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@Claudio Fava,
Ho letto con attenzione il tuo editoriale e sono rimasto un po’ sconcertato in quanto da un dirigente politico di una forza politica di sinistra più che porre domande mi aspetto risposte e proposte.
Il piano casa berlusconiano può essere preso a riferimento come ulteriore devastante attacco al territorio e gli effetti nefasti non hanno bisogno di immaginazione .
Parte di quanto è successo in Abruzzo è frutto di una cattiva conservazione degli edifici all’interno dei centri storici e ad una tardiva e limitante applicazione della normativa antisismica . Ad aggravare, ed è storia vecchia, sicuramente un po’ di abusivismo compensato da qualche condono.
Credo che un dirigente della sinistra abbia in questo contesto un compito molto preciso che è quello di disegnare una progettualità nell’urbanizzazione che metta in primo piano la sostenibilità e la vivibilità delle città, paesi, campagne.
La sciagura dell’Abruzzo può diventare una sfida nella ricostruzione di qualità , normalizzando ai più moderni criteri antisismici e nel contempo impiegare materiali e tecniche che seguano criteri ecologicamente avanzati. Dall’utilizzo di pannelli solari a impianti cogenerativi a forme di smaltimento dei rifiuti in armonia con questo sistema.
L’Abruzzo però non è tutta l’Italia, per questo credo che necessita un’idea di sviluppo ambientale un po’ più ampia che affronti il tema della mobilità, sia delle persone che delle merci e che ponga con chiarezza il problema dell’approvvigionamento energetico. (mi suona male quel “nucleare di vecchia generazione” come se quello di nuova fosse accettabile)
Non ho bisogno di sapere cosa succede con Berlusconi io pretendo di sapere dalla mia sinistra che non vincerà il partito del cemento che troppe connivenze ha trovato anche in ambienti a noi vicini.
Ho la necessità di sapere che nelle città che andremo ad amministrare la qualità della vita troverà il primato rispetto all’economia di pochi.
Per tutto questo come ben capirai non mi servono domande dalle risposte scontate. Dimmi quale progettualità metti in campo per realizzare queste idee che sono scelte di vita, che tutelano per primi i più deboli, che creano anche occupazione.
Loris Viari
Ps. Scusa se scendo nel localismo, ma a Genova abbiamo un problema assai grave che è il progetto della “gronda di ponente”, praticamente un raddoppio dell’autostrada che caso credo unico in Europa corre in mezzo alla città. In tutti questi mesi al di la di alcuni iscritti a SD per lo più direttamente coinvolti non abbiamo avuto il piacere di sentire un pronunciamento chiaro di SD stessa. Visto che i quartieri che saranno devastati da questa opera saranno il Ponente e la Val Polcevera (da sempre quartieri operai e popolari) un pronunciamento politico sarà comunque gradito.
Questo post è stato condiviso su facebook con diversi "amici" e compagni ma in particolare l'ho condiviso con dei dirigenti politici della sinistra e non , in particolare :
Bruno Pastorino, Antonio Bruno, Agenzia Dei Diritti, Legambiente Onlus, Tirreno Bianchi, Claudio Montaldo, Claudio Burlando, Roberta Pinotti, Mariuccia Cadenasso, Alfonso Gianni, Massimiliano Smeriglio, Paolo Ferrero, Roberta Lisi, Claudio Fava, Cristina Morelli, Lorenzo Azzolini, Gennaro Migliore, Fausto Raciti, Unire la Sinistra , Umberto Guidoni
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mail inviata alla redazione di Annozero questa mattina alle 9.14
Spett.le redazione,.
Ho appreso che questa sera sarà ospite da voi Claudio Fava. Di risposta ad un editoriale sul sito di SD dell'onorevole Fava mi sono permesso di formulare un quesito che riguarda non solo la ricostruzione in Abruzzo ma la progettualità più in generale nelle nostre città. Sicuramente per ragioni estremamente valide non ho ancora ricevuto in rete alcuna risposta, pertanto vi sarei grato se porrete Voi il quesito da me formulato.
Allego il link al blog da me curato
http://a-sinistra.blogspot.com/2009/04/domande-proposte-risposte.html
Vi
ringrazio per l'attenzione
Genova 9 aprile 2009
Loris Viari
NON VOGLIAMO QUESTA RICOSTRUZIONE
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LINK UTILI PER EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO
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a causa o di un sovraccarico di richieste o più semplicemente di una possibile censura al video in questione apro il secondo link
se ne consiglia la visione ad un pubblico adulto e elettoralmente sensibile
8 commenti:
Loris, teniamo duro e andiamo avanti, prima o poi qualche porta la sfonderemo.
Vedo con piacere che gli "alti" esponenti della politica di sinistra ti hanno risposto esaurientemente.
Il ponte lo faranno a fisarmonica e se il terremoto sarà sussultori gli metteranno delle molle...E con la centrale nucleare se dovesse venire un terremoto risolveremmo il problema della crescita demografica nel mondo e cosi si potranno buttare i presercvativi.
Speriamo che le risposte dei politici siano fertili.
Ciao
Ho aspettato la puntata di ieri di Anno Zero prima di scrivere, che dire? Fuorchè un insopportabile Crosetto che lo chiamava Claudio (così come il presentatore che poi s'è beccato pure i rimbrotti di quella iena del direttore de il Giornale)di Fava ho perso le tracce intorno alla metà della trasmissione.
Molle, evanescente, poco convincente e poco incisivo, se (e sottolineo il se) si degnasse di rispondere a questo tuo post credo non arriverebbe nulla di memorabile...
Di Fava ho ammirato le belle inchieste a livello europeo, per quanto riguarda la politica italiana mi lascia perplesso.
Un caro saluto.
Un saluto e tanti auguri pasquali.
facebook-Spartaco
Caro Loris,Le domande che si pone Fava,in questo momento drammatico,sono le domande che forse tutti ci poniamo ed a ragione.
Che senso ha buttare miliardi di euro su un'opera il cui scopo è solo quello di sbalordire il mondo mentre nel nostro paese a forte rischio sismico esistono intere aree con un alto indice di pericolosità (S12=elevato grado sismico tendente alla catastrofe).Si calcola che se una magnitudo della forza di 6,5/7 della scala Richter di dovesse abbattere il alcune zone della Calabria,Campania;Basilicata,Abruzzo,Sicilia,Umbria,sarebbero a rischio di vita decine di migliaia di persone.Immagina quanto lavoro ci sarebbe da fare per mettere in sicurezza o addirittura costruire di sana pianta.Le domande che si pone Fava,a mio modo di vedere, sono anche risposte e proposte.
Cordialmente
Caro Spartaco,
ritengo che con i falchi delle lobby del cemento non si può pensare di rispondere o proporre con delle domande.
Non è sull'ovvio che si pretende chiarezza ma su quale tipo di progetto sociale e politico andiamo noi a costruire le città.
L'Abruzzo suo malgrado sarà un laboratorio di questa progettualità. Non sia mai che la sinistra alla quale noi ci rifacciamo non sia all'altezza di questo impegno e sia lasciato campo libero al partito dell'abusivismo e degli scempi urbanistici.
Purtroppo il silenzio non è in questo caso indice di attenzione.
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