…La giornata di ieri è stata sufficentemente ricca da non potermi sottrarre a un po’ di considerazioni in libertà come mi capita di fare da un po di tempo a questa parte.
Iniziamo con la cosa che più ha colpito l’opinione pubblica: le dimissioni del direttore del giornale l’Avvenire, dopo l’azione di killeraggio del direttore del “Giornale” Feltri. Che Feltri sia assolutamente incline a questo genere di azioni non è cosa sconosciuta, appena pochi mesi fa ricordiamo che dalle pagine di “Libero” (n.d.a. ma libero de che?) per riscattare l’onor ferito del suo datore di lavoro metteva in prima pagina le tette al vento della quasi ormai ex moglie di S. Berlusconi.. Ho già avuto modo di parlare del delitto Matteotti, dei suoi killer e del suo mandante, B. Mussolini. Dove ci sono dei killer, ci sono sempre dei mandanti: materiali perché li pagano, morali perché comunque ispirano un clima che consentono e favoriscono queste infamie.
Non è casuale il riferimento a Mussolini, oggi la Rosi Bindi alla festa del PD sottolineando lo stato di emergenza democratica ha affermato che Mussolini confrontato a Berlusconi era un dilettante.
Posso anche concordare con lei ma mi rammarico che rincorrendo chissà quali eterei valori e ideali il suo ex segretario Veltroni voleva colloquiare con il piduista Berlusconi e tanto si è adoperato per far si che si destrutturasse ogni cosa che poteva stare a Sinistra del PD. Da epoche non sospette riesumo il pensiero che chi si proclamava kennediano e poi manifestava per la pace nel Vietnam doveva aver subito un forte trauma o nella migliore delle ipotesi si portava appresso grosse turbe, pertanto era sicuramente adatto a sparare cazzate come quella che Craxi innovò più di Berlinguer visto che gli eredi naturali oggi hanno un nome come Berlusconi, Feltri, Cicchitto e altri.
E, dopo la vicenda dell’Avvenire significativa è stata l’uscita di Berlusconi in un delirio di omnipotenza nei confronti dei portavoce europei che hanno “osato” ledere sua maestà sulla triste e infame vicenda dei respingimenti indiscriminati verso la Libia . In questo caso come è stato dimostrato dalla documentazione fotografica comparsa sull’Unità il piduista 1816 non si fa scrupolo di assecondare i torturatori del regime di Tripoli. Sarà forse’ solo un modo diverso di far fare ad altri quello che forse vorrebbe fare lui e i suoi compagni di merende leghisti ma non possono ancora in maniera evidente fare?
Altro argomento forse passato in secondo piano vista la rilevanza dell’attacco alla libertà di stampa è stata l’uscita di Gasparri a proposito della possibile e da me e da ogni democratico auspicata bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta. Gasparri per niente preoccupato ha dichiarato che si troverà un cavillo per aggirare l’ostacolo. Ma anziché cercare il cavillo non sarebbe meglio che cercasse anche se penso sia cosa impossibile qualche neurone attivo che gli consentisse se non altro ad accendere il cervello prima di aprire bocca?
Ultimo argomento per non ammorbare più del necessario riguarda la molto onorevole Alessandra Mussolini che si è sentita offesa da una frase recitata nel film “Francesca” che parla dell’immigrazione vista dalla parte degli immigrati, romeni in questo caso, presentato al festival di Venezia : "Non hai sentito quella puttana della Mussolini che vuole morti tutti i romeni? E quello stronzo del sindaco di Verona che ha dichiarato la città libera dai romeni?".
Ho sorriso sulle intenzioni della molto onorevole nipotina del Duce perché credo che nel tentativo di rendere verosimile il dialogo nel film si sia voluto dare un giudizio più politico che morale. Non credo che il regista del film abbia mai digitato su Google le parole “Alessandra Mussolini nuda “ e successivamente fatto la ricerca per immagini .Non credo che da quelle immagini il regista perché ovviamente sensibile ai problemi dell’immigrazione abbia fatto impropriamente 1+1=3.
Eventualmentei la prova fatela anche voi.
Loris
Iniziamo con la cosa che più ha colpito l’opinione pubblica: le dimissioni del direttore del giornale l’Avvenire, dopo l’azione di killeraggio del direttore del “Giornale” Feltri. Che Feltri sia assolutamente incline a questo genere di azioni non è cosa sconosciuta, appena pochi mesi fa ricordiamo che dalle pagine di “Libero” (n.d.a. ma libero de che?) per riscattare l’onor ferito del suo datore di lavoro metteva in prima pagina le tette al vento della quasi ormai ex moglie di S. Berlusconi.. Ho già avuto modo di parlare del delitto Matteotti, dei suoi killer e del suo mandante, B. Mussolini. Dove ci sono dei killer, ci sono sempre dei mandanti: materiali perché li pagano, morali perché comunque ispirano un clima che consentono e favoriscono queste infamie.
Non è casuale il riferimento a Mussolini, oggi la Rosi Bindi alla festa del PD sottolineando lo stato di emergenza democratica ha affermato che Mussolini confrontato a Berlusconi era un dilettante.
Posso anche concordare con lei ma mi rammarico che rincorrendo chissà quali eterei valori e ideali il suo ex segretario Veltroni voleva colloquiare con il piduista Berlusconi e tanto si è adoperato per far si che si destrutturasse ogni cosa che poteva stare a Sinistra del PD. Da epoche non sospette riesumo il pensiero che chi si proclamava kennediano e poi manifestava per la pace nel Vietnam doveva aver subito un forte trauma o nella migliore delle ipotesi si portava appresso grosse turbe, pertanto era sicuramente adatto a sparare cazzate come quella che Craxi innovò più di Berlinguer visto che gli eredi naturali oggi hanno un nome come Berlusconi, Feltri, Cicchitto e altri.
E, dopo la vicenda dell’Avvenire significativa è stata l’uscita di Berlusconi in un delirio di omnipotenza nei confronti dei portavoce europei che hanno “osato” ledere sua maestà sulla triste e infame vicenda dei respingimenti indiscriminati verso la Libia . In questo caso come è stato dimostrato dalla documentazione fotografica comparsa sull’Unità il piduista 1816 non si fa scrupolo di assecondare i torturatori del regime di Tripoli. Sarà forse’ solo un modo diverso di far fare ad altri quello che forse vorrebbe fare lui e i suoi compagni di merende leghisti ma non possono ancora in maniera evidente fare?
Altro argomento forse passato in secondo piano vista la rilevanza dell’attacco alla libertà di stampa è stata l’uscita di Gasparri a proposito della possibile e da me e da ogni democratico auspicata bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta. Gasparri per niente preoccupato ha dichiarato che si troverà un cavillo per aggirare l’ostacolo. Ma anziché cercare il cavillo non sarebbe meglio che cercasse anche se penso sia cosa impossibile qualche neurone attivo che gli consentisse se non altro ad accendere il cervello prima di aprire bocca?
Ultimo argomento per non ammorbare più del necessario riguarda la molto onorevole Alessandra Mussolini che si è sentita offesa da una frase recitata nel film “Francesca” che parla dell’immigrazione vista dalla parte degli immigrati, romeni in questo caso, presentato al festival di Venezia : "Non hai sentito quella puttana della Mussolini che vuole morti tutti i romeni? E quello stronzo del sindaco di Verona che ha dichiarato la città libera dai romeni?".
Ho sorriso sulle intenzioni della molto onorevole nipotina del Duce perché credo che nel tentativo di rendere verosimile il dialogo nel film si sia voluto dare un giudizio più politico che morale. Non credo che il regista del film abbia mai digitato su Google le parole “Alessandra Mussolini nuda “ e successivamente fatto la ricerca per immagini .Non credo che da quelle immagini il regista perché ovviamente sensibile ai problemi dell’immigrazione abbia fatto impropriamente 1+1=3.
Eventualmentei la prova fatela anche voi.
Loris
Invito tutti a partecipare in massa a tutte le iniziative che sosterranno la Libertà di Stampa e, in special modo alla giornata promossa dalla federazione nazionale della stampa per il giorno 19 settembre.
3 commenti:
MI SEMBRA QUASI INOPORTUNO COMMENTARE LA TUA LUCIDISSIMA ANALISI
solo per dre che si, io ci sarò in piazza, per difendere una libertà di stampa che, ahimè, per anni si era arresa
Anch'io non trovo parole da aggiungere a quanto hai già scritto così perfettamente.
Hai parlato per me ancora una volta Loris, scrivendo con estrema lucidità ciò che non avrei mai saputo dire con altrettanta chiarezza!
Hai detto tutto tu e posso solo aggiungere che tutte queste storie sono accomunate dalla stessa ipocrisia di fondo, dallo stesso sfacciato disinteresse per la cosa pubblica talmente palese che risulta tragicomico il tentativo di mascherarlo dietro il concetto di "interesse nazionale".
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