il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



martedì 24 febbraio 2009

PER GAZA

Ai primi di gennaio insieme ad altri blogger durante il massacro di civili a Gaza abbiamo lanciato la proposta di un gemellaggio tra Genova e Gaza. Più che un riconoscimento da un punto di vista formale la proposta partiva dall'esigenza di portare una sentita solidarietà alla popolazione di Gaza duramente colpita, in quei giorni, dall'invasione israeliana.
In questo periodo c'è stato un tessere di iniziative, un rapportarsi con le istituzioni e un individuare priorità e progetti più a lungo termine.
Esattamente con lo spirito con cui era nato in rete il "gemellaggio" oggi assume una caratteristica più calata sul territorio e dalla rete passa al mondo dell'associazionismo e del volontariato.
Cercherò di aggiornare sulle iniziative consapevole che questo sforzo è stato di tutti noi internauti.
Ecco la base sulla quale opereranno alcune realtà.
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“L'« Australe», la nave dell' amicizia fra i lavoratori italiani e il popolo del Vietnam è partita ieri da Ponte dei Mille per il porto di Haiphong. La giornata è stata dedicata a questa partenza. I lavoratori portuali hanno continuato la loro opera per tutta la mattinata, terminando d'imbarcare sulla nave, messa a disposizione dalla Cooperativa Garibaldi, il materiale offerto da numerose ditte italiane.”
Così iniziava il resoconto nella pagina della cronaca di Genova “IL LAVORO” domenica 18 novembre 1973.
Sulla nave Australe con le merci stipate per un Vietnam da ricostruire viaggiava il senso più profondo della solidarietà che parte dal basso che ha coinvolto oltre le ditte i lavoratori, gli studenti in maniera più ampia i cittadini non soltanto genovesi ma di tutta l’Italia che volevano dare un senso di vicinanza a un popolo che dopo anni di guerra tentava la strada di una ricostruzione.
Per molti della nostra generazione essere coinvolti in quella esperienza di solidarietà ha rappresentato al di la dell’appartenenza politica o religiosa un tangibile momento di protagonismo su quella che era allora la scena mondiale.
La fine del 2008 e l’inizio del 2009 ci hanno sbattuto in faccia una realtà che sicuramente va avanti da anni ma diventa sempre più intollerabile rimanere alla finestra facendo finta di niente. Il dramma della popolazione della striscia di Gaza.
Gli oltre 1000 morti di cui più di 300 bambini dell’ultimo scontro non saranno paragonabili come numero di vittime a ciò che succede o è successo in altre parti del mondo come in Congo e in Ruanda ma deve sicuramente essere un inizio per riprendere quelle fila di dignità che passano attraverso una condivisa e partecipata solidarietà.
L’associazione Franco Sartori, Il Circolo Autorità Portuale e Società del Porto, il circolo Tinacci e il circolo Lo Zenzero,tutte aderenti all’ARCI con la collaborazione della Onlus Music for Peace hanno deciso di patrocinare l’iniziativa nata in rete nei giorni del conflitto del gemellaggio tra Genova e Gaza promuovendo iniziative atte alla divulgazione del problema della striscia di Gaza e organizzando raccolte di materiali per un immediato sostegno agli abitanti di quelle zone.
L’auspicio più ampio è ovviamente quello di un percorso verso una pace giusta e duratura in quei territori che riesca a superare integralismi politici e religiosi mettendo in primo piano gli abitanti di quei territori quali protagonisti di un futuro di pace.
Le associazioni e circoli promotori di questa iniziativa inizieranno con delle iniziative territoriali aperte alla collaborazione di tutte le componenti politiche, religiose, associative dei territori che vorranno cimentarsi in questo che sarà soprattutto un processo partecipativo.
Nostra intenzione è quella di collaborare con gli enti pubblici che hanno già dimostrato sensibilità nei confronti di questo specifico problema e vogliamo ricordare in tal senso il Sindaco Vincenzi (la telefonata con la Morgantini) e la Regione Liguria che ha fatto un primo stanziamento di 50mila euro e facilitato la possibilità di aprire le strutture sanitarie, e in particolare il Gaslini a ricoveri per la cura soprattutto dei bambini così duramente colpiti nei giorni della guerra.
Un appello particolare sarà rivolto ai giovani e non tanto perché portino un contributo ma perché portino il contributo del loro coinvolgimento attivo al progetto della solidarietà e della Pace.

Associazione Culturale Franco Sartori
Circolo Arci Tinacci -
Circolo Arci Lo Zenzero
Circolo Autorità Portuale e Società del Porto
Unione Degli Studenti – Genova

In coordinamento con Music for Peace - Onlus

6 commenti:

articolo21 ha detto...

Su Gaza è sceso un silenzio inquietante. Finite le bombe, via i riflettori. Come al Grande Fratello. Le macerie e la povertà non interessano a nessuno. Questa è follia più grande del mondo "civile".

articolo21 ha detto...

Su Gaza è sceso un silenzio inquietante. Finite le bombe, via i riflettori. Come al Grande Fratello. Le macerie e la povertà non interessano a nessuno. Questa è follia più grande del mondo "civile".

Juanne Pili ha detto...

Ciò che mi da un pò di speranza, è la vista, proprio su facebook di gruppi di ebrei (credenti, laici o atei) anche di Israele, che scrivono e denunciano gli eccessi israeliani, gli ultimi fatti di Gaza, non saranno dimenticati.

Gap ha detto...

allora non è stato tutto inutile!!!

Gatta bastarda ha detto...

finalmente buone notizie

Marte ha detto...

E' meno disarmante vedere che oltre l'urgenza dei giorni nefasti che hanno seminato piombo su Gaza, la rete di solidarietà non si spezza.
E vedere che un'iniziativa di solidarietà prende forma e sostegno è particolarmente rincuorante oggi, dopo questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=2b46yFvUXSM

Un abbraccio, restiamo umani

BEGIN

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