…”Quel che resta del giorno”, è un film di indubbia finezza e grande maestria del regista J. Ivory. Protagonista della storia è un maggiordomo, interpretato da Anthony Hopkins, che , giunto alla fine del servizio presso un casato inglese, a cui aveva dedicato la sua vita lavorativa con incondizionata lealtà, viene colto dal dubbio di aver riposto malamente tale sentimento.
Nell’attuale cronaca politica c’è un personaggio sicuramente paragonabile, come servilismo, al maggiordomo succitato, ma che nemmeno possiede la qualità del dubbio intelligente: è il ministro degli esteri Franco Frattini che ha fatto voto di lealtà eterna ed incondizionata al piduista, sultano di Arcore.
Voglio ricordare, in quanto già trattato su questo blog, le posizioni assunte dal ministro nei confronti degli operatori di Emergency a suo tempo arrestati in Afghanistan, nei confronti dell’atto di pirateria Israeliana contro una nave turca recante aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, nel corso della quale furono sequestrati anche alcuni cittadini italiani, o la sorprendentemente timorosa posizione verso la Libia dopo che la Marina di quel paese, aveva sparato contro pescatori italiani in acque internazionali.
Ebbene, improvvisamente in questi giorni, il nominato ministro, in un impeto di energia ed attivismo ha fatto ricercare ogni documentazioni possibile ovviamente a spese del contribuente italiano, presso il governo di Santa Lucia.
Obiettivo: screditare il Presidente della Camera G. Fini e compiacere il proprio padrone Silvio Berlusconi.
Mentre l’area del Mediterraneo è in fiamme, con morti e feriti in Egitto e in Tunisia, il nostro ministro, utilizzando le risorse pubbliche del suo ministero, non trova di meglio da fare che cercare i documenti a Santa Lucia che dovrebbero dimostrare la proprietà di una casa di montecarlo che potrebbe essere ricondotta all’on. Fini.
Tutto ciò non è altro che un ulteriore dimostrazione dell’uso improprio delle istituzioni da parte di questo governo, e della più totale inadeguatezza dell’inquilino della Farnesina.
Se costui non è in grado neanche di relazionare su quanto succede sull’altra sponda del Mediterraneo, se non è in grado di rendere all’Italia un ruolo di peso sullo scenario internazionale, se ne torni a casa. In fondo, un posto come cameraman il sultano di Arcore glielo può sempre garantire, visto la frequenza di videomessaggi che vengono prodotti dal sultano.
Quel che resta del nostro giorno, è sempre più la sceneggiatura di una brutta storia, vizi privati giustificati nella presunta ragion di stato. Manca l’epilogo della nipotina che chiama lo zio per dirgli …”ciao zio Moubarak !!! Ha detto papi che……."
E le prossime generazioni racconteranno che la vittoria di Bartali al tour fermò la rivoluzione nel 1948, e nel 2011 le doti segrete di Ruby Rubacuori riappacificò un mediterraneo in fiamme,….ma sempre e solo per la volontà del Papi.
Loris