A fine aprile del 2009 su questo
blog veniva postato il pezzo “Cara
Marta, hai Toppato.” . La vicenda stigmatizzava una esternazione
dell’allora sindaco di Genova Marta Vincenzi, che rivolta, al termine di una
assemblea sul tema “gronda di ponente”, ad alcuni contestatori dei comitati, li
apostrofava come fascisti!
A più di tre anni da quello
scritto, chi si dichiarava allora “peones” della politica ha dimostrato doti di
sicura chiaroveggenza, non essendo il sindaco stato confermato, ed avendo perso
il PD lo scettro della conduzione amministrativa della città.
Non sarei tornato sull’argomento
se non sollecitato dalle analoghe parole di Bersani rivolte a Grillo e al
movimento dei grillini.
E’ proprio vero, a volte i mostri
ritornano, e, con una visione che ricorda l'inquietante video di “Another brick in the wall” dei Pink
Floyd, la marcia è metodicamente e ritmicamente scandita verso il tritacarne
della Democrazia, della politica e del nostro Paese.
La Vincenzi è proprio in quel
bacino elettorale di “comitati” di cultura operaia e di una cultura di difesa
del territorio dagli stupri delle opere infrastrutturali inutili e di
democrazia partecipata tradita che ha perso la possibilità di presentare una
sua candidatura. Di li alla disfatta per sindrome da capponi manzoniani del PD
il passo è stato brevissimo: altro che fascisti, su Marte, nella politica e sul
web.
E se oggi iniziamo a redarre un
bilancio dell’operato del PD in questi ultimi anni da partito non di governo,
non si può non evidenziare come la complicità nell’affossamento dell’articolo
18 con ulteriore precarizzazione del lavoro, nella macelleria sociale della Fornero, nella spogliazione economica del
popolo delle partite iva e nella mancanza di difesa nel diritto a percepire ed
ad andare in pensione, sia stata la costante e inappellabile strada intrapresa.
L’unica volontà che si percepisce
è la difesa di gruppi di potere economici che dalle opere infrastrutturali trae
i propri profitti, incuranti della più o meno utilità, ma soprattutto dannosità,
delle opere stesse.
Altro che imputare ad altri di fascismo, sia in azioni che
in linguaggio, guardatevi in casa a quali ospiti aprite porte portoni e
sicuramente anche la vostra credibilità politica.
“Come italiano sono stato felice che la Corte Europea abbia detto in modo inequivocabile che Placanica abbia agito per legittima difesa. Mi fa piacere che applaudiate perchè ci ricordiamo quante polemiche ci furono”. È il commento di Fini sulla sentenza che ha assolto il carabiniere che uccise Carlo Giuliani (Genova – festa democratica agosto 2009)
Credo sia giunto il momento perché ci si riappropri della politica, quella con la P maiuscola, quella dell’assunzione delle responsabilità, quella degli eletti e non dei nominati o coptati. Di smacchiatori di giaguari e pettinatori di bambole non se ne può più in assoluto. L’esortazione non è solo a livello nazionale, ma anche nei livelli locali dove l’autoreferenzialità si è sostituita ferocemente e ottusamente al consenso.
Loris
ps. per non essere solo protestatario ricordo questo post di circa un mese fa "Partecipazione, La Nostra “Rivoluzione Democratica"