il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



lunedì 30 giugno 2014

“Signore Presidente vi voglio scrivere questa lettera, che può essere che leggerete se ne avrete il tempo…”


(ANSA) - ROMA, 26 GIU - "Giorgio Almirante è stata espressione di una generazione di leader di partito che, pur da posizioni ideologiche profondamente diverse, hanno saputo confrontarsi mantenendo reciproco rispetto, a dimostrazione di un superiore senso dello Stato che ancora oggi rappresenta un esempio".


Genova 30 giugno


“Signore Presidente vi voglio scrivere questa lettera, che può essere che leggerete se ne avrete il tempo…”**
…Gli uomini col senso dello Stato che non ho potuto conoscere per ragioni anagrafiche sono coloro che al bando firmato da Almirante fecero la scelta, per dignità , di opporsi, guadagnandosi la qualifica di disertori.
Sono i ragazzi della Benedicta, del Turchino… di tutti quei luoghi che hanno bevuto il sangue della meglio gioventù che un Paese poteva sperare: i Cascione, i Pieragostini, gli Alpron i Fillak le Cecilie Doganutti, le Irma Bandiera. I loro nomi sono scolpiti nelle lapidi di tutta Italia sino ad arrivare alla quota orribile di 45 mila.
Un numero talmente elevato da non poter essere citati come meriterebbero uno ad uno per rendergli un doveroso omaggio.
In Loro nome e per non vanificare il Loro sacrificio il 30 giugno del 1960 altri uomini di con il senso dello Stato, anonimi, insorsero per non consentire lo svolgimento a Genova del congresso dell’MSI, il partito di Almirante.
Se oggi, considerati col senso dello Stato vengono definiti coloro che erano “dall’altra parte” evidentemente qualcosa nella scala dei valori non torna. Non torna quando un delinquente diventa interlocutore politico per modificare la Carta Costituzionale nata dalla Resistenza, o quando si danno accelerazioni alla modifica rabberciata di quel patto fondante dello Stato Repubblicano.
Se, avessero vinto gli Almirante, avrebbe vinto la cultura delle leggi razziali, della soppressione degli avversari politici, la soppressione delle libertà individuali. Forse Lei non sarebbe diventato Presidente eletto da un Parlamento Democratico (pur nelle contraddizioni).
Arriva un momento in cui le scelte da che parte stare non possono essere eluse : io sto dalla parte di quei disertori che divennero Partigiani, che fecero la Resistenza e che pagarono per questo un elevato contributo di sangue .
Uno Stato dove Almirante è considerato uomo col senso dello Stato non può essere il mio Stato.
Loris 

**"Monsieur le Président Je vous fais une lettre. Que vous lirez peut-être. Si vous avez le temps" (Boris Vian)

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