Antefatto : Circa una settimana fa il Cardinale Bagnasco ha fatto visita pastorale nella chiesa di piazza Alimonda davanti la quale venne ucciso con un colpo di pistola alla testa Carlo Giuliani. Bagnasco, riferendosi agli eventi del 2001 dichiarava : "Certamente nella preghiera c'é il ricordo dei momenti del G8 di Genova che hanno visto luci ed ombre. Luci ed ombre che si stanno pian piano diradando - ha detto il porporato -. Speriamo che questa pagina possa essere superata ed affidiamo alla Misericordia del Signore quanti hanno perso la vita o sono stati danneggiati. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro perché certe cose non si debbano più ripetere".
Gli fa immediatamente eco il Sindaco di Genova Marta Vincenti con la seguente dichiarazione: "Quello del cardinal Angelo Bagnasco è un messaggio importante di pacificazione e di speranza, ed è da sottoscrivere. Mi riconosco nel suo monito e spero che in questo decennale sia fatto un salto definitivo. Come Comune il superamento del lutto è qualcosa che ci siamo posti come obiettivo fin dall'inizio. E proprio perchè allora vennero calpestati i diritti di tutti, abbiamo dato vita alla 'Settimana dei diritti', con la volontà di rovesciare il lutto in una forte assunzione di responsabilità, lanciando come obiettivo i diritti di nuova generazione"
Il fatto : La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, con sentenza definitiva, ha assolto l'Italia dalle accuse di aver responsabilità nella morte di Carlo Giuliani avvenuta durante gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine nel corso del G8 di Genova.
Commento… a questo punto qualcuno potrebbe sostenere che il capitolo è chiuso, superato, che il lutto è metabolizzato e che non necessita più ne parlarne ne pensarci.
Mi suona un po’ stonata la campana che esorta a un superamento e nel contempo si parli di “diritti”, proprio in quel contesto dove l’etica dello stato ha mostrato non solo alcune lacune, ma autentiche degenerazioni.
La sentenza di Strasburgo di fatto non cancella le condanne di quei funzionari dello stato che sono stati prima inquisiti e poi condannati per il loro comportamento e per il tipo di ordini impartiti. E, se questi “galantuomini” erano in assoluto in testa nella catena di gestione e comando dell’ordine pubblico a Genova nei giorni del G8, le nebbie anziché diradarsi si intensificano paurosamente.
Brutta è quella navigazione a vista, quando ormai sei in mezzo agli scogli, o alla melma che ti circonda la barca e che si solidifica impedendoti di andare avanti. Vento di una normalizzazione pesante è quello che soffia e che tenta di rigettare nell’oblio chi volle quel maledetto G8 a Genova, chi gestì da forte San Giuliano politicamente le giornate genovesi e chi successivamente impedì l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta su quei giorni di sospensione a Genova dei diritti costituzionali.
Per queste ragioni è giusto quest’anno tornare a Genova. Dieci anni dal Luglio maledetto, da quel bellissimo slogan che migliaia di persone, giovani e meno giovani invocavano nella convinzione che un altro mondo era possibile, e non sicuramente quello delle torri gemelle, dell’Iraq o dell’ Afghanistan, non quello dei satrapi del Maghreb ne quello dei disboscamenti e sfruttamento selvaggio degli uomini e dell’ambiente come in Cina o in India….o in Giappone a Fukushima.
Si torna a Genova perché non c’è da normalizzare ne il disastro globale ne la morte dei diritti .
Torniamo a Genova perché nelle loro sentenze e nei loro modelli di sviluppo continueranno ad essere loro la Crisi e noi la Speranza.
Loris
Fonte Repubblica.it: G8 a Genova, Strasburgo assolve l'Italia "Non ha colpe per la morte di Giuliani
Il G8 secondo Bagnasco "Le ombre si diradano"
Ne stiamo parlando : Blog di Giuliano Giuliani STRASBURGO NON È BERLINO
La buona novella-di Don Andrea Gallo – I latitanti del G8
Attaccabottone Saluti da Genova
Il Russo blog Stai a vedere che si è suicidato?(sito ufficiale)
2 commenti:
Proveranno mai dei rimorsi tutti coloro - forze dell'ordine e politici -che quel giorno parteciparono a quell'omicidio?
Commentai già dal Russo e dissi che probabilmente Carlo Giuliani aveva in mano anziché un estintore un bazooka.
Sottoscrivo tutto loris! Si devono vergognare!
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