«Mi sono rifiutato di stravincere e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non si abbandona dopo la vittoria. Con trecentomila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.»
16 Novembre 1922 B. Mussolini.
16 Novembre 1922 B. Mussolini.
3 commenti:
sempre più uguali berlusca e benito
Quante pericolose similitudini, nelle affermazioni e nei provvedimenti.
Mi è capitato di imbattermi in quel celebre discorso di Mussolini alcune settimane fa... e mi colpì quel discorso inserito in un contesto in cui l'allora Presidente del Consiglio (non ancora Duce) criticava l'inoperosità del Parlamento, il rallentamento dei provvedimenti a causa dell'ostruzionismo dell'opposizione e la sua volontà, nonostante tutto questo, a mantenere vive le istituzioni democratiche del paese.
Poche settimane dopo avrebbe dato via alle cosiddette "leggi fascistissime". E non aveva ancora proposto di "snellire" le procedure parlamentari.
Possiamo supporre che, se tanto ci da tanto, a noi resta anche meno di qualche settimana?
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