il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



venerdì 16 gennaio 2009

L'eccidio di piazza Baracca


Oggi ho approfittato di un incontro promosso dall’ANPI Sestrese per iscrivermi per la prima volta all’associazione stessa.
L’incontro che scandisce l’inizio delle iniziative per l’anno in corso è anche il momento per il ricordo di un episodio rimasto nel ricordo degli antifascisti sestresi . L’eccidio di Piazza Baracca.
Propongo il testo tratto dal libro “la resistenza sestrese” curato da Clara Causa per l’associazione partigiani d’italia sezione di sestri ponente.


Piazza Baracca

La ferocia nazifascista rivelò, nell' eccidio di Piazza Baracca, tutta la sua macabra fantasia.
"Il 16 Gennaio 1945, nelle primissime ore del mattino, Rinaldo Bozzano e Giuseppe Canepa vennero prelevati insieme a Sandro Maestri e Alfonso Ferrari di Savona, Commissario della Brigata Bonaria. Trasportati a Sestri, furono trucidati, dopo essere stati vilmente ingannati da una falsa liberazione:
*Canepa, invitato ad andarsene, venne raggiunto da una raffica di mitra nei pressi dell' attuale negozio dei formaggi.
* Maestri tentò di allontanarsi, ma fu ucciso tra la Pasticceria Dagnino e l'edicola dei giornali.
*Bozzano venne ucciso tra i binari del tram, davanti all' edicola dei giornali, ma prima, ebbe modo di gridare il proprio disprezzo agli esecutori, dicendo che preferiva morire, piuttosto che tradire i compagni. Evidentemente, ciò gli fu richiesto durante gli interrogatori.
*Ferrari venne ucciso nei pressi del negozio di fiori, accanto all'Oratorio.
Il comportamento stoico di Bozzano fu confermato dal Comandante delle brigate nere di Sampierdarena, Franchi, catturato dai partigiani durante l'Insurrezione.
Così quella mattina, una fredda mattina invernale, grigia, resa ancora più buia dall'oscuramento imposto dallo stato di guerra, i primi operai, passando per Via Garibaldi, odierna Via Sestri, arrivati in Piazza Baracca, trovarono la macabra sorpresa: quattro giovani corpi, stesi a terra, con accanto un panino ed una mela. "
"Quest'ultimo particolare, sul quale non si ebbe mai alcuna spiegazione ufficiale, anche perché le autorità fasciste insistettero nella loro estraneità a queste morti, che pure risultavano persone risultanti in loro mani, può essere spiegato col fatto che, fornendo alle vittime un pasto, sia pure modesto, da consumare nel corso di un ipotetico viaggio, si rendeva più credibile l'ipotesi di un trasferimento, che avrebbe indotto alla calma le vittime stesse, almeno sino al luogo dell' esecuzione."
"Si tentò di far passare questi poveri giovani come dissidenti dal Movimento e quindi vittime dei loro stessi compagni di lotta, mentre, al contrario, erano stati prelevati dalle carceri, trasportati in autocellulare nei punti più disparati della periferia e del centro cittadino per esservi uccisi dai militi delle brigate nere, a ciò incaricati dalla Federazione del fascio genovese, così come - per ammissione di Vito Spiotta - era accaduto per i 21 di Portofino. Due crimini che per le loro spaventose analogie denunciavano la stessa satanica, documentabile, ispirazione. Essi ripetevano sostanzialmente la ferocia del massacro compiuto il 19 Maggio al Passo del Turchino, quando ben 59 cittadini, prelevati dalle carceri nazifasciste genovesi, caddero, ad uno ad uno, falciati dalla mitraglia, sotto gli occhi dei compagni ancora vivi, rotolando, morti o feriti, lungo il verde pendio in una sottostante fossa nella quale sarebbero stati schiacciati da un'enorme roccia o da poca impietosa terra."
fonte "La Resistenza Sestrese"

5 commenti:

Punzy ha detto...

Pensare che al governo ci sono gli eredi di questi oscuri figuri mi rende depressa oltre ogni immaginazione

Crocco1830 ha detto...

Fai bene Loris, a ricordare queste vicende.

il monticiano ha detto...

Mi è salita dentro una rabbia che neppure la immagini.
Ma il giamp.pansa li conosce questi fatti oppure pensa che siano frescacce anzichè realtà

il Russo ha detto...

Oggi anche dalle mie parti è un giorno importante, fra una mezzoretta scendo in piazza con l'Anpi per un'importante commemorazione caro Loris!

Aly ha detto...

Penso sia importante ricordare ogni singolo martire dei nazifascisti, soprattutto in questi tempi ke cn il disegno di legge n.1360 la maggioranza parlamentare pretende di equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblikini di Salò cn un istituendo Ordine del Tricolore..
io mi ricordo ke, quand'ero ancora piccola, mio nonno mi portava in giro in bici e spesso andavamo davanti ad una lapide (a Lesmo -MI-) di un giovane "dissidente" ucciso dai fascisti e il nonno mi raccontava: penso ke la memoria storica sia importante, vitale, se nn vogliamo un oscuro e nero futuro

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