…E’ difficile interpretare il sentimento che ti prende dentro nel momento in cui persone che provengono da un paese diverso dall’Italia scendendo dalla nave iniziano a scandire..”Italia Libera”.
Sono per lo più italiani come noi, che hanno compiuto però la difficile scelta di trasferirsi e andare o a terminare gli studi o a lavorare in Spagna, alcuni da Barcellona, ma anche provenienti da altri paesi europei. Anagraficamente, i più, appartengono alla generazione che qualche alto intellettuale del centro-destra ha definito “bamboccioni” tra i 22 e i 35 anni. Altri con la famiglia, con i bimbi sul passeggino.
Scrivevo del sentimento che si prova: ca**o, neanche gli americani nel 45 erano entrati in Genova pensando di liberarla. Si era liberata da sola! Neanche il 30 Giugno 60 avevamo avuto bisogno di aiuti per toglierci di mezzo i fascisti e i battaglioni della “Celere” che li spalleggiavano a rappresentanza di un governo retto con i voti degli stessi fascisti.
Eppure hanno ragione, questi italo-catalani, o forse solo italiani andati in prestito in Spagna ma con la testa e il cuore in Italia. L’Italia va liberata! Ripristinati i Diritti , riaffermata la dignità del lavoro e la dignità del diverso. Riaffermare la Democrazia, la morale, l’etica.
Sono stati due giorni importanti per Genova quelli dello “Sbarco” della nave dei diritti. Una opportunità di confronto in quelle che sono state le piazze tematiche distribuite in città: Diritto alla pace, Diritto al sapere e alla Bellezza, Diritto all’ambiente e al futuro, Diritto alla dignità del lavoro, Diritto alla differenza.
A questa sollecitazione morale, politica e culturale che ha coinvolto parte del mondo dell’associazionismo è mancato però un confronto importante. Il confronto con la politica, che non vuol dire presentarsi con la bandierina per dimostrare la presenza mediatica, ma significa confrontarsi sulle idee, sulle proposte, sui valori. Vuol dire rimettere in campo quella capacità di interpretare la nostra società in grado di dare una progettualità ed una aspettativa di futuro credibile e sostenibile.
Se dovesse servire….tornate con una flotta intera.
3 commenti:
Ho appena dedicato anche io un piccolo omaggio a questa bella spedizione "di salvataggio" e al suo carico di speranza e volontà per un cambiamento vero. Mi sono permessa di inserire un rimando a questo articolo.
Un saluto.
te l'ho scippata, come ti avevo "promesso"... e non ti ho neppure ringraziato a dovere... te lo dico qui: grazie. E con calma ti scippo pure Pomigliano... :) ciao grande!
Il libro che racconta l'avventura de "Lo Sbarco" è oggi finalmente realtà. Informazioni su cosa contiene e su come averlo, su http://www.losbarco.eu/
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