il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



mercoledì 16 dicembre 2009

PD VERSO IL SUICIDIO


Sulle qualità delle capacità politiche del segretario del PD Bersani ho manifestato serie perplessità in epoche non sospette, per cui mi limiterò a ricordare gli episodi salienti. Insieme a Visco in qualità di Ministro per le attività produttive partorisce nella prima finanziaria del governo Prodi quel provvedimento per cui viene aumentato a dismisura il prelievo nei confronti degli iscritti alla gestione cassa separata dell’INPS . Generalmente precari, altri con partita IVA ma ben lungi dall’essere economicamente a livello di categorie professionali con casse previdenziali che hanno continuato a pagare cifre assai inferiori . L’anno successivo nel finto tentativo ri ripianeggiare al maltolto studia un sistema per favorire i contribuenti sotto una certa cifra per alleggerirgli il regime dell’iva, ma, ci sono talmente tanti vincoli capestro in caso di superamento della soglia limite che in molti decidono di non farne di niente visto che il tentativo è pursempre quello di cercare di guadagnare qualche cosa di più per sopravvivere sia al carico fiscale sia al mantenimento personale e della famiglia. Se ricordo bene per una rivista tipo “Oggi” (non garantisco fosse quella) viene confezionato un servizio dove l’on Bersani va a cena, o pranzo che si voglia, di una famiglia italiana per conversare e acquisire da una famiglia tipo le problematiche italiane. Mi rendo conto che andare a una mensa operaia per sentire da loro i problemi c’è da sporcarsi le orecchie, perché un bestemmione ogni tanto è pure facile che voli , e poi, in quegli ambienti credo che alcuni dirigenti politici ci vanno solo in campagna elettorale. Il Bersani in quella occasione fa la scelta di rivolgersi a una famiglia dell’aristocrazia romana che sicuramente i problemi dei giri dei discount, come il giro delle sette chiese, per individuare i prezzi migliori, li ha stampigliati nella mente in modo indelebile.
Ma se questo appartiene al passato il presente è ancora più preoccupante, perché in tutta la farsa politica, seguita all’impatto del souvenir del duomo con il viso di Berlusconi quello che dovrebbe essere comunque il segretario del principale partito d’opposizione si è presentato incapace a qualsiasi reazione nei confronti dell’autentico sciacallaggio politico del PDL.
La mancanza di solidarietà alla lista nera di giornalisti, magistrati e oppositori presentata in parlamento da Cicchetto è una offesa nei confronti di chi in tutti questi anni è sempre rimasto opposizione subendo le incapacità di tutta una classe politica di dirigenti della Sinistra ma consegnandogli poi comunque la delega nei momenti cruciali.
Se queste sono le prove generali di un accordo che salvi uno sciagurato bipartitismo, vero artefice in questi anni di uno scontro tra schieramenti contrapposti, a scapito di tutti gli altri soggetti politici, voglio recitare il deprofundis al PD, perché andrà incontro al suo suicidio politico.
Credo che la verifica a quanto supposto l’avremo molto a breve, in base a quanto uscirà dal CDM giovedì e dal tipo di risposte che sarà in grado di dare il PD.
Rispetto a quelle che potrebbero essere le scelte liberticide del governo credo sia necessario saper dare noi, comunque, una risposta collettiva e soprattutto politica, perché oggi il governo è debole e in quanto tale pericoloso.



Questo signore è stato oggi arrestato con l'accusa di aver truccato appalti.

Fonte Repubblica clicca qui per la notizia completa

martedì 15 dicembre 2009

DA OGGI QUESTO BLOG E' A RISCHIO OSCURAMENTO PER ISTIGAZIONE ALLA VERITA'

A parte un commento all’attento post sul blog di Alessandro Tauro ho preferito tacere e riflettere sulla situazione kafkiana che si è venuta a determinare dopo il ferimento di Berlusconi.
Purtroppo spesso accadono fatti in cui psicolabili si rendono protagonisti di “crimini” nei confronti di soggetti comunque più deboli, ma non per questo vengono palesati complotti, terrorismo, o attacchi al cuore dello stato.
Sicuramente sarebbe più semplice dimostrare che una trasmissione a base di tette e culi, magari su una rete mediaset, è in grado di scatenare pulsioni sessuali violente nei confronti di donne, meglio se isolate, che lo scontro politico sia stato l’elemento scatenante per una reazione da parte di uno psicolabile nei confronti del premier protetto dalla sua scorta.
L’origine, fortunatamente lombarda, del lanciatore di souvenir toglie di torno qualsiasi ipotesi di terrorismo islamico.
Al di la dei deliri di una parte della stampa di destra e di replicanti esponenti del centro-destra la risposta al quesito che poneva Alessandro Tauro nel suo post inizia a trovare oggi purtroppo risposte evidenti e sicuramente preoccupanti.
Dopo le iniezioni di “bontà” del ministro degli interni nei confronti di extracomunitari in cerca di asilo, il maglio della censura è sempre più pressante, consapevoli del consenso mediatico al quale sono andati incontro con l’addomesticazione delle televisioni pubbliche e private e nel terrore che l’informazione alternativa scardini il castello di menzogne che è stato messo in piedi, l’obiettivo internet ritorna prioritario per chi la democrazia la ritiene un optional per mascherare le proprie mire repressive, autoritarie, da stato di polizia .
Non solo sulla libera circolazione delle idee il ministro leghista sembra voler mettere un freno, ma pure sulla libertà di manifestare pubblicamente le proprie idee e il proprio dissenso. Per essere più chiari stiamo tornando lentamente solo ed esclusivamente alle manifestazioni e alla stampa di regime.
Nuovamente vergognosi sono stati gli attacchi nei confronti dei magistrati che hanno inchieste in corso che riguardano Berlusconi.

Considerando la completa inesistenza di qualsivoglia connessione tra il lanciatore di souvenir e gli oppositori di Berlusconi, viste le acrobatiche e patetiche manovre per imputargliele, voglio fare io delle considerazioni rifacendomi semplicemente a quella pagina infausta della nostra storia che si chiama “dittatura fascista”. Dopo l’attentato a Mussolini del 31 ottobre 1926 in Italia furono emanate le “leggi speciali per la sicurezza dello stato” che costarono la vita, l’esilio e il confino a comunisti, liberali, democratici, più semplicemente ad Antifascisti.
Sulla responsabilità di Zamboni (anarchico di 16 anni) emersero molti dubbi che non fu possibile chiarire in quanto fu linciato a tempo di record dai gerarchi fascisti presenti.
Una delle tesi fu che a organizzare l’attentato fosse stato Arpinati , podestà di Bologna successivamente sottosegretario agli interni. Un’altra che fu lo stesso Mussolini a procurarsi un miracoloso attentato, da cui ne uscì indenne, per promulgare le infami leggi speciali. Nel 1930 Arpinati fu esautorato dagli incarichi da Starace e inviato al confino.
Ps. Ultime notizie: a quasi 48 ore dal fatto esce un sorprendente testimone che ancor prima che agli inquirenti riferisce alla stampa di aver avuto l’impressione di un cambio di mano dell’oggetto del misfatto facendo presupporre quindi un complotto. Essendo un esponente del pdl mi domando perché ha permesso che un eventuale complice avesse eventualmente 48 ore di vantaggio rispetto agli inquirenti per mettersi al sicuro.

venerdì 11 dicembre 2009

12 DICEMBRE 1969 LA STRAGE E' DI STATO

Sono 40 anni di stragi, di depistaggi, di connivenze e complicità tra pezzi deviati dello stato e criminalità politica, tra logge massoniche nascoste (P2) e pezzi malati della politica.
Chi vuole può ripercorrere le tappe che si snodano da Piazza Fontana all'attentato al treno a San Benedetto Val di Sambro, a piazza della Loggia a Brescia, alla stazione di Bologna e ad altri. Ricordare le vittime una ad una è un elenco lungo e doloroso. Un pezzo di democrazia nascosta, insabbiata, rinnegata.
Per tutti coloro che in quegli anni si trovarono dalla parte delle vittime voglio ricordare l'Anarchico Pinelli, precipitato dal quarto piano della questura di Milano che in quel periodo era retta dal Questore Marcello Guida, gia direttore del carcere di Ventotene e Santo Stefano sotto il fascismo.
Nel frattempo abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che caldeggiava l'organizzazione parallela Gladio (Cossiga), oggi abbiamo un presidente del Consiglio tessera 1816 della P2...... Strano paese e senza memoria il nostro.







Scontri a Roma - Se Silvio ha le "palle" noi abbiamo "l'orchite"

Nuovamente il manganello, strumento congruo al governo Berlusconi . Pochi giorni fa contro i lavoratori dell’Alcoa. Oggi contro gli studenti dell’Onda e ai Precari che manifestano a Roma. L’olio di ricino ce lo somministra mettendo le mani sul TFR per finanziare la “spesa corrente”.
E’ giusto secondo una certa logica essere precari sempre : anche quando hai finito il ciclo produttivo e ti aspetti la corresponsione dell’ampliamente guadagnato “trattamento di fine rapporto”.
Siamo convinti signor presidente del consiglio che lei come ha dichiarato abbia le “palle” perché noi le assicuro ormai abbiamo "l’orchite" e ci girano a tal punto che la cavalleria dell’aria di "Apocalypse now" a confronto è una bischerata da nulla.
Infine un pensiero mi viene anche sulla sua volontà di cambiare la “Carta”…..ma credo che dopo il “Legittimo impedimento” l’argomento si fa sempre più inquietante!!!




Immagini degli scontri contro i LAVORATORI dell'Alcoa

Per non dimenticare

sabato 5 dicembre 2009

L'appello di Saviano. Firma anche tu!

Quasi mezzo milione le firme raccolte sull’appello di Saviano
contro il "processo breve".
E’ un altro segno tangibile dopo la manifestazione di oggi a Roma
dell’Italia che resiste
sotto il link per firmare




PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO….

giovedì 3 dicembre 2009

Signor Presidente non sono d'accordo!

Sarò irriverente, ma non riesco a concordare col messaggio che oggi il Presidente Napolitano ha rivolto ai giovani invitandoli a rimanere in Italia, rispondendo così al direttore della Louiss Celli.
Come ho scritto in un commento sul blog di Alessandro Tauro, dopo le parole fuori onda della terza carica del nostro Stato, Fini, il meno che possa succedere è il “legittimo sospetto” al pari del “legittimo impedimento” e della “legittima suspicione” che possiamo essere governati dalla Mafia o comunque che nostri governanti possano essere collusi. Nel caso del legittimo sospetto però sono i cittadini non sudditi a pensare e negli altri due casi è il presidente del Consiglio che agisce tra un Lodo Alfano e uno Schifani per evitare tassativamente di transitare da aule di tribunale.
Dal momento che non vorrei che fossimo un popolo senza memoria o con le croci nude pronti come ai tempi di Cesare a crocifiggere qualcuno suggerisco una lettura che rinfreschi le informazioni che tutti noi possiamo avere e a cui attingere. Andate a leggere cosa riporta Wikipedia sotto la voce “Banca Rasini” e dalle informazioni che ricavate movimentando i neuroni formatevi un’idea.
Nella consapevolezza che la mia generazione non è in grado a causa del degrado economico, a garantire una base consolidata ai nostri figli come fece la generazione di mio padre, e, rendendomi conto che il processo di precarizzazione del lavoro è solo ed esclusivamente un mezzo per sfruttare e spremere giovani e meno giovani non dando alcuna prospettiva di un futuro, non riesco a rimanere ottimista.
Ho qualcosa da dire anche su un altro dei temi che il nostro Presidente ha toccato rivolgendosi ai giovani mentre era in visita agli scavi archeologici sotto palazzo Valentini osservando come dal passato si possa trarre insegnamento per il futuro. Come ho più volte scritto sul blog il ruolo della cultura è fondamentale nella formazione e nella crescita delle persone , ma, come ho già sottolineato altre volte il ruolo della cultura , e prima di me lo ha detto e scritto un sicuramente più autorevole Elio Vittorini, non deve essere consolatorio.


Ecco un'altro appello a un "Signor Presidente" per ricordare che sono state rifinanziate le missioni militari all'estero Afganistan compreso. Il testo e la musica di Boris Vian è uno dei più conosciuti pezzi pacifisti contro tutte le guerre.

martedì 1 dicembre 2009

Banana Republic

questa volta io faccio la precisa scelta di non dire niente: ogni parola sarebbe superflua e rischierebbe di far pensare all'ennesimo complotto .




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