…Non c’è quindi da stupirsi se loschi personaggi che si sono introdotti nell’apparato democratico, oggi sfacciatamente tentino di legittimarsi politicamente proponendo un ddl costituzionale per l'abolizione della norma transitoria e finale che vieta la "riorganizzazione del disciolto partito fascista".
…Nera camicia nera, che noi abbiam lavata, non sei di marca buona, ti sei ritirata; si sa, la moda cambia quasi ogni mese….
L’antica saggezza popolare dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio, pertanto è inevitabile che sinchè restano nella vita politica attiva odierna residui della cultura fascista del “regime”, rigurgiti sono destinati a svilupparsi nelle metodiche e nelle ritualità di una becera destra filo mussoliniana ben diversa da quella che è una destra liberale, assimilabile al gaullismo francese.
Non è un caso che dopo la fine del conflitto mondiale e della cacciata democratica dei Savoia alcuni ravvisarono nella ristrutturazione dello Stato Repubblicano le contraddizioni di una “Resistenza tradita”. Non è cosa segreta che molti funzionari del disciolto regime fascista furono riesumati dalle frange clerico fasciste della democrazia cristiana per ricollocarli negli organismi dirigenti del neo Stato Repubblicano.
Uno dei paradossi più clamorosi fu quello del direttore del carcere di Ventotene durante il “regime”, che da persecutore di comunisti, anarchici ma più in genere di antifascisti, si ritrova il 12 dicembre del 1969 a dirigere la questura di Milano, quella stessa da dove pochi giorni dopo volerà giù dal quarto piano l’Anarchico Pinelli e da dove prese forma la presunta pista anarchica, creando per troppi anni una sorta di cordone di protezione nei confronti di quell’area della destra eversiva e fascista in cui, sarà poi accertato, maturò la strage.
Le gerarchie cattoliche in una visione profetica della globalizzazione si spinsero addirittura oltre, organizzando l’espatrio clandestino dei gerarchi nazisti verso l’America Latina, in quella che fu chiamata “operazione Odessa”. Negli anni bui di quel continente poterono mettere a frutto le loro qualità “professionali” . Lo stesso Gelli collaborò con le dittature argentine dopo le sue esperienze al servizio del fascismo internazionale in Europa mentre forse stava prendendo corpo quella “perla” eversiva che in Italia sarà conosciuta come “Propaganda 2” o “P2” .
La lista è notorio, porta nomi assai conosciuti, Silvio Berlusconi è di fatto una delle presenze più inquietanti, ma in compagnia sua ci sono suoi attuali camerati di governo come l’ex socialista Cicchitto.
Per non essere troppo prolisso non mi soffermerò su personaggi come Caradonna, su Valerio Borghese, sulla tanto declamata da Cossiga “Gladio” e gli alterni “tintinnar di sciabole”.
Tutta la disamina precedente non è ovviamente casuale, ma per quanto limitata e sintetica è la sintomatologia di ciò che Galletta cita nell’intestazione di questo blog: “il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia “.
Il sistema democratico che funziona su delicati equilibri condivisi, nel momento in cui al governo vanno degli eversori che con una mano sinistra giurano fedeltà alla Costituzione e con la destra ed il cervello destrutturano moralmente ed eticamente sistematicamente il “sistema Stato”, in assenza di una ferma determinazione da parte dell’opposizione democratica, rischia di avere vita breve.
L’allarme per la tenuta del sistema democratico, è talmente evidente che se all’allarme non si dà una risposta determinata, seria e risolutiva, il rischio è la complicità nella degenerazione.
In questo caso forse si riesce comprendere l’elevato valore che rivestì la scelta politica e materiale del CLN nella lotta al nazifascismo.
Personalmente penso che di tempo non ce ne sia più molto.
Loris
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7 commenti:
!NOPASARAN! l'Antifascismo non si discute, si applica. L'Antifascismo è il pilastro fondante della Costituzione, e quindi dell'Italia nata dal sangue degli antifascisti che portarono a compimento la liberazione del paese.
Sebbene, i fascisti abbiano sempre trovato accondiscendenza tra le maglie istutuzionali de facto, non possiamo permetterne l'istituzionalizzazione di questa situazione. NOPASARN!
questo perchè non abbiamo fatto i conti fino in fondo....
che schifo... l'unica cosa che posso dire! saranno ancora vivi ma lo siamo anche noi. ha ragione Massimiliano NO PASARAN!
ci sono ci sono, lo stanno riproponendo in tutte le maniere
vergogna!
Non devono passare. Ho letto cose schifose come questa: http://tinyurl.com/69n6mr5
Dobbiamo vigilare!
Citi la bella canzone Festa d'Aprile: vabbè che il 25 aprile te lo passerai di sicuro a Zena, ma fare un salto a Capanne di Marcarolo domenica, non ti stuzzica?
Si: vigili e attenti..Questi ci provano sempre, come il loro ruffiano..
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