il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



martedì 30 marzo 2010

Sarà una rossa primavera?

…Riprendo la parola.
Se dovessi sintetizzare il risultato elettorale direi che è andata meglio di quanto ipotizzavo un mese fa e peggio di quanto mi aspettassi alle 15 di ieri pomeriggio. Con la schizofrenia però non si fa politica e soprattutto non si può pretendere di ottenere risultati apprezzabili a meno di non appartenere allo schieramento tout-court di destra.
Continuo a reputarmi di sinistra, per cui, alcune considerazioni, che non risultano essere novità nel mio pensiero, necessitano.
Il grande assente sulla scena politica italiana, risulta essere un “progetto politico”. Se alla destra questa assenza è congeniale a fare, in maniera estemporanea gli interessi di una sua dirigenza pronta a fare e a negare contemporaneamente, nei confronti della sinistra tale assenza comporta la stessa mancanza della funzione storica della sinistra al fianco dei ceti produttivi e dei così-detti “ultimi”.
La necessità della speranza in una propria emancipazione, in una propria cultura egemone, della necessità di gestire in maniera attiva i conflitti rientrano a tutto tondo nel rapporto tra sinistra politica e blocco sociale di riferimento.
Se nei giorni scorsi ho preferito astenermi dal proferire commenti tra i tanti supporters sia di SEL sia della FED era perché la sterile perpetrazione del rituale elettorale non poteva che portare al risultato odierno. Su tutto il territorio nazionale siamo in presenza di scelte strategiche diverse sul piano delle alleanze.Risulta difficile comprendere come in alcuni casi, ad esempio, il centro sinistra sia allargato all’UDC per poi trovare l'UDC stesso autonomamente presente in altre regioni correre da solo con un proprio candidato o addirittura alleato col centro-destra. Stessa cosa avviene con i Radicali, capaci di esprimere un candidato unitario in Lazio, ma corridori solitari, quindi antagonisti in altre regioni. Infine la sinistra extraparlamentare che nella consapevolezza da parte della sua dirigenza di contare tanto quanto zero, ha fatto di tutto pur di plasmarsi subalternamente, a parte alcuni casi, alle parole d’ordine del PD cercando di guadagnare più spazi possibili più nell’intento di incamerare i proventi dovuti al ruolo che non l’effettiva volontà di incidere rispetto alle scelte politiche.del PD stesso.
A dirigenze assimilabili a saprofiti ha purtroppo risposto una “militanza” e un elettorato disposto a diventare elemento nutrizionale per pochi “eletti”. L’atavica mancanza di contenuti o i contenuti posticci dell’ultima ora non possono considerarsi discriminanti.
Il danno arrecato con questo modo di far politica ha come effetto immediato la perdita della Regione Piemonte dove gli spazi lasciati dalla sinistra elettorale sono stati presi dai “grillini” che correndo da soli hanno fatto mancare quella quota di consenso indispensabile al centro-sinistra per tornare a governare.
Anche sulle così-dette vittorie necessita andare cauti, onde evitare ulteriori delusioni o cadute.
In Puglia il centro-sinistra può ringraziare che la destra ha deciso di partecipare alla competizione elettorale con due liste, con l’inevitabile dispersione di voti. Vendola governa col 48% contro il 51% della destra se si fosse presentata con lista unica.
In Liguria la maggioranza che conferma Burlando Presidente lamenta un salasso di circa 70mila voti rispetto alle regionali precedenti e una cifra assai più alta rispetto alle politiche del 2008. L’esigua presenza della sinistra extraparlamentare ne nasconde la subalternità al PD e la mancanza di un progetto autonomo sul quale confrontarsi sui temi della Regione.
…Come ogni risultato elettorale, in un contesto di degrado culturale, le prospettive che si possono aprire aprono interrogativi di difficile soluzione.
Personalmente sono due le ipotesi sulle quali amo soffermarmi e paradossalmente sembrano assai lontane tra di loro.
La prima , che trova già elementi di concretezza nel percorso iniziato dopo le elezioni europee è quella della rete@sinistra per la costruzione (sottolineo costruzione e non unificazione) di un soggetto politico a sinistra partendo dalle pratiche nuove della democrazia interna al soggetto e che faccia riferimento alla rete dell’associazionismo, sensibile alle tematiche della produzione e dei consumi per uno sviluppo sostenibile.
La seconda è recitare un de profundis nei confronti della così detta sinistra extraparlamentare che ha avuto il pregio di ambire “la fantasia al potere” nel 68 ma all’immobilismo conservativo negli ultimi 9 anni e entrare in massa nel PD cercando di condizionarne le scelte politiche. In fondo anche la Serracchiani ieri sera è arrivata alla conclusione che forse era giunto il momento di pensare ai contenuti (finchè c'è vita c'è speranza).

Loris


altre elezioni...altra musica.... solo i concertisti sembrano essere immutati, ma non suonano la chitarra

martedì 23 marzo 2010

IL MIO VOTO E QUELLO DI G. GIULIANI IN REGIONE LIGURIA






Ero per questa tornata di elezioni regionali propenso ad una astensione motivata soprattutto dalla inadeguatezza e insufficenza dei gruppi strutturati a sinistra. Tutte le vicende di quest’ultimo periodo, pasticcio liste, attacco alla magistratura, corruzione, attacco alla legge sull’aborto impongono una riflessione in più per la difesa della democrazia nel nostro paese, quindi, la necessità di non fare mancare la nostra presenza ai seggi elettorali.
La necessità comunque di voler dare un preciso segnale politico mi da l’opportunità di dichiarare che il mio voto di preferenza andrà nei confronti di Alessandra Ballerini per il suo impegno nei confronti degli ultimi. Il fatto di essere candidata nella lista civica "noi per Burlando" al di fuori quindi dei gruppi strutturati fa si che il messaggio politico, con una sua affermazione, assuma grande importanza per una stagione nuova di dialogo tra le basi della sinistra e l’associazionismo che opera sui territori.
Per battere la destra, per rimanere sempre e comunque dalla parte degli ultimi voterò e invito a votare per Alessandra Ballerini della lista "noi per Burlando"








Alle regionali in Liguria voto per Alessandra Ballerini. Per tre ragioni essenziali:
1) Perché ha fatto un manifesto elettorale esemplare. Ci sono disegnati rom, immigrati, poveri e c’è la scritta: “Se li discrimini non votarmi”. Perfetto. Stare dalla parte dei diritti dei deboli è il più forte principio della Costituzione.
2) E’ rigorosamente laica, e quindi non si piega alle squallide pressioni dei vescovi e di uno stato estero (il Vaticano).
3) E’ in una lista (Noi per Burlando) che appoggia l’attuale presidente. Si possono non condividere decisioni della amministrazione di centrosinistra, ma dall’altra parte c’è la destra più cialtrona, arrogante e pericolosa che si possa immaginare.

Fai come me, vota Alessandra Ballerini.






ECCO LE IMMAGINI DELLA FESTA ORGANIZZATA AL TEATRO DEGLI ZINGARI A GENOVA CON LA PARTECIPAZIONE DI DON GALLO DELLA COMUNITA' DI S. BENEDETTO A FAVORE DI ALESSANDRA BALLERINI

CLICCA PER IL SITO UFFICIALE



lunedì 22 marzo 2010

UN DOPPIO APPELLO CHE PARTE DALLA RESISTENZA


Il mio appello contro l'astensionismo


Mai finora, ci siamo ritrovati con animo così turbato come oggi. Siamo di fronte, nel nostro bel Paese, ad una caduta senza precedenti della Democrazia e dell'etica pubblica. La mia coscienza di uomo e di prete che intende coniugare coerentemente Fede e Impegno Civile è in difficoltà a prendere la parola.Dov'è la fede? Nelle crociate moralistiche? Dov'è la politica? Nei palazzi? Dove sono i partiti?sempre più lontani… Illecite operazioni dei Poteri occulti, monopolizzazioni private dei mezzi di comunicazione sociale, mancanze di risorse. E' regolare il conflitto di interessi. Alleanze segrete con le potenti Mafie in cambio della loro sempre più capillare e garantita penetrazione economica e sociale. Mito della governabilità a scapito della indispensabile funzione parlamentare delle rappresentanze; progressiva riduzione dello stato di Diritto a favore dello stato Padrone a conduzione tendenzialmente personale. Sconfinamenti di potere e tentativi sempre più frequenti di imbavagliare la giustizia e piegarla a interessi privati, devastazioni del costume sociale attraverso corruzioni, legittimazioni dell'illecito.E' vera eutanasia della democrazia, siamo tutti corresponsabili, anche le istituzioni religiose. Mi chiedo: è inutile andare a votare? Come mai gli indecisi e gli indifferenti aumentano? Esiste una rete possibile di presìdi, movimenti locali e di base, centri sociali, cantieri autonomi di sovranità, che potrebbero scegliere una democrazia insorgente, abbandonando rappresentanze formali e vuote: l'azione politica deve essere radicata nella specificità locale e nell'ambito della vita comune.Auspico, da sempre, pur aderendo ai movimenti, che questi luoghi di resistenza non sottovalutino l'importanza delle prossime consultazioni regionali. Da parte mia, come Diogene, in questi giorni con la mia Lanterna andrò in giro a stanare i lontani, i dubbiosi, i delusi, gli arrabbiati e i benpensanti.Care donne e uomini: è un dovere civico recarsi alle urne.Per gli indifferenti, gli ignavi garantiti userò parole di Dante e di Gramsci. C'è chi difende il diritto al non voto. A mio avviso i diritti sono di tutti coloro che, con la vita, ci hanno donato la Costituzione repubblicana.A noi tutti rimane l'impegno di lottare per una nuova cittadinanza verso istituzioni comunitarie partecipate, mirando a trasformare in modo nuovo l'esistente e il futuro. E' un delicato momento di transizione. L à c'è ancora una risorsa! Il "sito" è l'essere in comune dove gli umani possono incontrarsi, rovesciando i rapporti di potere. Il mio sofferto invito non è quello di tapparsi il naso. La risorsa consiste nella lista dei candidati. Contattiamoli, conosciamoli, interroghiamoli, con i nostri stimoli e contestazioni.Personalmente dopo 45 anni di presenza sul territorio genovese e ligure ne conosco molti fortemente disponibili a impedire il nefasto avvento di un regime autoritario e decisi a combattere la tendenza a solidificare la rivolta in nuove forme di astrazione di dominio dell'Uno su molti. Ricordiamoci che ci guardano ansiosi tutti coloro, italiani e stranieri, che una condizione crescente di precarietà priva di luogo, di radice, di legame ad un ambiente riconosciuto e riconoscibile di vita.Tantissime persone, non garantite, invisibili e senza potere, cui è stato sottratto, in senso letterale, il tempo futuro e con esso il respiro della speranza.

Don Andrea Gallo in data:22/03/2010







Appello dei Partigiani per la mobilitazione al voto
Fonte: www.anpi.it/
Autore: Raimondo Ricci - presidente nazionale dell'Anpi

A donne, uomini e giovani perché, coscienti della deriva anticostituzionale in atto verso un sistema autoritario e personale, usino tutti l'arma del voto, al fine di contribuire al successo delle forze di opposizione all'attuale governo.

Finora questi appelli li abbiamo sempre indirizzati all'interno dell'associazione, ma adesso è giusto uscire fuori, ri-volgersi a chiunque condivida i nostri valori.Alle elezioni bisogna andare a votare, perché si risveglino le coscienze e si abbandoni l'indifferenza verso la politica; ma soprattutto, che quel voto sia efficace e coerente con gli ideali e i principi che ispirano l'impegno politico della nostra associazione, al fine di contribuire al successo delle forze di opposizione all'attuale governo, un esecutivo indifferente ai problemi reali della crisi, ma anche demagogo e populista, che sta operando un pericoloso mutamento del nostro sistema democratico parlamentare verso un sistema autoritario e personale; un vero e proprio mutamento di regime che può avere, e in parte ha già avuto, gravissime conseguenze per l'intera comunità nazionale, tali da rievocare un pericoloso e persino drammatico passato.Il fantasma del fascismo è reale; per questo l'appello si rivolge a tutti i nostri concittadini, indipendentemente dalle loro idee e dalla loro collocazione politica perché si comprenda la natura vera della situazione in atto, e si realizzi una generale ripresa di condivisione, dignità e progresso del nostro paese in base a forme e limiti previsti nella Costituzione. E siccome tutela del lavoro, rispetto e promozione dei diritti inalienabili, rispetto delle istituzioni, dal Quirinale alla magistratura, sono beni preziosi che devono essere condivisi e salvaguardati, bisogna andare a votare, senza esitazioni; riservando il proprio voto alle liste e ai candidati che ai principi e alle regole della Costituzione ispirano i loro comportamenti e i loro programmi.


13 marzo 2010


Raimondo Ricci
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
presidente nazionale dell'Anpi

ELSA MORANTE SCRIVE


"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto dellesue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttostoche al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre difamiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."


Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a B.Mussolini...PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone. Non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...

domenica 21 marzo 2010

C’e posta per te!





E’ sempre una incognita l’apertura della cassetta della posta: bollette Enel, Telecom (con la quale non finirai mai di incazzarti) pubblicità amene, conti dell’amministratore di condominio.
Oggi però una autentica sorpresa :
mi ha scritto Silvio!!!!
Se domandare è lecito, rispondere è cortesia, e, per non dare adito a equivoci di mancanza di cortesia da un vetero sinistrorso, quasi anarco ma non insurrezionalista, rispondo educatamente alla missiva.
1) Giustamente ci ricorda che ci saranno a breve le elezioni regionali, ma che c’azzecca (per dirla come Di Pietro) l’operato del Governo? Non Le hanno insegnato che esiste una differenza tra voto politico e voto amministrativo?
2) Ho pensato a lungo a quanto Le è accaduto prima di Natale in quel di Milano, e con una certa inquietudine penso a cosa poteva succedere se fosse accaduto in una città sinistrorsa come Genova se uno squilibrato apartisan le avesse tirato la lanterna, oppure a Bologna la torre degli asinelli, o a Pisa la rinomata torre con tutta la sua pendenza. Mentre Lei veniva aggredito da uno squilibrato la Polizia aggrediva ripetutamente lavoratori come quelli dell’ Alcoa, in Sardegna e a Roma. E loro difendevano il posto di lavoro.
3) Su quel Suo “nonostante tutto il mio governo ha continuato a lavorare per tutti gli italiani” qualche cosina avrei da ridire. Del processo breve , del legittimo impedimento, sulle intercettazioni ed altre cosucce sul quale il suo Governo ha lavorato forsennatamente alla stragrande maggioranza degli italiani non gliene catafotte (Camilleri) niente mentre mi rendo conto che Lei sia fortemente interessato all’argomento.
4) Sulla lotta alle mafie senza dubbio qualche elemento di novità lo avete portato. Credo che sia stata una cosa geniale per scompaginare la malavita organizzata candidare e fare eleggere elementi come Di Girolamo. Non credo fossero le Orsoline a sostenerlo.
5) Sulla crisi sarebbe meglio che si mettesse in pace con se stesso. C’ha detto che la crisi non c’era e che bisognava incentivare i consumi indebitandoci con banche e finanziarie. C’ha detto che la crisi era passata (ma se non c’era come faceva a passare?) ed ora ci dice che stiamo terminando la crisi ma che bisogna aver pazienza. Ma si facesse una allegra forchettata di fatti suoi che abbiamo la necessità di arrivare a fine mese, pagare le tasse scolastiche per i nostri figli e se non è in grado di rispondere adeguatamente a questa crisi parafrasando il suo collega di partito Prosperino “chapa il bisciun e vai fora dai…..”
6) Le nuove generazioni ringraziano . Cercate di uccidere la cultura per avere il popolo bove e scodinzolante davanti a veline e ministri fino al punto di non riuscire più neanche a distinguerli.
7) Le grandi opere come le emergenze è cosa evidente a tutti gli italiani di buon senso a quali interessi soddisfano, e pensare ad una banda di affaristi che si occupano di centrali nucleari e ponti sullo stretto è una iattura che l’Italia può meritarsi solo se è talmente miope da accordare ulteriore fiducia a questo leader piduista peronista e populista.

La mia cortesia si arresta qui. Il tempo dedicato a risponderle è pursempre tempo prezioso per me e non ho dubbi che riversandomi addosso le solite litanie fuoriluogo anticomuniste anti magistratura ma soprattutto antitutti quelli che non lo ossequiano doverosamente non ho modificato di una virgola il quadro politico.
Sono assolutamente convinto che la responsabilità di fare governare un personaggio come Berlusconi ricade soprattutto su di una Sinistra che è stata insufficiente e inadeguata. Se fino a poche ore fa ero per una astensione gia motivata in tanti post precedenti ritengo che alle elezioni regionali necessiti andare a votare per non dare adito a devianze istituzionali ,stando attenti a non premiare chi crede di trovare un modo come un altro per sopravvivere e disposto a votare ogni cosa pur di galleggiare.
Contrariamente a quanto detto, quindi, nella mia Liguria voterò per la presidenza Burlando, conscio di ciò che ha rappresentato su scelte di tipo ambientale sicuramente non gratificanti per il territorio. La preferenza che assegnerò , considerando comunque una sofferenza in una scelta politica di questo genere ritengo sia giusto soppesarla sino all’ultimo anche se sicuramente non ricadrà all’interno dei gruppi strutturati.

venerdì 12 marzo 2010

DENUNCIATO BERLUSCONI

COMUNICATO STAMPA
Firenze, 11 marzo 2010

Giovedì 11 marzo rappresentanti di associazioni di difesa della democrazia e della Costituzione hanno presentato ai Carabinieri un esposto contro il Presidente del Consiglio dei ministri per vilipendio alla Magistratura, dando così seguito al proposito annunciato all'assemblea nazionale dei Comitati per la difesa della Costituzione tenutasi a Firenze il 27 febbraio u.s.
L'esposto è rivolto, per competenteza, alla Procura della Repubblica di Torino e chiede di promuovere azione penale nei confronti dell’On.le Silvio Berlusconi per il delitto di vilipendio delle istituzioni previsto dall’art. 290 Codice Penale, per avere egli, in Torino il 26 Febbraio 2010, vilipeso l’ordine giudiziario con le espressioni pubblicamente pronunciate, e ampiamente riportate dalla stampa il giorno successivo, quali "banda di talebani che perseguono fini eversivi", "terribile patologia" e altro, come meglio dettagliato nella denuncia (allegata).

L'esposto è stato presentato da:
Salvatore Tassinari per l'Associazione "per una Sinistra Unita e Plurale"- Rete @ Sinistra
Paolo Solimeno per il "Comitato fiorentino per la difesa della Costituzione",
Cinzia Niccolai per l'Associazione "Carovana per la Costituzione-Sempre"
Corrado Mauceri per l'Associazione "Sinistra per la Costituzione".
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AL SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI TORINO
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I sottoscritti
Salvatore Tassinari e Paolo Solimeno, in rappresentanza dell'associazione il “Comitato fiorentino per la difesa della Costituzione”,
Sandra Carpi Lapi e Massimo Torelli, in rappresentanza dell'associazione “Per una Sinistra Unita e Plurale”,
Corrado Mauceri, in rappresentanza dell'associazione “Sinistra per la Costituzione”,
Cinzia Niccolai, in rappresentanza dell'associazione “Carovana per la Costituzione-Sempre”, espongono quanto segue.
Tutta la stampa nazionale ha dato notizia di alcune espressioni usate dal Presidente del Consiglio on.le Silvio Berlusconi, in Torino, il 26 febbraio 2010, in una pubblica riunione, e trasmesse nei servizi televisivi dedicati a questo incontro sulle reti nazionali.
Nel corso del suo intervento ha dichiarato che la magistratura avrebbe al suo interno “una banda di talebani che perseguono fini eversivi”
Nella stessa giornata, avrebbe aggiunto, sempre pubblicamente “faremo una riforma della giustizia importante e cercheremo di eliminare questa terribile patologia: qualche volta si dice la corruzione, le organizzazioni criminali… ma secondo me questa (la magistratura politicizzata ndr) è la patologia più grave della nostra democrazia”…
Nel corso dello stesso intervento, ha annunciato che sarà posta mano alla riforma della giustizia che finora non ha fatto; “adesso la facciamo e non credo che piacerà molto ai talebani che sono all’interno della magistratura”.
Egli ha poi proseguito nello stesso ragionamento aggiungendo che, per fortuna, la maggioranza dei giudici non appartiene “a questa, stavo per dire banda di magistrati talebani, ma che questi magistrati esistono, che siano molto forti e che intervengano con propositi eversivi nella vita democratica è una realtà assolutamente incontrovertibile”.
Ad avviso dell’ esponente queste espressioni, pubblicamente e reiteratamente rese, integrano il delitto di cui all’art. 290 Codice Penale.
Attribuire alla magistratura, sia pure ad una parte indifferenziale di essa, la definizione quale “banda di talebani”, definizione più volte ripetuta e sottolineata; affermare che essa costituisce una “terribile patologia”; addirittura più grave della corruzione delle organizzazioni criminali; specificare che questa banda di malfattori persegue a fini eversivi, e ciò è una realtà assolutamente incontrovertibile; è condotta che integra indubitabilmente il delitto previsto dall’art. 290 Codice Penale.
La materialità di questo delitto è integrata da qualunque espressione che addita al pubblico disprezzo o alla generale vergogna, gli organi nei cui confronti è usata.
Il termine “vilipendio”, secondo l’insegnamento della giurisprudenza, è integrato da ogni “espressione dal significato offensivo, univoco esprimente disprezzo verso l’istituzione tutelata” Cass. Pen. Sez. I, 1 Febbraio 1978.
Quando la manifestazione di pensiero sia diretta a negare ogni rispetto o fiducia all’istituzione, inducendo i destinatari al disprezzo o alla disobbedienza, non può parlarsi di mera critica bensì di condotta vilipendiosa. Cass. Sez. I, 5 Dicembre 1977.
Sembra, alla luce di quanto sopra difficile immaginare forma di vilipendio più estreme di quelle usate dall’On.le Berlusconi nei confronti della magistratura.
In particolare, equiparare i magistrati ai talebani significa attribuire loro le stesse caratteristiche politiche, culturali e sociali che hanno contraddistinto questa organizzazione: ovvero sia feroce fanatismo, intolleranza assoluta nei confronti di altre etnie ed altre fedi, sopraffazione e soppressione fisica degli avversari (è nota la fine atroce che fu inflitta all’ultimo presidente della Repubblica Democratica dell’Afghanistan e al fratello).
Si deve d’altra parte sottolineare che l’offesa non investe una o più persone individuate e determinate, bensì è rivolta in modo generico ed indeterminato ad un’intera fascia di magistrati, non concretamente individuabili nella quale sono compresi tutti coloro in qualsiasi campo della giurisdizione, hanno emesso sentenze o provvedimenti non graditi al Presidente del Consiglio, e per ciò investe un numero indefinito e indefinibile di persone; e non solo coloro che in qualche modo, hanno dovuto occuparsi di vicende che lo coinvolsero, bensì anche chi in un futuro prossimo lontano, nell’esercizio di funzioni giudiziarie, fosse chiamato a pronunciarsi su controversie nelle quali direttamente o indirettamente fosse interessato il Presidente Berlusconi, o persone comunque a lui vicine.
E’ questo l’aspetto più grave della condotta che qui viene stigmatizzata, e che induce i Comitati esponenti ad assumere questa iniziativa. Affermare pubblicamente, reiteratamente, e con l massima intensità, che tutti coloro che, giudici penali o civili o pubblici ministeri dovessero un futuro prossimo o lontano pronunciarsi in senso sfavorevole agli interessi del Premier, vengono a fare parte della categoria dei talebani e si espongono quindi al pubblico ludibrio, distrugge ogni possibilità per il giudice di pronunciarsi secondo il corretto esercizio della professione. Per la quale è essenziale che il magistrato – indipendentemente dal suo ruolo – si determini nelle decisioni di sua competenza senza doversi aspettare gratificazioni ma anche senza dover temere ritorsioni o pubbliche reprimende.
Né si dica che i magistrati sono in grado di resistere a qualsiasi forma di pubblico dileggio, per funzione e per educazione. Il fatto solo di doversi imporre di non subire condizionamenti, è esso stesso una limitazione della loro libertà di giudizio, e costituisce quindi attentato alla libertà di determinarsi con la più assoluta serenità. Condizione essenziale perché la giurisdizione sia, realmente, soggetta solo alla legge, come testualmente vuole l’articolo 101 della Cost.
Per queste ragioni i sottoscritti esponenti
chiedono
alla S.V. di volere promuovere azione penale nei confronti dell’On.le Silvio Berlusconi in ordine al delitto di vilipendio previsto dall’art. 290 Codice Penale, commesso in Torino il 26 Febbraio 2010, per avere vilipeso l’ordine giudiziario con le espressioni, pubblicamente pronunciate, e sopra riportate.

Vorrà a tale scopo
richiedere preliminarmente

autorizzazione a procedere al Sig. Ministro della Giustizia, in ossequio a quanto prescrive l’art. 313 Codice Penale, III comma, secondo periodo.

FIRME

sabato 6 marzo 2010

Ma allora a Bolzaneto ci fu tortura? (di Giuliano Giuliani)


Ma allora a Bolzaneto ci fu tortura? Certo che sì, ma in Italia non c’è una legge sulla tortura. Quella macchietta del leghista Castelli, quando era, si fa per dire, ministro della giustizia, ne propose una che prevedeva il reato solo in caso di reiterazione: cioè, se usi una volta le pinze, un’altra l’elettricità, un’altra ancora l’imbuto, non è tortura; se invece sei privo di fantasia, e le pinze le usi due volte, cioè reiteri, allora incorri nel reato. La macchietta per fortuna non fu ascoltata, ma comunque il reato non è ancora previsto in Italia, unico fra i paesi cosiddetti civili (ma l’Italia ne fa ancora parte?). E allora a Bolzaneto si è potuto parlare di abuso, falso ideologico, maltrattamenti: reati che comportano pene di durata certamente inferiore a quella prevedibile per la tortura, e quindi soggetti alla prescrizione, i cui tempi sono stati ridotti con una delle tante leggi ad personas prodotte per salvare i delinquenti di pregio.
Quindi reati prescritti. Ma come nel caso Mills, con buona pace di Minzolini, il reato c’è stato e la condanna, civile, anche, tanto che i 44 imputati, gran parte dei quali erano invece stati assolti in primo grado, dovranno risarcire le parti offese, cioè decine di ragazze e ragazzi costretti a subire maltrattamenti disumani e vergognosi nella caserma lager. Quanto al risarcimento, per gli incapienti (solo per loro?) subentreranno i ministeri competenti, cioè noi che paghiamo le tasse. Ma questo, che succede normalmente in questo povero paese, è perfino secondario rispetto al valore della sentenza, che è stata, è il caso di ripeterlo alzando la voce, di condanna per tutti gli indagati.
Adesso aspettiamo l’altra importantissima sentenza di appello, quella relativa alla macelleria messicana della scuola Diaz e agli imbrogli e alla falsificazione delle prove che hanno visto protagonisti tutti i più alti vertici della polizia. E’ attesa per aprile.
Più avanti nel tempo, si attende anche il definitivo pronunciamento della Grande Chambre di Strasburgo sul ricorso che la famiglia ha presentato rispetto alle circostanze nelle quali si è verificato l’omicidio di Carlo Giuliani. La sentenza della prima Corte, che pure ha accolto il ricorso circa il mancato espletamento da parte del governo italiano di tutte le procedure che avrebbero potuto portare all’accertamento della verità, aveva invece respinto quello relativo all’uso di armi letali nel corso di manifestazioni e al mancato riconoscimento delle responsabilità che sono state all’origine dei tragici avvenimenti del 20 luglio 2001.

Giuliano Giuliani

tratto da http://www.facebook.com/l/b12f0;www.dazebao.org

venerdì 5 marzo 2010

CHE LA TERRA TI SIA LIEVE.....SINISTRA

…A Qualcuno feci un giorno la confessione che con la messa da requiem di Mozart avrei concluso l’esperienza di Blogger. Oggi smentisco me stesso e dedico questo stupendo pezzo tratto dall’opera mozartiana dal nome non casuale “Lacrimosa” ,a chi oggi si indigna, piange, si incazza, bestemmia, recrimina a sinistra per ciò che la destra, e aggiungo piduista populista e peronista sta facendo.
Non mi indigno se la destra metterà in atto ogni tipo di manovra per rimediare al pasticcio della presentazione delle liste. Mi indigno perché QUESTA SINISTRA non è stata in grado di difendere i fondamenti della democrazia lasciando strada libera a chi fu piduista secessionista e pure fascista.
Devo riconoscere che la politica del “fare” di questa maggioranza è reale. Sa farsi rigorosamente i suoi interessi, mentre in tutti gli anni di governi di centro-sinistra un sano provvedimento sul conflitto di interessi non è riuscito a venire mai fuori penalizzando gravemente il sistema democratico. Thailandia, Cile, e Italia sono accumunate in questa sciagura.
Paradossalmente sto augurandomi che gli organi della magistratura a cui sono stati rivolti i ricorsi, accolgano le istanze presentate dalla destra, perché la soluzione con un provvedimento d’urgenza comporterebbe un tale strappo, a questo già fin troppo finto sistema democratico che annienterebbe ogni esile concetto di “Stato di Diritto”.
E’ terminato il periodo delle lamentazioni. Grazie a chi ha difeso rendite di posizione siamo spariti dal parlamento. Oltre un anno fa parlavo di esautoramento del dibattito parlamentare e del parlamento stesso da parte di questa destra.
Non sono stati loro particolarmente bravi, siamo stati noi che con l’arroganza dei primi della classe e di chi è comunque sempre a prescindere dalla parte della ragione non facevamo neanche quella cosa inutile che è il chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi, perché per noi i buoi non potevano……(dovevano ?) scappare.

Che la terra ti sia lieve….Sinistra, ma mi raccomando di accorgerti che stai morendo. Il fatto che Mozart sia bello da ascoltare non è una buona ragione per una “buona morte”
Loris


giovedì 4 marzo 2010

OLTRE LE SEMPLICI ELEZIONI

…La competizione elettorale di fine marzo si sta presentando come un evento che travalica il semplice appuntamento amministrativo, e, sconfessa anche la stessa possibilità di rappresentare un test di tenuta, consenso o perdita di consenso da parte dell’attuale maggioranza di Governo.
Il continuo, venire a conoscenza, di inchieste che portano in evidenza il malaffare politico e amministrativo, che coinvolgono malavita organizzata, parlamentari e importanti aziende nazionali, si intrecciano con quella che è diventata l’apparente burla dell’incapacità di adeguarsi ai più semplici adempimenti formali per presentarsi a qualsiasi competizione elettorale.
I casi del Lazio e della Lombardia sono la stessa faccia di una medaglia che rispondono all’arroganza del “potere” che in ogni caso sa che addomesticherà le regole a suo piacimento.
Talmente a suo piacimento da non aver neanche troppi problemi a scaricare uno dei suoi , come l’ex senatore Di Girolamo, costretto alle dimissioni, ma accompagnato dall’applauso dei suoi colleghi di cordata del PDL.
Talmente a suo piacimento, da consentire ad un ministro della Repubblica di dichiarare che in caso non fossero accolti i ricorsi per i loro pasticci elettorali sarebbero “pronti a tutto” . A tutto che?
Cos’altro vorreste arrogarvi di ciò che non avete già fatto minando costantemente le basi su cui abbiamo fondato il nostro ordinamento? In pochi mesi questo governo ha emanato leggi che riconoscono la responsabilità per cosa si è e non per cosa si fa (art.3 costituzione), con la depenalizzazione degli scarichi inquinanti si da il via libera al disastro ambientale a fine di lucro (art.9 costituzione), in Afghanistan non solo il nostro paese è in una guerra non dichiarata, ma, si rende complice di crimini non consentendo l’apertura di corridoi umanitari per la cura dei feriti, per lo più civili (art.11 costituzione più convenzioni varie).
Nell’ambito della giustizia la cosa più evidente è che c’è sempre qualcuno per cui la giustizia è più uguale che per altri, anzi, per alcuni c’è l’impunità che viene addirittura regolamentata per legge.
L’informazione pubblica viene data in mano a suonatori di piffero pronti a falsificare a piacimento le notizie stesse.
Se una maggioranza dispotica e schizofrenica suona le grancasse l’opposizione troppo spesso fa da trombone di fila facendo comprendere una sua presenza ma non volendo cambiare la metrica del concerto.
Le scalate a banche e finanziarie hanno più considerazione che una seria politica ambientale che mal si accompagnerebbe agli investimenti messi in essere da imprese bipartisan.
Anche chi per definizione dovrebbe trovarsi nelle trincee a difesa di ambiente, ceti meno abbienti, gli ultimi per definizione, si appresta in troppe realtà a tuonare contro al sistema genuflettendosi a qualche gettone di presenza rendendosi organici a alleanze dall’operato assai discutibile e dai programmi incerti.
Mi sento inadeguato, nel senso che non ho intenzione di adeguarmi, a questo stato di cose. C’è chi pur professandosi di sinistra oggi farà campagna elettorale nella stessa coalizione in cui fanno campagna elettorale Francesca Mambro e Giusva Fioravanti appoggiando una rappresentante radicale che evidentemente non si rende conto che se è saldato il conto con la “giustizia” sicuramente non è saldato quello con la storia. C’è chi professandosi ecologista non disdegna l’appoggio a un candidato che incurante dei risultati di un “dibattito pubblico” dalle conclusioni evidenti porta avanti scelte di sviluppo viario penalizzante per gran parte dei quartieri popolari genovesi, forse che un gettone val più di una partigianeria evidente nei confronti dei ceti popolari.
Vorrei infine evidenziare, che se oggi stiamo piangendo sulle macerie di una democrazia, una parte di responsabilità la portiamo pure in serbo noi, che a sinistra troppo spesso abbiamo santificato linee e leader senza voler mettere in discussione linee e uomini. Se ciò ha retto nel momento in cui a reggere le sorti della sinistra era un grande partito di massa conscio del blocco sociale che rappresentava , con gli uomini che provenivano da quelle realtà operaie e contadine, oggi l’acriticità diventa una colpevole complicità nella disgregazione culturale e politica della sinistra in quanto il partito di massa è stato liquidato da mezze tacche della politica e ciò che è rimasto nelle sue variegate forme ricorda più i santi , i naviganti e soprattutto i poeti. Il tifo infine con cui si autoalimentano al proprio interno queste più o meno grandi strutture ricorda più il “familismo amorale” di Banfield che una progettualità politica e sociale.
Loris



martedì 2 marzo 2010

QUANDO GLI ELEFANTI COMBATTONO E’ SEMPRE L’ERBA A RIMANERE SCHIACCIATA (proverbio africano) intervista a Gino Strada


…Abbiamo appreso dalle parole di Gino Strada che in Afghanistan è negata, da parte delle forze di coalizione di cui fa parte pure l’Italia, la richiesta dell’apertura di un corridoio umanitario per poter soccorrere i feriti , per lo più civili, vittime dei bombardamenti in corso.
Ciò rientra come ci ricorda Strada sicuramente in un “Crimine di guerra”.
Al Presidente della Repubblica, in qualità di garante dell’applicazione del dettato Costituzionale, ritengo necessario rivolgere un appello al fine di porre fine a tale situazione.

Loris

Art 11-L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.







ps. replicate, condividete, fate proprio questo appello affinchè possa alzarsi un muro di coscienza contro la logica perversa della guerra.

clicca per il comunicato stampa di Emergency

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