il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



sabato 12 febbraio 2011

13 Febbraio - Ripartiamo dalle donne e con le donne. Se non ora quando?


…Voglio portare il mio contributo nell’adesione alla manifestazione di domani a difesa della dignità della donna. 

Personalmente, nel contesto attuale, non penso che la conflittualità stia nel conflitto tra i generi, ma nella disgregazione di una identità culturale etica e morale. 
Ho vissuto anni in cui la donna è stata elemento propulsivo nelle modificazioni culturali della società. Le lotte per il divorzio, per i consultori famigliari o per l’aborto, rappresentano quello che è stato il punto più alto di una crescita che ha investito, come solo le rivoluzioni sono in grado di fare, sia la società nel senso più ampio del termine, sia i singoli, nei rapporti interpersonali e negli ambiti famigliari, sino a modificare gli stili di vita e i comportamenti. 
A questo periodo di riscatto, in cui la donna è sicuramente protagonista, la politica affida, a gruppi di potere, gli strumenti per la diffusione e la gestione dell’informazione, per la generazione e diffusione di modelli culturali. 
Ci ritroviamo, pertanto oggi, a vivere in una società in cui sono attualmente sanciti diritti alla dignità della persona o dei lavoratori, ma contemporaneamente quegli stessi diritti possono essere messi in discussione, abrogati, sovvertendo valori, patti di solidarietà generazionali, rapporti tra i generi. 
Il modello culturale dominante oggi si chiama “berlusconismo”. L’aver pertanto lasciato mano libera alla cultura berlusconiana, c’ha di fatto messo in una condizione di inseguire senza essere mai, noi, intesi come sinistra a condurre il dibattito. A questa condizione di assenza come produttori culturali, si è sommata una conformità che porta spesso ad essere l’altra faccia, ma della stessa medaglia, del berlusconismo. 
Rivendicare e manifestare per la dignità della donna, è rivendicare e manifestare contro la mercificazione che il berlusconismo, non solo fa nei confronti del corpo femminile, ma in egual misura esaspera la mercificazione del corpo degli operai, come nel caso di Mirafiori, o ancor più pesante, nei confronti di migliaia di extracomunitari, costretti a svendere la loro forza lavoro, rimanendo spesso nell’invisibilità, privati dei basilari diritti “all’essere”, in condizioni più vicine alla schiavitù che non al più svantaggioso rapporto di lavoro regolamentato legalmente.
Tutto ciò, a mio parere, fa parte di uno scontro culturale di dimensioni epocali, dove le correnti di pensiero democratiche e di sinistra (in senso lato) non ha posto argine a quello che in modo molto esemplificativo identifichiamo col berlusconismo, e, non solo, non ha posto argine, ma ha regredito assimilando e usando le stesse modalità di quello che è stato il modello antagonista ma vincente. Cultura dell’immagine, dell’essere se sei visibile, culto della personalità in politica, mito dell’omnipotenza e dell’immunità. 
Credo che la reazione in questi giorni delle donne, possa essere un importante primo segnale di una riappropriazione culturale di valori in cui la sinistra e la parte sana del pensiero democratico, si è in passato largamente ritrovata. 
Essendo le donne sempre state sicuramente avanguardie di importanti mutamenti culturali e politici, spero, che si apra una stagione nuova nella cultura e nella politica di questo paese. 
Per queste ragioni domani manifesterò insieme alle donne e uomini che intendono riappropriarsi della propria cultura contro la logica di mercato dei corpi. 

Ripartiamo dalle donne e con le donne. Se non ora quando?

Loris

5 commenti:

Paola D. ha detto...

Sono contenta che si riscontri una marcata sensibilità a questi problemi anche da parte del genere opposto che per tanti anni è stato l'antagonista principale dell'emancipazione del genere femminile.

elena ha detto...

Loris, grazie per il tuo post. Ci ho ritrovato tanto di quello che penso... e che ho provato ad esprimere, con altre parole, "da me".
Non posso però associarmi al commento di Paola in quanto, per come conosco te e tanti altri "compagni di blog, di cammino e di vita", non ho mai pensato (come mi pare di capire dal suo commento appunto) che la controparte fossero gli uomini in quanto tali. Ci sono uomini che pensano che le donne siano puri corpi da usare ed altri che stanno con le donne, al loro fianco, come han sempre fatto. D'altra parte ci sono anche donne che approvano e sostengono il loro essere "cose"... non è il sesso che determina lo shieramento: è il cervello, la sensibilità ed il cuore.
Ciao.

loris ha detto...

@Paola,fine anni 60 e anni70 dello scorso secolo, le donne, il movimento femminista, impose un dibattito sull'emancipazione della donna. Attraverso il confronto tra i generi e la propria collocazione nella società, quella stagione culturale e politica portò a casa importanti conquiste sul piano dei diritti, quali il divorzio, i consultori e l'aborto. Nei modelli culturali di quegli anni, ritroviamo però un modello culturale che pur nelle differenze politiche metteva in primo piano gli individui quali soggetti attivi dello sviluppo sociale.
Oggi il modello culturale unico e dominante è quello berlusconiano, in cui i capisaldi sono la mercificazione dei corpi (non solo femminili, ma anche degli operai, e degli emigranti)e dell'apparire, perché se non appari sei invisibile, e non puoi essere un modello vincente.
Per cui, a mio parere sarebbe deleterio pensare oggi al conflitto tra generi, se prima non hai risolto il problema dell'egemonia culturale col la sua etica e la sua morale.
@elena,commento a manifestazione conclusa.Ho gioito per l'imponenza del messaggio che è stato veicolato attraverso le donne e messaggio che è delle donne. Mi rimane un solo rimpianto su oggi.... e se non fossimo tornati a casa, e se avessimo continuato con quel popolo femminile, se avessimo continuato con quei dirigenti politici lasciati in seconda fila...forse i se sono troppi, ma a volte è pure bello sognare.

Gatta bastarda ha detto...

non ti ho visto ma c'ero! è stata una manifestazione molto bella, sentitra e partecipata! tanta tanta gente finalmente! e poi facce nuove e non le solite di ogni manifestazione... è un buon segno... la lotta continua!!!

Pietro ha detto...

Il sitematico stravolgimento di valori e significati di tutto quanto può nuovere allo strapotere ed all'impunibilità di Berlusconi ha innanzitutto deteriorato il significato e l'idea di appartenere alla Sinistra. Ed è un grosso colpo alla nostra storia ed a quella di tutti i paesi europei. Il progresso sociale guadagnato sino agli inizi del presente regime è dovuto alla lotta di uomini di pensiero e di lavoratori, di cui molti assassinati e incarcerati, uccisi dalla Mafia. Questa è la Sinistra e senza di essa saremmo tutti schiavi. Oggi, il termine "di sinistra" è usato per delegittimare l'ordinamento Giudiziario Italiano, colpevole di non avere distratto la sua attenzione dalla corruzione dilagante di tangentopoli e dalla sua replicazine nell'attuale regime.
Riappropriamoci dell' identità di Uomini e Donne di Sinistra, creiamo un'Unità degli Italiani di sinistra. Ripetiamo l'unificazione dell'Italia: Il suo territorio, la sua popolazione attraversati da un'unica idea, quella vincente. Gli uomini della politica ci seguano come possono. Noi Cittadini di Sinistra vogliamo vincere le prossime elezioni e non abbiamo nessuna voglia di cincischiare con i tatticismi. La nostra vuole essere una coalizione vincente, di Donne, Uomini, ragazzi, sì daremo voce ai nostri ragazzi, perchè il futuro dell' Italia appartiene a loro. Non possiamo permetterci di consegnargli l'Italia di oggi, senza fututro.

BEGIN

Share |

Lettori fissi

networkedblogs

DISCLAIMER


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L'autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti "linkati".

Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via E-mail. Saranno immediatamente rimosse.

Some text or image, in this blog, were obtained via internet and, for that reason, considered of public domain. I have no intention of infringing copyright. In the case, send me an E-mail and I will provide immediately.