….Inizia l’applauso, sono circa le 17.25, è lungo, interminabile, è come un bacio da cui non ci si vuole staccare mai, voler mantenere quell’emozione che ti riporta in quella piazza in quel maledetto luglio del 2001. Ti ci riporta a Te che c’eri e ti ci porta oggi a Te che non c’eri, non eri neanche a Genova, non sapevi e forse non avresti mai saputo cosa succedeva in quella piazza.
Giuliano poco prima di quel momento mi si era avvicinato e più parlando a se stesso che non per comunicarmi una cosa evidente agli occhi, si interrogava in quelle domande che non abbisognano di risposte sul fatto che … quel ragazzo, a distanza di otto anni, riusciva a chiamare giovani, anziani, chi con l’orecchino, chi con la cravatta….. chi con un bimbo di pochi mesi o giorni in braccio e riempiva la piazza.
Non è una celebrazione del ricordo, è la partecipazione e la condivisione ad un impegno civile di verità, di rivendicazione di quei diritti venuti a mancare in quei giorni, in quelle ore a Genova.
….Non lascia terminare l’applauso, quel Prete di strada, inizia a cantare, tutti si uniscono a lui avvicinandosi a quelle tre rose deposte sull’asfalto. C’è un religioso vuoto e c’è tanta presenza in quella porzione di piazza. Bella ciao ciao ciao.
L’impegno continua, siamo all’oggi.….Hai ragione Prete di strada, siamo tutti clandestini, hai ragione Don Gallo Carlo è vivo, e lotta insieme a noi e le nostre idee non moriranno mai.
Giuliano poco prima di quel momento mi si era avvicinato e più parlando a se stesso che non per comunicarmi una cosa evidente agli occhi, si interrogava in quelle domande che non abbisognano di risposte sul fatto che … quel ragazzo, a distanza di otto anni, riusciva a chiamare giovani, anziani, chi con l’orecchino, chi con la cravatta….. chi con un bimbo di pochi mesi o giorni in braccio e riempiva la piazza.
Non è una celebrazione del ricordo, è la partecipazione e la condivisione ad un impegno civile di verità, di rivendicazione di quei diritti venuti a mancare in quei giorni, in quelle ore a Genova.
….Non lascia terminare l’applauso, quel Prete di strada, inizia a cantare, tutti si uniscono a lui avvicinandosi a quelle tre rose deposte sull’asfalto. C’è un religioso vuoto e c’è tanta presenza in quella porzione di piazza. Bella ciao ciao ciao.
L’impegno continua, siamo all’oggi.….Hai ragione Prete di strada, siamo tutti clandestini, hai ragione Don Gallo Carlo è vivo, e lotta insieme a noi e le nostre idee non moriranno mai.
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4 commenti:
Il mio rammarico non essere stato lì con voi.
Ti ringrazio per le tue parole e per le foto.
Un grazie anche a te, vecchio compagno Loris, per i bei giorni di Genova 2009.
Per sentire Carlo ancora più vivo, si dovrebbe ricominciare davvero la lotta.
Sempre con Carlo nel cuore.
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