Sono 40 anni di stragi, di depistaggi, di connivenze e complicità tra pezzi deviati dello stato e criminalità politica, tra logge massoniche nascoste (P2) e pezzi malati della politica.
Chi vuole può ripercorrere le tappe che si snodano da Piazza Fontana all'attentato al treno a San Benedetto Val di Sambro, a piazza della Loggia a Brescia, alla stazione di Bologna e ad altri. Ricordare le vittime una ad una è un elenco lungo e doloroso. Un pezzo di democrazia nascosta, insabbiata, rinnegata.
Per tutti coloro che in quegli anni si trovarono dalla parte delle vittime voglio ricordare l'Anarchico Pinelli, precipitato dal quarto piano della questura di Milano che in quel periodo era retta dal Questore Marcello Guida, gia direttore del carcere di Ventotene e Santo Stefano sotto il fascismo.
Nel frattempo abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che caldeggiava l'organizzazione parallela Gladio (Cossiga), oggi abbiamo un presidente del Consiglio tessera 1816 della P2...... Strano paese e senza memoria il nostro.
Chi vuole può ripercorrere le tappe che si snodano da Piazza Fontana all'attentato al treno a San Benedetto Val di Sambro, a piazza della Loggia a Brescia, alla stazione di Bologna e ad altri. Ricordare le vittime una ad una è un elenco lungo e doloroso. Un pezzo di democrazia nascosta, insabbiata, rinnegata.
Per tutti coloro che in quegli anni si trovarono dalla parte delle vittime voglio ricordare l'Anarchico Pinelli, precipitato dal quarto piano della questura di Milano che in quel periodo era retta dal Questore Marcello Guida, gia direttore del carcere di Ventotene e Santo Stefano sotto il fascismo.
Nel frattempo abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che caldeggiava l'organizzazione parallela Gladio (Cossiga), oggi abbiamo un presidente del Consiglio tessera 1816 della P2...... Strano paese e senza memoria il nostro.
2 commenti:
tante piazze tante bombe tanti morti senza giustizia. e sempre i soliti capri espiatori. anarchici o filo-brigatisti. perchè l'italia è questa. le indagini partono sempre prevenute, poi salta fuori che la verità è tutt'altra, ma nessuno vuole aprirgli gli occhi..
Un popolo senza memoria è un popolo senza coscienza di sé. E un popolo senza coscienza di sé, è difficilmente un popolo. Tende ad essere più facilmente un insieme di cittadini-sudditi.
Ed un popolo che convive serenamente con questo passato che macchierà per l'eternità le nostre fragilissime istituzioni democratiche, non può essere definibile se non suddito.
PS: grandiosa come non mai la storica pièce di Dario Fo!
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