W IL 30 GIUGNO

...di li a pochi giorni avrei compiuto 6 anni, erano gli ultimi giorni del giugno 1960.
Genova stava crescendo urbanisticamente e nel cantiere di un condominio di fronte a casa mia che in quei giorni era chiuso, gruppi di persone si affacendavano tagliando il tondino di ferro ricavandone pezzi da 2 o 3 cm. Chiesi a mia zia cosa stessero facendo e mi rispose sottovoce come se stesse cospirando: "..stanno preparandosi per andare in piazza .....contro i fascisti"
Non erano una minoranza, era la città di Genova che si ribellava al tentativo di umiliazione del ministro Tambroni che stava governando grazie all'appoggio di quel movimento sociale che aveva scelto Genova per celebrarvi il proprio congresso con un evidente senso di rivalsa nei confronti della città che si era fatta trovare all'arrivo delle truppe alleate già liberata dal nazifascismo solo 15 anni prima.
Era il compagno Sandro Pertini che chiamava in piazza della Vittoria alla mobilitazione l'antifascismo genovese.
C'hanno messo 41 anni per avere l'occasione di prendersi una rivincita ma a Genova per loro non c'è vittoria. Possiamo subire delle sconfitte, ma vinti mai, perchè non saranno mai nostre le loro ragionì.
L'irruzione alla Diaz, quello che è successo nella caserma di Bolzaneto, quello che è successo nelle strade e nelle piazze di Genova sono solo altre facce di quello che successe nel 1960 a Genova e in altre piazze Italiane.

Quello che sta succedendo in questi giorni sono solo le prove generali di un regime:
bavagli alla stampa, schedatura di minori, criminalizzazione dei diversi ed infine l'immunità per chi detiene il potere.
Ci aspettano tempi bui, ma, la Sinistra che non ha mai abbandonato certi valori che la contraddistingue saprà far fronte contro questa involuzione culturale e politica.

Compagni, riaffermiamo i valori della Resistenza, i valori del 30 Giugno e a casa dopo averci mandato nel 1960 Tambroni facciamo si che ci torni il Cavaliere.

Comunicato stampa associazione "Franco Sartori"

Associazione Culturale
“Franco Sartori”

Festa popolare “Insieme a Sinistra”
COMUNICATO STAMPA

La scelta di organizzare la “Festa Insieme a Sinistra”, che si è tenuta nella Fascia di Rispetto di Pra dal 5 al 15 di giugno, fu decisa per reagire in positivo alla durissima sconfitta elettorale dello scorso aprile che, annullando la presenza parlamentare della sinistra stessa, ha contribuito ad allargare le riserve sul
cammino unitario, già segnato dal limite evidente di apparire come un semplice cartello elettorale. La realizzazione, che aveva come necessità primaria la fusione di provenienze e sensibilità politiche diverse, è stata resa possibile da una comune volontà di superamento della crisi che (a partire dalla prima festa più piccola tenutasi a Sestri Ponente l’anno scorso) ha dato vita alla creazione del Comitato
di Coordinamento della Sinistra nel Ponente genovese.
Avendo per base l’orientamento e l’esperienza pratica del circolo Curiel di Rifondazione Comunista a Pra, la festa è dunque diventata un'importante occasione di esperienze, confronti e discussioni appassionate e si è conclusa con un grande successo di partecipazione, soprattutto giovanile. Come volontari o semplici partecipanti si sono visti non solo appartenenti alle forze politiche che hanno
costituito l'anno scorso il Coordinamento della Sinistra del Ponente. La presenza della nostra associazione e del Network Giovani dimostra che la Sinistra va già oltre le attuali forze politiche.
Abbiamo l'occasione di confrontarci per continuare insieme un cammino unitario: per costituire ora appunto quell'”Insieme a Sinistra” che ha organizzato la Festa.
Pur ritenendoci ancora all’inizio di un percorso lungo e non facile possiamo perciò affermare con soddisfazione che alcuni elementi base sono stati realizzati, spostando l’accento dalle differenze di posizione alla ricerca degli elementi fondativi per la ricostruzione della sinistra. Certamente una festa
non può realizzare di per sé grandi cambiamenti ma la costruzione di un nuovo clima, l’acquisizione di nuovi elementi di stile e di sostanza, la voglia di fondere la serietà di riflessione con l’innalzamento della tensione unitaria ci spingono a dire che l’”esportazione”del modello sorto dentro al comitato del Ponente può dare indicazioni benefiche e sviluppi importanti. E’ significativo che chi ha promosso questa esperienza e vi ha partecipato assiduamente pensi a riprodurla in tempi brevi, dandosi un secondo appuntamento a Sestri Ponente già nel prossimo settembre.

Associazione Culturale
“Franco Sartori”
Genova-Sestri, 18/6/2008