Dopo una attenta riflessione sono arrivato alla conclusione che i blog non verranno chiusi e la ragione a mio parere è evidente.
Se prendiamo in esame anche solo che l’ultimo periodo, ci rendiamo conto che i post più gettonati in assoluto sono quelli che parlano di Berlusconi.
Non passa settimana che non ci sia qualche uscita estemporanea che gia fa discutere, l’inevitabile smentita successiva propone imponenti poi tavole rotonde.
Berlusconi è sempre il Big della notizia, sia che sia notizia di destra che di sinistra. Nella cultura dell’apparire piuttosto che dell’essere o dei contenuti il cavaliere ne esce vincitore, ininfluente che se ne sia parlato bene o male, l’importante è averne parlato.
Il fatto poi che molti post siano l’eco degli sproloqui di Berlusconi con le ragioni più ammirevoli ed encomiabili per una fede sicuramente rivolta a sinistra non attenua che rispetto ai problemi reali, immediati e gravissimi avvenga una distrazione che comunque non consente non tanto di emancipare ma almeno a rendere un po più elastico il pensare. Il pensare di politica, il pensare possibilmente a sinistra visto che anche se in questo contesto politico, come gia rilevato in altri post, i contenuti languono ma i valori rimangono comunque quelli che gia conosciamo provenienti dalla nostra storia.
Ben lungi da me affermare che la politica la si fa in rete, ma, mio chiodo fisso fin dall’apertura del Blog fu che un po di cultura di sinistra è possibile farla.
Non è che parlando o del naso o dei capelli di Berlusconi che ci sarà la possibilità di fare cadere il governo. E’ necessario che ci reimpossessiamo di quella capacità critica che ci permetteva di parlare di politica scientemente e altrettanto scientemente condividere o no posizioni , che comunque ci portavano ad affrontare temi di politica nazionale e internazionale che ci permetterebbero oggi di parlare della crisi che ci attanaglia e parlare di quelle misure che potrebbero forse dare delle risposte ai lavoratori sia precari sia no.
Il peso che comunque potremo avere come blog rimane comunque relativo se poi non ci rapportassimo con i partiti della sinistra, e se in ogni caso fossero al di sotto delle aspettative il nostro compito sarebbe per l’appunto di creare le condizioni attraverso il confronto e il dialogo per una sintesi che sia una proposta organica non soltanto contro Berlusconi ma soprattutto per quello che è il nostro progetto sociale di relazione tra diversi, di proposte concrete per una risposta alla crisi voluta dal capitalismo finanziario, per cercare di annullare quelle disuguaglianze che fanno si che pochi possano detenere l’intera ricchezza del mondo mentre molti vivono ben al di sotto di qualsiasi soglia di povertà.
Sono rimasto un po disorientato nel vedere che molta gente ha visitato i miei ultimi post che trattavano l’assemblea di Firenze come del resto i post di gap che trattavano il tema delle elezioni e i commenti che ci sono stati sono quelli sempre apprezzati ma dei soliti noti e comunque di numero sempre più esiguo.
Se crediamo che sia necessario un cambiamento i conti con quel tipo di ragionamenti va fatto, potrà essere anche noisoso e stucchevole in certi momenti ma il filtro delle organizzazioni di partito è inevitabile, siano quelle esistenti che l’eventualità di nuove.
Non voglio ululare alla luna, ma come le mandrie di bisonti voglio trasformare i territori su cui transito e a diversità dei bisonti non ho intenzione di farmi sterminare.
Se prendiamo in esame anche solo che l’ultimo periodo, ci rendiamo conto che i post più gettonati in assoluto sono quelli che parlano di Berlusconi.
Non passa settimana che non ci sia qualche uscita estemporanea che gia fa discutere, l’inevitabile smentita successiva propone imponenti poi tavole rotonde.
Berlusconi è sempre il Big della notizia, sia che sia notizia di destra che di sinistra. Nella cultura dell’apparire piuttosto che dell’essere o dei contenuti il cavaliere ne esce vincitore, ininfluente che se ne sia parlato bene o male, l’importante è averne parlato.
Il fatto poi che molti post siano l’eco degli sproloqui di Berlusconi con le ragioni più ammirevoli ed encomiabili per una fede sicuramente rivolta a sinistra non attenua che rispetto ai problemi reali, immediati e gravissimi avvenga una distrazione che comunque non consente non tanto di emancipare ma almeno a rendere un po più elastico il pensare. Il pensare di politica, il pensare possibilmente a sinistra visto che anche se in questo contesto politico, come gia rilevato in altri post, i contenuti languono ma i valori rimangono comunque quelli che gia conosciamo provenienti dalla nostra storia.
Ben lungi da me affermare che la politica la si fa in rete, ma, mio chiodo fisso fin dall’apertura del Blog fu che un po di cultura di sinistra è possibile farla.
Non è che parlando o del naso o dei capelli di Berlusconi che ci sarà la possibilità di fare cadere il governo. E’ necessario che ci reimpossessiamo di quella capacità critica che ci permetteva di parlare di politica scientemente e altrettanto scientemente condividere o no posizioni , che comunque ci portavano ad affrontare temi di politica nazionale e internazionale che ci permetterebbero oggi di parlare della crisi che ci attanaglia e parlare di quelle misure che potrebbero forse dare delle risposte ai lavoratori sia precari sia no.
Il peso che comunque potremo avere come blog rimane comunque relativo se poi non ci rapportassimo con i partiti della sinistra, e se in ogni caso fossero al di sotto delle aspettative il nostro compito sarebbe per l’appunto di creare le condizioni attraverso il confronto e il dialogo per una sintesi che sia una proposta organica non soltanto contro Berlusconi ma soprattutto per quello che è il nostro progetto sociale di relazione tra diversi, di proposte concrete per una risposta alla crisi voluta dal capitalismo finanziario, per cercare di annullare quelle disuguaglianze che fanno si che pochi possano detenere l’intera ricchezza del mondo mentre molti vivono ben al di sotto di qualsiasi soglia di povertà.
Sono rimasto un po disorientato nel vedere che molta gente ha visitato i miei ultimi post che trattavano l’assemblea di Firenze come del resto i post di gap che trattavano il tema delle elezioni e i commenti che ci sono stati sono quelli sempre apprezzati ma dei soliti noti e comunque di numero sempre più esiguo.
Se crediamo che sia necessario un cambiamento i conti con quel tipo di ragionamenti va fatto, potrà essere anche noisoso e stucchevole in certi momenti ma il filtro delle organizzazioni di partito è inevitabile, siano quelle esistenti che l’eventualità di nuove.
Non voglio ululare alla luna, ma come le mandrie di bisonti voglio trasformare i territori su cui transito e a diversità dei bisonti non ho intenzione di farmi sterminare.
16 commenti:
Il tuo post lo condivido pienamente. Solo una volta ho dovuto parlare della "battuta" di Berlusconi: quella sui desaparecidos, ma quello era un obbligo morale.
Comunque sicuramente il blog è un bel mezzo per diffondere cultura, io grazie a molti di voi apprendo anche nuove cose. Ma mai abbandonare i libri, sono insostituibili!
In linea di massima condivido quanto hai scritto, ma ti spiego ad esempio perchè sul mio blog(quindi parlo solo a nome mio), alterno post che fanno riflettere ad altri che si limitano a fare idignare (visto che contengono le porcate che dice il buon Silvio...). E' molto semplice, spesso (per fortuna non sempre...)nei post più "impegnati" leggo commenti di circostanza, a volte addirittura fuori tema...Ergo? Il post non è stato letto o è stato letto solo in parte...Forse era troppo lungo(mea culpa), forse troppo complesso(mea culpa) , o ferse poco interessante(mea grandissima culpa), ma non è stato letto...Ecco perchè di tanto in tanto serve un post più diretto, o si finirebbe per scrivere solo per se stessi(come dici tu nel post pochi commenti e dei soliti noti)...Cultura di sinistra si puo assolutamente fare sui blog sono d'accordo con te, ma passami la battuta..A piccole dosi. A presto
P.S. condivido al 100% con l'incarcerato I libri sono insostituibili!
loris, attualmente leggo nei blog analisi sociali e politiche di una lucidità estrema, che mi fanno pensare che noi blogger siamo “avanti” rispetto alla sinistra partitica. credo che tutti noi, in una maniera o nell'altra ci rapportiamo alle organizzazioni di sinistra, sono loro che non riescono a rapportarsi con noi.
poi qui possiamo discutere di quanto, allora, conta il nostro apporto individuale nella politica attiva e di quanto sia importante che la spinta ad un rinnovamento venga da noi ecc ma non é questa la sede
Eccoci, i soliti noti!!
Hai ragione Loris, non ci chiuderano i blog perchè siamo l'alibi democratico come i comici di Zelig, del nonoscurodellademocrazia. Non ha alcun interesse a chiuderci, gli facciamo troppa pubblicità. Mi verrebbe da dire che gli diamo anche qualche idea nuova su cosa fare per finire di distruggere questa povera patria. Ma, rispondo a te e contemporaneamente alla simpaticissima Punzy, non è detto che le dotte analisi sulla situazione politica che si trovano nei blog sortiscano alcun effetto. Purtroppo siamo sempre i soliti a disquisire, scusate la superbia, a fare elaborazione politica. Ma pochi sono poi quelli che intervengono nello sviluppo dell'elaborazione fatta da altri. Se non c'è reale e visiva partecipazione, si ha, come dice Loris, l'impressione di predicare nel deserto, di ululare alla luna.
E sarò ancora più acido, è il berlusconismo che è entrato in noi come un grande blob. Pensieri brevi, possibilmente d'effetto, e, principalmente, lamentazioni e segnalzioni.
Se le segnaslazioni, presenti in maniera più o meno seria e documentata in molti blog, accrescono il bagaglio di conoscenza di ognuno di noi e sono, di conseguenza utili e necessarie, le lamentazioni a lungo andare diventano dannose.
Lamentarsi è una forma perversa di autogratificazione, mi lamento di Berlusconi e trovo molte altre persone che si lamentano, mi sento meno solo e ho più forza per inveire , nel contempo, tirare avanti. Ma non lasciano il segno nella presa di coscienza politica del singolo lamentatore e del singolo lettore. Occorre che alla lamentazione segua "una discesa in campo" del lamentatore. Uno sporcarsi le mani con le manifestazioni e con la vita di partito. Non possiamo continuare a dirci schifati dai partiti, uscirne e lasciarli nelle mani di persone che non stimiamo e continuare a lamentarci. Personalmente sono uscito dal pds, da rif.com. ma non mi lamento di quelli che sono rimasti dentro, mi lamento che non sono in grado di elaborare una linea politica condivisa. Può sembrare un controsenso ma non rubo ulteriore spazio a Loris per argomentarla..
Provo, a chiarire ,forse meglio di quanto fatto nel post, il pensiero che volevo esternare per utilizzarlo come riflessione collettiva.
Intanto vorrei precisare, che non mi permetto di sindacare sui contenuti degli altri blog e soprattutto che non sto a contare le volte che l’argomento di discussione è Berlusconi. Il gap da superare sta proprio li: se uno non ama Berlusconi a mio parere ha l’obbligo morale di impegnarsi per far si che Berlusconi non ci governi.più, e, visto che i meccanismi che portano o tolgono dallo scranno del governo sono le elezioni ,alle quali partecipano in forma organizzata partiti, necessita che noi non saltiamo questo passaggio per poi gratificarci nella lamentazione.
L’ho scritto gia nel post lo ribadisco in questo commento: non penso e sarei da T.S.O. se mi balenasse anche solo nell’anticamera del cervello che la politica la si possa fare in rete. La rete serve per confrontarsi nelle diverse realtà per dare e per raccogliere suggerimenti, per conoscere praticamente in tempo reale le posizioni diverse, i punti di vista diversi. La politica che poi conta la si fa nei territori con le proprie competenze e con le proprie capacità.
Da uomo di sinistra però ho anche il dovere di sapere in che ambito mi sto movendo. Le possibili alleanze che posso conseguire per raggiungere gli obbiettivi e quanta stabilità può darmi questa alleanza. Mi spiace che rispetto a quello che succedeva a Firenze il 7 non si sia sentita l’esigenza di esprimere una opinione perché sostanzialmente è come dire che rispetto le cose di cui ci lamentiamo non siamo in grado di dire come vorremmo fosse risolta.
Per usare un po le argomentazioni dell’ultimo post di Mente Persa sporchiamoci pure le mani che forse ci eviterà di rimanere sommersi da un mare di…..letame dal quale di sicuro non nasceranno neanche i fiori
Capisco benissimo che non ci si può limitare nel commentare ironicamente le cavolate del cav. ma intanto un piccolo sfogo me lo permetto. Quando verrà il giorno delle elezioni allora mi toglierò la mia bella soddisfazione perchè io ci andrò a votare anche morto e dalla tomba urlerò perchè tutti vadano a votare (a sinistra, ovvio).
é vero forse parlando di berlusconi facciamo il loro gioco ( un mio chef mi diceva sempre "se un nemico te lo mette di dietro non ti muovere potresti fare il suo gioco"). Ma perchè chiuderci la speranza di arrivare a quelle persone che lo hanno votato solo perchè pensavano che fosse il male minore dopo aver provato Prodi?
perchè npon cercare di risvegliare quella coscienza sociale che aveva portato il PCI ad essere il secondo partito in Italia?
E perchè npn sperare che qualcuno di veramentye carismatico ci elgga e decida di prenderci per mano e guidarci alla vera ricostruzione della politica Italiana?
Ciao
Errata Corrige
elgga = Legga
chiuderci= precluderci
Scusate gli errori ma la fretta e l'indignazione del momento che stiamo vivendo mi portano ad una dislessia informatica
condivido il tuo post loris
Sono d'accordo.
AH AH AH AH AH AH AH AH AH!
Non l'avevo mai fatto, è bellissimo!
Quarti d'ora e quarti d'ora a legger tutto, i comemnti, elaborare un opinione e poi buttarla giù articolandola: una faticaccia terribile, ma perchè?
Un bel "sono d'accordo" o simili, ed ecco spiegata l'inutilità dei blog!
Mamma mia, l'ultimo commento sembra per lunghezza, partorito dalle tastiere di Gap e Loris, ma una differenza sostanziale c'é: è scorrevole e non bisogna rileggerselo tre volte per capire quello che contiene...:-)
Penso che noi blogger per certi versi abbiamo un ruolo importante di sensibilizzare e scuotere molte coscienze.Non credo che possano "Oscurarci tutti"del resto una noce in un sacco non ha mai fatto rumore.
certo che non chiuderemo.
siamo l'avanguardia di un movimento informato e con le idee chiare.
Caro loris sarei lieto di avere dei tuoi commmenti sul mio blog www.ilpiaceredimangiareenonsolo.blogspot.com
Enonsolodei tuoi aspetto tutti gli amici che hanno commentato questo post. Grazie mille
bravo... condivido!
e bellissimo il video
io voglio vivere ma sulla pelle mia!
Il tuo blog è molto interessante ...
Ciao !
dobbiamo fare la resistenza in tutte le parti del mondo.
Saluti Kamarada.
Sill
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