25 febbraio 2012 — pagina 3 sezione: GENOVA
L' IMPOSSIBILITÀ di perseguire i poliziotti picchiatori del G8 perché irriconoscibili anche per i loro comandanti; la rivoluzionaria proposta di imporre degli oneri di ripristino per limitare la cementificazione della Liguria; e poi ancora le indagini per danno alla salute pubblica degli avvelenatori della terra,i risarcimenti chiesti ai comuni che non fanno la raccolta differenziata o la clamorosa stima, 34 milioni di euro, del danno provocato dalle false pensioni per l' amianto. Sono alcuni dei temi affrontati ieri nel corso della cerimonia di apertura dell' anno giudiziario della Corte dei Conti dal procuratore regionale Ermete Bogetti e dal presidente della sezione giurisdizionale Andrea Russo. G8. Bogetti, nel ricordare che la procura ha avviatoi procedimenti con cui verranno chiesti i danni materiali e d' immagine ai poliziotti condannati per le violenze durante il G8 del 2001, ha spiegato che se da un lato si attendono i giudizi definitivi della Cassazione per procedere contro gli imputati della Diaz e di Bolzaneto, dall' altro si potrebbero già istruire dei processi per quei casi che in sede civile hanno visto il Ministero dell' Interno risarcire alcuni manifestati picchiati. Ma c' è un ostacolo. Nessuno è in grado di identificare gli agenti picchiatori. Bogetti ha così ricordato la sua esperienza torinese, quando indagò nei confronti di un funzionario - assolto penalmente - che aveva guidato una carica in Valsusa contro i manifestanti contrari alla Tav. «Ricordo - ha detto il procuratore - che ho dovuto constatare che gli stessi comandanti... oltre a non essere in grado di identificare gli operatori... neppure potevano precisare se fossero appartenuti al contingente da loro comandato... se si ammette che i singoli operatori non possano essere riconoscibili... vuol dire ammettere che si possa verificare una sospensione delle regole... che non può essere tollerata in uno Stato di diritto»...Leggi tutto >>
1 commento:
perché non c'è okno? ciao caro, buongiorno!!!
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