO


A CAGLIARI I PASTORI PROTESTANO PER LE LORO PRECARIE CONDIZIONI DI LAVORO

E QUESTI, A GENOVA, HANNO CONTINUATO A FARE QUELLO CHE CAZZO VOLEVANO

…..INOLTRE OGGI IL CONSIGLIO DI STATO HA BLOCCATO IL RICONTEGGIO DEI VOTI PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE PIEMONTE, MENTRE ERA SEMPRE PIU’ EVIDENTE CHE I “MAGNA MAGNA” LEGHISTI NON AVEVANO RACCOLTO IL CONSENSO ELETTORALE PER GOVERNARE


….INOLTRE LA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI HA APPROVATO UN EMENDAMENTO AL LODO ALFANO IN BASE AL QUALE "i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare". (tradotto vuol dire che se per qualche caso un delinquente dovesse ricoprire una di quelle cariche istituzionali, sino a che resta in carica potrà non rispondere davanti alla legge dei reati commessi quando non era in carica. Se era imprenditore e magari ha corrotto non deve risponderne, se ha occultato fondi neri all’estero non deve risponderne, se ha frodato il fisco non deve risponderne….e tanti altri scritti sul codice penale)


Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza (Johann Wolfgang Goethe)










“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.”

La Fattoria degli Animali ( George Orwell)


Loris

sabato 16 ottobre 2010

CON LA FIOM - ROMA 16 OTTOBRE 2010 - GALLERIA DI IMMAGINI

Caro Maroni, non so che numeri tirerà fuori la questura, ma se sa contare come è riuscita a gestire l'ordine pubblico a Genova con gli ultranazionalisti serbi che hanno imperversato per la città, i numeri che potrà dare saranno, come al solito, decisamente inattendibili.


lunedì 11 ottobre 2010

I SOLITI ANALFABETI




Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

sabato 9 ottobre 2010

Ancora 4 morti italiani in Afghanistan - Comunicato stampa


Comunicato stampa dell' assemblea per l'organizzazione degli eventi del 2011 a dieci anni dal G8 genovese, in corso oggi presso il dopolavoro del Cap a Genova Sampierdarena




Ancora 4 morti italiani in Afghanistan.
Nessun mezzo di informazione ci ha detto, ne ci dirà mai, quanti sono imorti afgani.
La nostra pietà va a tutti i morti di questo conflitto, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Per questo non ci uniamo al coro ipocrita di chi ha mandato i soldati italiani ad uccidere ed essere uccisi; ma ribadiamo la nostra intransigente richiesta di ripristino della legalità costituzionale e di ritiro dei soldati italiani dall'Afghanistan.


L'assemblea "Verso Genova 2011"
Genova 9 ottobre 2010

martedì 5 ottobre 2010

Dopo la pioggia è in arrivo a Genova e in Liguria la seconda emergenza

Ieri, Genova è come tornata indietro di 40 anni. Le abbondanti precipitazioni hanno messo il ponente genovese in una situazione di autentica emergenza.


 In questa foto si può vedere lo stato della principale via di comunicazione da e per il Ponente genovese.
Se anche la situazione può sembrare drammatica, la preoccupazione, anche se cessano le pioggie, è tutta indirizzata alle prossime ore. (foto di Antonello Locci su Repubblica.it)


E’ STATO ANNUNCIATO L’ARRIVO DI BERTOLASO!!!!!

  
MA NON DOVEVA DIMETTERSI A SETTEMBRE????


C’E’ FORSE QUALCUNO CHE RIDE????

domenica 3 ottobre 2010

Pecunia non olet

Non sono un credente, ma ho imparato a rispettare le convinzioni altrui nell’ambito religioso, purchè ci sia rispetto della laicità dello Stato e dei non credenti . Questa precisazione mi sembra necessaria, per non dare adito a supposizioni su mie improvvise “filoreligiosità”.Proprio dagli sviluppi della penosa vicenda della bestemmia di S. Berlusconi, ritengo importante rivendicare la ferma e risoluta separazione tra sentimento religioso e laicità dello Stato.
Da buon “unto del Signore” sta confezionando lui stesso la “penitenza” che sconterebbero tutti i cittadini italiani in una sorta di metempsicosi in cui, lui pecca e tutti siamo peccatori , quindi , bestemmiatori o meno, credenti e no, tutti sottoposti alla stessa penitenza.
Per farsi “perdonare” (personalmente userei il termine tollerare) dalle gerarchie vaticane, ha già annunciato una accelerazione al "Piano per la Vita" alla campagna contro la RU486, agli aiuti alle nascite e alle norme restrittive sulla bioetica, oltre al  "sostegno diretto alla libertà di educazione" che altro non vuol dire che mentre distrugge sempre più la scuola pubblica non si fa problemi a sperperare denaro della collettività a favore della scuola confessionale.
Voglio anche ricordare che, a causa dello scellerato sgravio dell’ ICI per gli edifici appartenenti ad Enti Religiosi, compresi quelli non adibiti al culto, nei confronti dell’Italia  è stato aperto un procedimento di infrazione da parte dell’ Unione Europea per illegittimi aiuti di Stato.
Resto pacatamente perplesso sul concetto della contestualizzazione della bestemmia concepito da Mons. Rino Fisichella. (fonte Il Giornale). Forse un modo come un altro per ribadire che “Pecunia non olet” “il denaro non ha odore”?
Ritengo comunque Mons. Fisichella non sufficientemente autorevole per dipanare il quesito., mentre penso che una risposta dovrebbero darla il Cardinale Tarcisio Bertone (Segretario di stato Vaticano) e il Cardinale Angelo Bagnasco (Presidente della Conferenza Episcopale Italiana)
Monsignori…… Pecunia non olet?

     
















DIMETTITI !!!

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