Oggi l’indignazione ha lasciato posto al dolore per questo sconcertante e inaudito episodio che purtroppo ci richiama le leggi razziali del 1936 in alcune scuole di Genova.
Dolore perché viene insultata una città con precise tradizioni di tolleranza e solidarietà, dolore perché una delle scuole coinvolte è il Galilei che ha visto i primi anni della mia formazione politica e civile e nelle aule del quale ho imparato forse male l’elettrotecnica (per mio demerito) ma sicuramente bene le regole della convivenza civile, del confronto, e della tolleranza.
Tutto questo non avrebbe potuto essere messo in essere se un corpo insegnante e la sua dirigenza non fosse stato all’altezza dei tempi che vivevamo.
L’episodio a cui si fa riferimento è avvenuto in tre scuole superiori dove la dirigente scolastica si è premurata di andare ad elencare diligentemente sulle lavagne i nomi degli studenti in odore di clandestinità.(su Repubblica la notizia completa)
Credo, spero, mi auspico, in una risposta adeguata da parte sia degli studenti, degli insegnanti e della città.
8 commenti:
Dimmi un po' Loris, ma nessuno, dico nessuno, l'ha presa per la collottola e appesa all'attaccapanni?
Posso solo dire che una cosa del genere 34 anni fa, al Galilei, non sarebbe potuto succedere, e, non solo perchè gli studenti li conoscevo bene, ma anche perchè nonostante alcune spinte di tipo corporative i docenti erano estremamente vicini alla realtà urbana che si rifletteva nell'istituto.
Una notizia allucinante....Di quelle che lasciano senza parole...Ma visto il clima creato ad arte dall'attuale governo e le tendenze destroidi della maggioranza degli italiani non c'è da stupirsi. A presto Loris
bel blog compagno;
ciao ciao
E' vergognoso pensare che questo accada in una scuola, luogo nel quale dovremmo insegnare i valori della libertà, dell'uguaglianza, dell'accoglienza e del rispetto dell'altro.
Vergognoso davvero... anche se dovrei stare zitta, visto che provengo dal posto in cui la metropolitana avrà vagoni per "cittadini" e vagoni per "diversamente nati"... mi viene da piangere.
ciao.
Ciao Loris,
vedi che non sparisco e che ti leggo... Si capisco il tuo sconforto e lo condivido, ma non sarei io se non facessi una domanda polemica: una "città tollerante"? Ma quando? Io non ho lo stesso ricordo, come mai? Mi ricordo i commenti di amici e parenti sulle cosiddette diversità dei "meridionali" e la serenità e l'orgoglio di appartenere ad un gruppo melting pot.
La deriva razzista è sempre stata ed è forte e potente, in barba alla retorica che vuole gli italiani indenni da questo abominio e sono soprattutto le persone più semplici, il popolo, la società civile, chiamala come vuoi, proprio perchè in forte difficoltà, ad essere più retrograda in tal senso. Sono sgomenta, triste, ma non sorpresa
Paola
mi ha fatto schifo e tristezza questa notizia... da genova non me lo aspettavo.. o per lo meno speravo che non succedesse... la finiremo di denunciare chi non ne può niente? poi per i mafiosi invece si tace in piena omertà stile italia!
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