…Poche considerazioni e forse anche messe giù un po troppo di fretta. La scuola ha giustamente catalizzato un po’ la scena politica : domani l’epilogo del decreto, dopodomani lo sciopero generale della scuola con la manifestazione a Roma che si preannuncia con una partecipazione di studenti e lavoratori imponente . Abbiamo il dovere di dare delle risposte sul piano concreto a questi studenti e questi lavoratori, e, senza avere la presunzione e l’arroganza di mettere il cappello su qualche cosa cercare di essere la sponda politica a questo movimento che come ho gia detto, ha a mio parere aspetti che possono caratterizzare un movimento di lungo respiro .
Non possiamo comunque pensare di slegare questo movimento da quello che è l’altro problema di questi giorni: la crisi finanziaria e le ripercussioni sulla nostra economia .Molti di questi giovani che oggi manifestano saranno al termine di quest’anno scolastico di fatto estromessi dall’accesso all’università , comunque per problemi economici, il mercato del lavoro subirà stando così le cose a mio parere un ulteriore imbarbarimento sul profilo della precarietà, e, le aziende specialmente manifatturiere subiranno l’inevitabile crisi creditizia per cui risulteranno difficili i normali sviluppi industriali e le ripercussioni sull’occupazione sarà inevitabile.
Sull’occupazione si ripercuoterà anche lo stop ad alcune aziende che operano a livello internazionale su commesse nei paesi attualmente considerati “emergenti”; penso agli impianti siderurgici in costruzione o in fase progettuale in India, Cina, Malesia ecc. che essendosi bloccate le linee di credito e non avendo più un mercato di acquirenti perché in crisi (vedi mercato dell’auto) non avrebbero ragione di restare in essere.
Siamo al fallimento di un liberismo drogato tra il mercato e gli aiuti di stato, un liberismo che ha considerato di fatto il lavoro con tutte le sue valenze e valori un optional.
A questi giovani che oggi cercano di difendere non solo un legittimo diritto allo studio ma anche un diritto al sapere è necessario dare delle risposte su quello che noi intendiamo nella prospettiva di una società più giusta e più equa. Come ci ha sollecitato sia la Rossanda sia Bertinotti dobbiamo interpretare e rispondere in maniera adeguata al fallimento di questo sviluppo economico-sociale.
Solo così potremo considerarci “La sinistra”
Non possiamo comunque pensare di slegare questo movimento da quello che è l’altro problema di questi giorni: la crisi finanziaria e le ripercussioni sulla nostra economia .Molti di questi giovani che oggi manifestano saranno al termine di quest’anno scolastico di fatto estromessi dall’accesso all’università , comunque per problemi economici, il mercato del lavoro subirà stando così le cose a mio parere un ulteriore imbarbarimento sul profilo della precarietà, e, le aziende specialmente manifatturiere subiranno l’inevitabile crisi creditizia per cui risulteranno difficili i normali sviluppi industriali e le ripercussioni sull’occupazione sarà inevitabile.
Sull’occupazione si ripercuoterà anche lo stop ad alcune aziende che operano a livello internazionale su commesse nei paesi attualmente considerati “emergenti”; penso agli impianti siderurgici in costruzione o in fase progettuale in India, Cina, Malesia ecc. che essendosi bloccate le linee di credito e non avendo più un mercato di acquirenti perché in crisi (vedi mercato dell’auto) non avrebbero ragione di restare in essere.
Siamo al fallimento di un liberismo drogato tra il mercato e gli aiuti di stato, un liberismo che ha considerato di fatto il lavoro con tutte le sue valenze e valori un optional.
A questi giovani che oggi cercano di difendere non solo un legittimo diritto allo studio ma anche un diritto al sapere è necessario dare delle risposte su quello che noi intendiamo nella prospettiva di una società più giusta e più equa. Come ci ha sollecitato sia la Rossanda sia Bertinotti dobbiamo interpretare e rispondere in maniera adeguata al fallimento di questo sviluppo economico-sociale.
Solo così potremo considerarci “La sinistra”
12 commenti:
D'accordo con te...Aspettiamo lo sciopero di domani anche se loro andranno spediti senza ascoltare nessuno.
ciao sono adriano smaldone l'autore del blog www.smaldoneadriano.blogspot.com facci un salto se ti va se lasci un commento t'inserirò nei "blog amici" cosi potrò sempre commentare il tuo blog spero che farai la stessa cosa anke cn il mio
Ti ho letto nel blog di pino e ho molto codiviso il tuo commento sulla scuola. Non condivido, però, il tuo titolo di oggi. Dopdomani sarà la stessa lotta, per una scuola di qualità e democratica, per un'economia soidale, per il lavoro, l'ambiente, ma noi ci saremo
http://www.emanuelafanelli.splinder.com/
Il blog dell'account di google è vecchio.
Preferisco questo http://www.emanuelafanelli.splinder.com/
Ciao
Anche se in antitesi, sarei contento di ricevere commenti anche in disaccordo sul mio blog.
Saluti,
Angelo D'Amore
L'approvazione del DL Gelmini non cambia le cose. L'ondata di proteste di questi giorni è solo parzialmente legato ad esso.
C'è una critica più profonda che parte dalla legge 133/08 approvata lo scorso agosto e arriva ad una discussione complessiva del sistema economico, politico e finanziario che si sta portando avanti.
Domani è l'occasione buona per urlare a gran voce che non siamo pronti a barattare in nessun modo i nostri diritti.
E che se non vogliono ascoltarci, dovranno convivere con quanto sta accadendo in questi giorni ancora per molto molto tempo...
X EMANUELA:
Forse la sintesi del titolo ha stravolto il senso che volevo esporre e me ne scuso.L'intento era di voler sollecitare anche su altre problematiche, oltre alla scuola,il nostro pensiero e la nostra azione.Guai se dovessimo solo essere espressione di una sinistra movimentista tralasciando i temi dello sviluppo, dell'ambiente e dell'economia.
ps.grazie della visita
D'accordo. Ma come si fa a sensibilizzare chi dovrà votare se il 70% degli elettori crede di votare a sinistra quando fa la croce sul PD?
E il PD ha più o meno le stesse idee di sviluppo economico di Berlusconi con un po' di meno di leggi ad personam!
anke questa volta l'italia si e dimostrata sorda alla parola del popolo Italia= paese semi-libero
italia Repubblica oligarchica
potete in mano di pochi
Condivido le tue riflessioni Loris, anche se veloci e messe giù di fretta come dici tu sintetizzano bene le tematiche che vanno affrontate dalla "Sinistra".
Oltre il semplice movimentismo.
Giusta la tua disamina, credo però che la battaglia sull'istruzione non finisca qua, anzi, secondo me essere di sinistra mette al primo posto questo tema per rendere l'uomo più libero.
Non solo movimentismo, per carità, ma da domani iniziamo a tirarci su le maniche per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica in vista d'un referendum abrogativo su questa porcata!
Sono disoccupata,laureata da più di un anno e mezzo ma protesto perchè a differenza di molti,penso che queste cose interessino tutta la società,i nostri bambini un giorno;mai prendere le distanze da questi argomenti,perchè ci appartengono:sarebbe da ipocriti e codardi!
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